domenica 15 novembre 2020

Cinema Marconi: lavori fermi da oltre un anno

A Calcinato il lunghissimo stop ai lavori per la riedificazione del Cinema Marconi suscita sconcerto nel gruppo consiliare In-Patto 2.0 che sulla vicenda ha inoltrato al sindaco Nicoletta Maestri una interrogazione a risposta scritta, anche nelle sue vesti di assessore ai lavori pubblici. 
“Quando si parla di Cinema Marconi – spiega la capogruppo Vincenza Corsini presentando l'iniziativa alla stampa - si parla del luogo in cui cultura e svago hanno nel passato trovato un preciso riferimento: si tratta di un patrimonio comune che non si può classificare come semplice opera pubblica, alla stregua di una rotonda o un marciapiede”. 
“Per questi motivi - osserva - le lungaggini a cui il procedimento amministrativo e il cantiere sono stati sottoposti nel tempo ci lasciano sbalorditi. L'interrogazione ha lo scopo di sviscerare le ragioni per cui ancora oggi l'opera risulta essere un cantiere aperto e del quale non si vede nulla”. 
La raffica di domande posta al primo cittadino dai cinque rappresentanti della minoranza – oltre a Corsini, Vania Gobbetto, Laura Maffazioli, Alessandro Moratti Freschi e Annamaria Pennati - è fittissima: “Quando è stato assunto il primo provvedimento, Deliberazione di Giunta Comunale o Determinazione del Responsabile Area Tecnica Comunale, con il quale è stato avviato il procedimento per la realizzazione dei lavori? L'importo complessivo stimato, all'origine, dei lavori? L'importo complessivo dei lavori come da Progetto Preliminare, Progetto Definitivo, primo Progetto esecutivo e secondo Progetto esecutivo?”. 
E, ancora, In-Patto 2.0 chiede “a quante figure professionali sono stati conferiti incarichi lungo il procedimento, l'oggetto di detti incarichi, con quali procedure sono stati assegnati, l'ammontare complessivo degli impegni di spesa assunti per essi e quello delle somme liquidate alla data odierna” nonché “l'ammontare complessivo degli impegni assunti per l'esecuzione dei lavori e quello delle somme già pagate”. 
Riguardo al secondo Progetto Esecutivo, i cinque consiglieri chiedono “se è stato predisposto nel rispetto delle Norme Tecniche Costruzioni 2018; se esso è stato validato come previsto; le ragioni per le quali i lavori, poco dopo il loro inizio, sono stati sospesi; se è stata predisposta una verifica sismica relativa agli edifici contigui al Cinema; le ragioni per le quali si è resa necessaria una variante in corso d'opera; se è stata predisposta una verifica atta a dimostrare che con la variante approvata dalla Giunta Comunale non sussistono oneri in più a carico del Comune; se è stata una scelta oculata quella di affidare la predisposizione della variante alla ditta appaltatrice e quali sono state le motivazioni a sostegno; la nuova data prevista di fine lavori”. 
“Vogliamo venga fissato un punto fermo - sottolinea Corsini - nella speranza che non vi siano nuove sorprese. Vogliamo poi sapere per quali ragioni il lavori sono stati appaltati e quasi subito sospesi senza che fossero chiare e comunicate a noi consiglieri comunali le ragioni di tale sospensione. Come dimenticare che proprio alla vigilia delle elezioni si registrò un intensificarsi di attività intorno al cantiere - culminate della demolizione del vecchio edificio - per poi fermarsi tanto improvvisamente quanto repentinamente? II dubbio che il tutto facesse parte di una strategia puramente elettorale è forte”. 
“Ancora non ci è stato comunicato la ragione per la quale si è reso necessario modificare il progetto appaltato” conclude Corsini che si chiede “quando questi lavori finiranno”. 

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