mercoledì 4 novembre 2020

Non festa, ma lutto!

Oggi in Italia non è un giorno di festa ma di lutto, per ricordare il più sanguinoso e devastante conflitto di tutti i tempi. Rendiamo omaggio alle vittime della prima guerra mondiale e invitiamo ogni persona all’impegno contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni, affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e l’obbligo di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignità e difendere i diritti di tutti gli esseri umani. Solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise.
Per questo sosteniamo la richiesta che l’Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017, entrato in vigore nei giorni scorsi dopo la cinquantesima ratifica. Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello Stato italiano per l’enorme importo di decine e decine di milioni di euro al giorno. Riteniamo essenziale l’avvio di una politica di disarmo, poiché le armi sempre e solo uccidono gli esseri umani. 
I fondi pubblici oggi destinati a strutture e strumenti di morte siano invece utilizzati in difesa della dignità e dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente. Siano utilizzati per garantire più salute e diritti per tutte e tutti: per sanità, assistenza, previdenza e protezione sociale, servizi pubblici, per la ricerca scientifica orientata al bene comune dell’umanità, la difesa della vita, la condivisione del bene e dei beni. La pandemia ha dimostrato quanto sia importante, preziosa e vitale la sanità pubblica, la tutela e la salubrità dell’ambiente, la difesa e il sostegno dei più fragili e indifesi, dei più sfruttati e impoveriti, dei più emarginati e oppressi della società.

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