giovedì 5 novembre 2020

Maxipattumiera nel cantiere Tav a Lonato

L'accusa è pesante: a Lonato la ditta Vezzola avrebbe utilizzato il cantiere di appoggio per realizzare la Tav Brescia-Verona per interrarvi centinaia di migliaia di rifiuti pericolosi, risparmiando così sui costi di smaltimento. 
I titolari dell'azienda sono stati rinviati a giudizio al Tribunale di Brescia per discarica abusiva, inquinamento ambientale e abuso edilizio. 
Secondo l’accusa la ditta, autorizzata dal Comune a costruire su un laghetto un piazzale con 130 mila metri cubi di materiali non pericolosi, lo avrebbe invece riempito con roba come asfalto, calcestruzzi, lamiere, plastiche, per ben 293 mila metri cubi, più del doppio. 
Sempre della stessa ditta è la discarica in località Traversino. Autorizzata per lo stoccaggio di rifiuti inerti e chiusa dalla Regione nel dicembre 1982 perché contaminata, bonificata dai titolari nel 2018 e sequestrata poi l'anno scorso, sarebbe piena di scorie di acciaieria e olii esausti.

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