Hanno
sfilato in oltre 500 oggi a Calcinato per dire no alla nuova linea
ferroviaria ad alta velocità.
Quasi
sette i chilometri percorsi in poco meno di tre ore dal festoso e
colorato corteo che ha radunato tutte le anime del variegato
movimento No Tav lungo le strade del nostro comune, fra i più
colpiti da questa opera pubblica, il cui progetto è stato approvato
lo scorso 10 luglio dal Comitato interministeriale per la
programmazione economica.
Fra
i presenti il nostro consigliere Tiziana Spreafico, il sindaco di
Medole Gianbattista Ruzzenenti, padre Giovanni Di Maria, Rettore del
Santuario del Frassino, che ha chiesto ancora una volta di
“abbandonare il progetto e potenziare piuttosto linea ferroviaria
storica”, il consigliere di Provincia Bene Comune, Marco Apostoli,
che ha rilevato “una crescita della consapevolezza che battaglie
come questa sono condotte per il bene delle nostre comunità”.
Vivace
il dibattito dei partecipanti sulla pubblicazione sul sito web del
Comune di una delibera del 26 settembre con la quale la giunta
municipale ha preso atto all'unanimità dei contenuti del report di
un incontro svoltosi in municipio il 4 agosto scorso con i tecnici di
ItalFerr e di Cepav Due sui dettagli del progetto, dando “mandato
all’assessore delegato Mirco Cinquetti di procedere alla
sottoscrizione dello stesso e al successivo inoltro e di
rappresentare nelle opportune sedi e di porre in essere ogni atto
conseguente e necessario per tal fine”.
Laura
Corsini, portavoce del Comitato Cittadini, si è detta “sconcertata
per le modalità silenziose con cui si è giunti ancora una volta
alla approvazione di documenti di questo tipo, senza il minimo
confronto con il territorio, nonostante una risoluzione consiliare
del 26 novembre 2014 preveda tutt'altro”.
Il
corteo verso le ore 15 si è mosso lunga la ex strada statale 11 in
direzione est, creando lievi problemi al traffico automobilistico.
All'altezza della rotonda di via
Rovadino,
davanti al sito della discarica ex Faeco oggetto di ripetuti incendi
negli ultimi mesi, sono stati accesi alcuni fumogeni sul ciglio della
strada per visualizzarne la presenza.
Lungo
la strada diverse abitazioni esponevano messaggi di sostegno ai
manifestanti che hanno marciato con solerzia verso il centro del
paese, percorrendo XX Settembre fino al municipio. In piazza Aldo
Moro Fiorenzo Bertocchi, portavoce del coordinamento No Tav, ha
invitato gli amministratori comunali a “lavorare per il bene dei
propri concittadini, invece di accettare supinamente quello che viene
calato dall'alto”, richiamando “i sindaci al necessità di
opporsi a un'opera inutile, dannosa e costosa come il Tav”.
“Non
si può in alcun modo – ha sottolineato ancora – trattare con
ItalFerr e Cepav Due per costruire la propria campagna elettorale”,
aggiungendo un auspicio: “il sindaco di Calcinato scenda a
spiegarci perché Il Comune ha accettato questo accordo”.
Commentando infine la recente bocciatura al Tar dei ricorsi contro il
progetto, si è detto “scettico sui pronunciamenti di una giustizia
che appare sempre più al servizio dei poteri forti, fermandosi prima
di entrare nel merito delle questioni poste dai ricorrenti”.
Dopo
aver apposto un manifesto di protesta sulla porta del municipio, il
corteo è proseguito in tranquillità per le vie Marconi, Matteotti,
Cimitero e Stazione. Un'ultima sosta di qualche minuto sul cavalcavia
sulla A4 per visualizzare con gli striscioni la dimostrazione in
corso e poi il ritorno in buon ordine al piazzale dell'oratorio di
Ponte San Marco, dove la giornata si è conclusa con una festa fra
musica e convivialità.
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