Ci inquieta il moltiplicarsi anche
a Calcinato di scritte e
manifestazioni che si richiamano ai tempi lugubri e macabri della dittatura fascista. Ci indigna che possano continuare indisturbate a seminare panico, rancore e disinformazione. E' giunto il momento di fermarle!
Per questo Bene Comune ha presentato per il
prossimo consiglio comunale una “mozione antifascista per
l'aggiornamento del Regolamento Comunale per l'utilizzo delle Sale
Civiche”.
Scritta dal capogruppo Ennio Allegri, è ora sul tavolo del sindaco Marika Legati.
“Preoccupato per
l'allarmante recrudescenza sul territorio di espressioni scritte e
verbali che esaltano espressamente il fascismo e per il drammatico
proliferare sul web di manifestazioni e prese di posizione che si
richiamano al regime fascista”, Bene Comune osserva che
nel Regolamento comunale
per la concessione in uso delle sale civiche comunali attualmente in
vigore non vi è alcun richiamo alla XII disposizione transitoria e
finale della Costituzione Italiana che “vieta la riorganizzazione
sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista”.
“Né -
sottolinea Allegri - nel modulo di richiesta per l’uso delle sale
civiche viene evidenziata la responsabilità del richiedente e la sua
perseguibilità secondo quanto previsto dalla legge Mancino, che
punisce 'chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla
superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a
commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali,
etnici, nazionali o religiosi ovvero chi incita a commettere o
commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi
razziali, etnici, nazionali o religiosi'”.
La richiesta è chiara: “sia vietato l'utilizzo delle sale
civiche a gruppi e persone che perseguano la riorganizzazione sotto
qualsiasi forma del disciolto partito fascista, ovvero diffondano in
qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale
o etnico, ovvero incitino a commettere o commettano violenza o atti
di provocazione alla violenza o atti di discriminazione per motivi
razziali, etnici, nazionali o religiosi”.
“Ciò
- conclude la mozione - al fine di salvaguardare il territorio e la
comunità da abusi da parte di gruppi o organizzazioni che operano in
violazione dei valori e dei principi a cui la nostra comunità civile
si ispira, in difesa dei quali molti nostri concittadini hanno
sacrificato la giovinezza, la salute e finanche la vita”.
Quanto dovremo aspettare per poter esigere l'applicazione di una chiara disposizione costituzionale e di una precisa legge dello Stato?
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