domenica 30 giugno 2024

A Brescia torna l'ora di silenzio per la pace

Lunedì 1° luglio dalle ore 18.30 alle ore 19.30 il Movimento Nonviolento e Pax Christi organizzano un'ora di silenzio in largo Formentone a sostegno della manifestazione pacifista “The time is now” che si svolgerà nello stesso momento a Tel Aviv.
Promossa da oltre 50 associazioni israeliane e da altre organizzazioni composte da ebrei, arabi, israeliani e palestinesi, l'iniziativa chiede “una risoluzione politica del conflitto in corso da quasi nove mesi, che garantisca i diritti di entrambi i popoli all’autodeterminazione, alla sicurezza, alla dignità e alla libertà”, come spiegano i nonviolenti bresciani.
"Nonostante le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, le richieste della Corte Internazionale di Giustizia, le pressioni e negoziati di governi, di stati e di autorità religiose - lamentano - ancora non si è arrivati al cessate il fuoco. La conta dei morti continua ogni giorno. I 2milioni e 300mila palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza sono vittime di un assedio e di bombardamenti continui, in fuga da una città all’altra e da un campo profughi all’altro, privati pure dell’assistenza umanitaria. Una violenza ed una vendetta cieca che non salva neppure gli ostaggi del 7 ottobre e che oramai si è estesa in ogni parte e confine di Israele e della Cisgiordania. In ogni famiglia di entrambe le comunità non resta che uno scenario di sole macerie, lutti, lacerazioni e muore la speranza di una soluzione politica del conflitto".
"Dobbiamo riprendere in mano la pace - esortano - per ricostruire un grande fronte internazionale di società civile al fianco di israeliani e palestinesi uniti contro la guerra e per la pace giusta, capace di rompere le barriere e gli ostacoli che impediscono di lavorare insieme. Uniti dal reciproco rispetto, dal riconoscimento del diritto dell’altro di esistere in pace ed in sicurezza, con uguali diritti. Insieme per obiettivi condivisi: il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il riconoscimento dello stato di Palestina, la fine dell’occupazione, l’applicazione delle risoluzione delle Nazioni Unite, del diritto internazionale ed umanitario".

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