venerdì 15 aprile 2022

No war: tregua pasquale subito!

“Nessuna giustificazione alla guerra: si fermino le armi, subito la tregua di Pasqua”. E' l'appello che il Movimento Nonviolento di Brescia sottoscrive con i pacifisti russi e ucraini impegnati a porre fine alle ostilità.
"I nostri tre popoli sono contro la guerra perché la conoscono - spiega Adriano Moratto dallo storico Centro per la nonviolenza di via Milano 65. “Con i rappresentanti del Movimento pacifista ucraino e del Movimento degli obiettori di coscienza russi lavoriamo da tempo e ci siamo uniti per una dichiarazione congiunta, che è stata diffusa in ucraino, russo, italiano e inglese nei tre paesi".
"L’obiezione di coscienza e la resistenza nonviolenta sono le armi incruente che possono segnare una svolta" sottolinea. "Per questo sosteniamo la tregua di Pasqua proposta da papa Francesco. La guerra, di aggressione e di difesa, sta distruggendo città e annientando vite, sta rendendo incerto il futuro dell’intera area, indebolendo l’Europa, spaccando l’opinione pubblica, impoverendo i popoli e arricchendo le industrie belliche".
I tre movimenti pacifisti lanciano l’indicazione di "una strategia comune, come primo elemento per costruire la Conferenza di Pace che dovrà sancire la fine della guerra e mettere le basi per un processo di ricostruzione e riconciliazione".
“Siamo obiettori di coscienza, rifiutiamo le armi e gli eserciti che sono gli strumenti che rendono possibili le guerre” si legge nella dichiarazione sottoscritta anche dall’ucraino Yurii Sheliazhenko a Kiev e da Elena Popova da San Pietroburgo (dove è stata appena rilasciata dalla polizia che l’aveva fermata a una manifestazione contro la ormai famigerata “operazione speciale”.
“L'invasione russa in corso in Ucraina viola il diritto internazionale e l'Ucraina ha il diritto di difendersi dall'aggressione armata, ma non possiamo accettare alcuna giustificazione della guerra, perché siamo persuasi che l'azione nonviolenta sia la migliore forma di autodifesa. Non possiamo accettare le narrazioni russe e ucraine che ritraggono questi due popoli come nemici esistenziali che devono essere fermati con la forza militare. Le vittime di questo conflitto, civili di diverse nazionalità, muoiono e soffrono a causa delle azioni militari di tutti i combattenti. Ecco perché le armi e le voci dell'odio devono essere messe a tacere per cedere il passo alla verità e alla riconciliazione”.
L’appello ai tre è governi - ucraino, russo, italiano - affinché “attivino subito ogni strada diplomatica possibile per un tavolo delle trattative per il cessate il fuoco”.
Si moltiplicano intanto anche nel Bresciano le dichiarazioni di “obiezione di coscienza alla guerra”, nell’ambito della campagna nazionale che ha già superato le mille adesioni in tutta Italia. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni o aderire all’iniziativa può consultare la pagina web https://www.azionenonviolenta.it/obiezione-alla-guerra/ oppure scrivere una mail a movimentononviolento.bs@alice.it o ancora telefonare allo 0303229343.

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