giovedì 2 gennaio 2020

Il 2020 ci porterà un nuovo impianto per trattare i rifiuti domestici a Bedizzole?

Mentre l'iter autorizzativo del nuovo impianto A2A per il trattamento della frazione organica dei rifiuti domestici da raccolta differenziata in località Fusina sul territorio di Bedizzole procede speditamente, da Calcinato, sul confine con il quale il sito dovrebbe essere aperto, giunge la dura presa di posizione del Comitato Cittadini.
“A breve - spiegano gli ecologisti calcinatesi in una nota - è prevista l’ennesima Conferenza di servizi, alla quale parteciperanno anche i comitati che sono contrari al nuovo insediamento e chiedono una moratoria sui nuovi impianti in provincia”.
“Destinato ad accogliere circa 75 mila tonnellate all'anno di 'forsu' da tutta la provincia - osservano - l'impianto sancirebbe definitivamente il monopolio illegittimo della raccolta e del trattamento dei rifiuti da parte di A2A nel Bresciano”.
Di 35 mila metri quadrati, il sito destinato ad ospitare l’impianto viene definito dalla Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Brescia “a rischio medio alto”, in quanto nell’area vi sono stati numerosi ritrovamenti di reperti preistorici, romani e medioevali.
Gli ambientalisti non intendono stare a guardare e sottolineano che “la nuova, impattante, presenza sorgerebbe in un’area sottoposta a un indice di pressione (l'indicatore stabilito da una legge regionale, la cui cogenza è stata ribadita recentemente dal Consiglio di Stato – nda) abnorme. Si pensi solo che nella medesima zona, oltre a diversi impianti e discariche, sono presenti la discarica Green Up, andata a fuoco già tre volte, allevamenti intensivi e utilizzo sui terreni agricoli di gessi di defecazione, un impianto di cogenerazione a biomassa legnosa della ditta Energy Power e un impianto di recupero di rottami in alluminio. A una distanza di circa 150 metri è stato autorizzato un impianto a biogas per la produzione di energia elettrica alimentato a reflui zootecnici e pollina, gestito dalla società Abruzzo Energia. Il tutto, in un contesto di viabilità inadeguata e già satura tra Calcinato, Lonato e Bedizzole”.
Per il Comitato Cittadini nella zona sono già “100 i tir carichi di rifiuti in ingresso in meno di un ora fra discariche e impianti di trattamento rifiuti”.
Tra le iniziative, preannunciano “un’assemblea pubblica a fine gennaio e un esposto nei confronti di A2A e degli enti autorizzatori”.
“Il costruendo impianto - denunciano infine - prevede il conferimento in house illegittimo di rifiuti con valore economico da mettere a bando pubblico. Sul tema è già stata trasmessa una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per 'monopolio del mercato della raccolta differenziata e del trattamento di frazione umida rifiuti'. L’autorizzazione al nuovo impianto implica, se rilasciata, anche la violazione della normativa ambientale, delle regole del libero mercato e la non considerazione dell’indice di pressione. Una recente sentenza del Tar della Lombardia, la numero 706 pubblicata il 21 giugno scorso, annullando un atto amministrativo del Comune di Segrate, afferma che la 'forsu' è frazione di rifiuto differenziato con valore economico e quindi deve essere posta a bando di gara pubblico”.

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