Manifestazione nazionale del movimento per la pace sabato 20 gennaio a Ghedi, per denunciare “la presenza di 20 bombe atomiche e le 60 bombe all’idrogeno in arrivo nei prossimi tre anni”, come scrivono in una nota gli organizzatori, l'associazione “Donne e uomini contro le guerre” in collaborazione con un variegato cartello di movimenti nonviolenti cattolici e laici. “A Ghedi come ad Aviano queste nuove bombe all’idrogeno B-61-12 saranno montate sui cacciabombardieri Stealth F35”.
“Non possiamo restare indifferenti rispetto a una installazione militare target dell’attenzione militare nucleare internazionale - spiegano - soprattutto dopo che il 6 luglio scorso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (con 122 voti favorevoli, uno contrario e una astensione) ha approvato un trattato che vieta di testare, produrre, acquisire, possedere, trasferire e consentire la dislocazione di armi nucleari. Ua mobilitazione disarmista a livello planetario si è organizzato attorno ad Ican (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons), insignito del Premio Nobel per la Pace 2017, ed ha reso concreta la speranza che l’umanità riesca finalmente a liberarsi dalla più terribile minaccia alla sua sopravvivenza. Scienziate e scienziati, Parlamento Europeo, Papa Francesco e leader di altre religioni si sono espressi il Trattato sia ratificato da tutti e ci indigna il fatto che il Governo italiano abbia ostacolato questo processo e che ora resista alla sua ratifica”.
La “manifestazione nazionale per l'eliminazione delle armi atomiche dai siti nucleari sul suolo italiano” prevede alle ore 13 il concentramento in piazza Roma, seguito da un corteo che toccherà la sede della Rwm (ditta accusata da più parti di essere fornitrice di bombe all'Arabia Saudita, usate contro i civili in Yemen) e i cancelli dell'aerobase militare. Centinaia da tutta la penisola le adesioni eccellenti, fra le quali quella dell'ex Presidente della Camera Laura Boldrini.
“Non possiamo restare indifferenti rispetto a una installazione militare target dell’attenzione militare nucleare internazionale - spiegano - soprattutto dopo che il 6 luglio scorso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (con 122 voti favorevoli, uno contrario e una astensione) ha approvato un trattato che vieta di testare, produrre, acquisire, possedere, trasferire e consentire la dislocazione di armi nucleari. Ua mobilitazione disarmista a livello planetario si è organizzato attorno ad Ican (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons), insignito del Premio Nobel per la Pace 2017, ed ha reso concreta la speranza che l’umanità riesca finalmente a liberarsi dalla più terribile minaccia alla sua sopravvivenza. Scienziate e scienziati, Parlamento Europeo, Papa Francesco e leader di altre religioni si sono espressi il Trattato sia ratificato da tutti e ci indigna il fatto che il Governo italiano abbia ostacolato questo processo e che ora resista alla sua ratifica”.
La “manifestazione nazionale per l'eliminazione delle armi atomiche dai siti nucleari sul suolo italiano” prevede alle ore 13 il concentramento in piazza Roma, seguito da un corteo che toccherà la sede della Rwm (ditta accusata da più parti di essere fornitrice di bombe all'Arabia Saudita, usate contro i civili in Yemen) e i cancelli dell'aerobase militare. Centinaia da tutta la penisola le adesioni eccellenti, fra le quali quella dell'ex Presidente della Camera Laura Boldrini.
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