Era l'ultima di un mondo, ma questo mondo non l'avrà - per parafrasare Fortini.
Con le sue canzoni siamo cresciuti cantandole nei campi, nelle piazze, nelle scuole. Da “Sento il fischio del vapore” a “Saluteremo il signor padrone”, da "O Venezia che sei la più bella" a "I treni per Reggio Calabria", da "Sacco e Vanzetti" a Ragazzo gentile", da quelle improvvisate ad una manifestazione via via a tutte le altre che abbiamo finito per imparare a memoria.
Chi non la conosceva qui sopra può farsi un'idea della donna forte, colta e coraggiosa che abbiamo perso in questo freddo maggio.
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