giovedì 11 giugno 2020

Il Tav divora Calcinato


Nei giorni scorsi è stato aperto anche il cantiere nei pressi della storica fornace che sorge a est della strada che va verso Ponte San Marco.
Con il treno che le passerà a pochissime decine di metri, verrà compromesso l’inestimabile valore di questo che è l’unico esempio di archeologia industriale tuttora presente sul territorio comunale. Edificata nella seconda metà dell’Ottocento e attiva nella produzione di laterizi fino agli anni Settanta del secolo scorso, la vecchia fornace ha fatto la storia del paese, e non solo. Tantissimi calcinatesi ci hanno lavorato per generazioni, realizzandovi i coppi e i mattoni che per oltre cento anni hanno costituito e coperto moltissime case e fabbriche dalla città al lago di Garda; per un certo periodo, fra le due guerre mondiali , aveva anche ospitato la manodopera specializzata di diverse squadre di lavoratori stagionali che provenivano dalle province limitrofe e finanche dalla Svizzera.
Nel recente passato il complesso era stato pure oggetto di una ipotesi progettuale di riqualificazione avanzato dallo storico dell’arte Fabio Quinzani, che aveva ipotizzato di realizzarvi un centro civico polifunzionale, con biblioteca, aule multimediali, anfiteatro, sale interni e spazi esterni. Tutto destinato a rimanere lettera morta.
Dopo aver sfiorato la fornace, il tracciato della nuova linea ferroviaria entrerà in galleria sotto il monte per qualche centinaio di metri verso est, sbucando in località Rovadino, a ridosso del tracciato dell'autostrada A4 dove esso interseca la Provinciale 28. Lì si è già proceduto al disboscamento di gran parte del doppio filare di alberi ad alto fusto, al fine di consentire la costruzione di una strada di servizio alle aree di cantiere, e ora proseguono i lavori per la realizzazione del sottopasso.
Invece non c’è nessun segnale di lavori per ora a ovest della fornace, nella periferica e suggestiva via Zemogna, che a nord di Calcinato porta in campagna e al Chiese, fra il campo sportivo Vincenzo Bianchi e l'autostrada A4, destinata a diventare la principale arteria di collegamento con la Statale 11: in fondo a questa via è prevista la costruzione di un nuovo ponte sul fiume (ben più ampio di quello storico di origine romana che lo attraversa più a sud) il quale immetterà a est in via Cavour, a Calcinatello, appunto verso la Statale 11 che porta in città.

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