venerdì 10 maggio 2024

Per il cinquantenario la scuola media studia la strage fascista di Piazza Loggia

Nell’imminenza del cinquantenario della strage fascista di Piazza Loggia, stamattina alle ore 10 la sorella della vittima più giovane, la signora Nunzia Pinto, incontrerà gli alunni della scuola media statale Dante Alighieri, dove il fratello Luigi in quell’anno insegnava Applicazioni Tecniche prima di morire a 25 anni in seguito alle ferite causategli dallo scoppio dell’ordigno.
L’incontro sarà uno degli evento portanti di un percorso didattico che - come racconta la docente referente Letizia Bedogné - è partito dalle tracce che già si trovano qui a scuola, il monumento dedicato alla strage dall’architetto Alessio Sozzi e l’iscrizione marmorea in ricordo del giovane collega Luigi Pinto”.
“Da questa volontà di fare memoria - spiega - ha preso avvio il nostro progetto, condiviso dalla dirigente Emanuela Boselli e da un gruppo di docenti. In tutte le classi abbiamo spiegato agli alunni quello che è accaduto a Brescia il 28 maggio 1974 e ciò che da allora quel giorno significa, non solo per i parenti delle vittime, ma anche per i cittadini”.
“La risposta degli studenti - osserva - si è concretizzata in diverse attività che hanno fornito il materiale per la realizzazione del filmato ‘La strage in Piazza Loggia. Video per non dimenticare” e di due presentazioni, una per inquadrare la situazione politica degli anni ‘70 e l’altra per ricordare Pinto”.
Inoltre “alcuni alunni, guidati dal professor Giovanni Bono, si sono occupati della riqualificazione del monumento e dello spazio antistante, la classe prima E con la professoressa Giada De Togni ha prodotto una descrizione del monumento e scritto una poesia commemorativa, gli allievi membri del Consiglio Comunale dei Ragazzi con la collega Lucia Guarisco e con me hanno intervistato tre uomini che erano in piazza quel tragico giorno, Cesare Nicolini di Serle, Angelo Pelizzari di Mazzano e Giuseppe Pelizzari di Botticino. Ancora, la prima A ha realizzato con l’aiuto della professoressa Daniela De Grazia una presentazione che inserisce la strage nel contesto storico di quegli anni in cui già la violenza aveva cercato di attaccare i principi democratici, la seconda E partendo dall’iscrizione marmorea ha letto e rielaborato il libro ‘Luigi. Una storia semplice’ e, infine, gli studenti del Progetto Cinema hanno realizzato un documentario sul tema, diretto e montato dal professor Gianandrea Botticini”.
Dopo l’incontro con Nunzia Pinto, nei prossimi giorni verrà a trovare i ragazzi in aula un altro testimone oculare, Pietro Garbarino, avvocato al processo per la strage, sulla quale ha pubblicato con Saverio Ferrari il saggio storiografico ‘Piazza della Loggia cinquant’anni dopo. Dall’azione eversiva all’ombra della Nato delle organizzazioni neofasciste all’attuale disegno di affossamento della Costituzione: il filo nero delle stragi in un paese a sovranità limitata’, in uscita per Red Star Press Edizioni”.
“Il nostro è un piccolo contributo - conclude l’insegnante - affinché si coltivi la memoria e da essa possano nascere segni di partecipazione democratica, impegno e giustizia”.

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