Sabato 7 ottobre sarà dunque Calcinato il
teatro della prossima marcia interprovinciale del
movimento No Tav, che in uno dei Comuni più interessati dal
passaggio dell’Alta Velocità ferroviaria manifesterà in forma
itinerante, con partenza alle ore 14 dal piazzale dell’oratorio
di Ponte San Marco, in via Don Rovetta, per una passeggiata verso i
luoghi che verranno segnati dal passaggio della nuova grande opera
pubblica sulla tratta Brescia–Verona: il corteo si snoderà lungo
le vie
Statale, Rovadino, XX Settembre, Marconi, Matteotti e Stazione, per
far ritorno infine al piazzale dell'oratorio.
“Sarà
una buona occasione per tornare insieme a protestare contro
l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe e la
paventata apertura dei cantieri” spiegano i No Tav in una nota.
"L’idea
- scrivono - è attraversare uno dei luoghi simbolo della
devastazione ambientale bresciana, per denunciare l’enorme peso che
discariche e impianti di trattamento dei rifiuti hanno sulle vite
delle persone che qua vivono. Una situazione che verrebbe
ulteriormente aggravata se i cantieri di quest’inutile opera
venissero aperti".
Oltre a questo blog, alla
marcia hanno già aderito in paese il
Comitato Cittadini e il gruppo consiliare Bene
Comune, che hanno allestito in settembre una serie di iniziative di
informazione per lanciare la mobilitazione in vista del 7 ottobre.
A quanto si sa, Calcinato
sarà il comune senz’altro più coinvolto quanto a impatto
ambientale. Da est la Tav arriverà alla frazione di Calcinatello, in
località Quattro Vie all’altezza del bivio per la tangenziale
SS11, più o meno dove si trova il canile San Rocco. Proseguendo, la
linea correrà a fianco dell’autostrada A4 Milano-Venezia, quindi
passerà appena al di là del cavalcavia di via Stazione
(interessando anche la fornace vecchia e l’attiguo deposito edile,
con possibili conseguenze per il recente quartiere edificato in via
Morti Sant’Amos), a fronte del cimitero, e via continuando.
Infine, in località
Cascina Faccendina (nei pressi della chiesetta dei Santi Anna e
Gioacchino) inizierà il tunnel (con profondità di almeno 40 metri)
che porterà la Tav in galleria sotto Lonato per riemergere dopo
Desenzano del Garda.
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