Con il decreto numero 13016 del 23 10 2017 Regione Lombardia ha espresso un parere di compatibilità ambientale ai sensi del decreto legislativo 152 del 2006 e della legge regionale 5 del 2010 relativo al progetto di un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi da realizzarsi sul territorio comunale di Mazzano (ma vicino al confine con Calcinato) e proposto da Portamb srl.
Non andiamo bene così.
venerdì 27 ottobre 2017
giovedì 26 ottobre 2017
Ciao, Gianni!

Qui in paese lo conoscemmo sorpresi e attenti a metà anni '80, quando diffuse una "lettera ai comunisti" mica male per i tempi. Poi lo frequentammo quando dal nulla creò il Comitato per la Pace Giorgio La Pira. Incuriositi dalla sua verve, gli demmo persino una mano in diverse iniziative. Fu dietro suo invito che padre Alex Zanotelli tenne proprio a Calcinato l'ultima conferenza prima di partire per l'esilio keniota (volontario e profetico insieme) dopo la fatwa lanciatagli da Spadolini (allora ministro della difesa) per aver denunciato i traffici di armi e non solo. Un po' bene lo conoscemmo proprio dopo quell'incontro, a casa sua, dove ospitò il missionario comboniano in una convivialità d'altri tempi. E scoprimmo che, dopo una gioventù in Azione Cattolica nel quartiere di Bottonaga in città, frequentazioni decisive con Ernesto Balducci e David Maria Turoldo lo avevano spinto ad aprire dal '72 all'83 a Bedizzole con la moglie Marta la Comunità Casa Emmaus.
Poi vennero le battaglie insieme in consiglio comunale. Da allora Gianni non ha mai smesso di dialogare con noi: lo sentivamo vicino nelle nostre attività e fu quindi naturale ritrovarci di nuovo insieme nel 2014 nella lista Bene Comune.
Chi desiderasse conoscere la vita e le idee di questo cristiano tutto d'un pezzo può leggere il suo libro "Una chiesa... tante chiesuole" (Gam edizioni, 382 pagine, 15 euro), uscito proprio durante quell'ultima campagna elettorale che ci vide ancora una volta riaffermare in letizia i valori della pace, della giustizia e della solidarietà, per tutti e per ciascuno.
Sabato a Brescia, per l'accoglienza
Questo blog aderisce alla Marcia dell'Accoglienza, che unisce cittadini, studenti, associazioni, attivisti, richiedenti asilo, rifugiati e altre realtà per difendere e rendere concreti i principi fondamentali della Costituzione, in special modo l'Articolo 2 e l'Articolo 10, e ribadire con forza che l'accoglienza dei migranti e il soccorso in mare sono il fondamento della nostra civiltà e non meritano di essere sporcati con la calunnia e la criminalizzazione.
A fronte di una scorretta informazione mediatica, alle aumentate e preoccupanti aggressioni ai migranti, ai centri di accoglienza e alle istituzioni impegnate nella difesa dei diritti umani, vogliamo stringerci nuovamente come comunità solidale per rivendicare un differente concetto di accoglienza.
✔️ Accogliere
Favorire la creazione di corridoi umanitari accessibili e sicuri, da aprire “per quanti fuggono da guerre e persecuzioni terribili, spesso intrappolati nelle spire di organizzazioni criminali senza scrupoli.” Incoraggiare un’”accoglienza diffusa”, anziché i “grandi assembramenti” che accrescono situazioni di vulnerabilità e di disagio.
✔️ Proteggere
L’esperienza migratoria rende spesso le persone più vulnerabili allo sfruttamento, all’abuso e alla violenza”; chiediamo che vengano tutelati i diritti umani fondamentali in tutto il percorso migratorio, evitando accordi con Paesi non sicuri, auspicando come condizione minima un ritorno a negoziati multilaterali supervisionati dalle Nazioni Unite e garantendo l’accesso ai sistemi di giustizia.
✔️ Promuovere
Proteggere non basta, occorre promuovere lo sviluppo umano integrale di migranti, profughi e rifugiati. Serve un’azione coordinata e previdente di tutte le forze in gioco: dalla comunità politica alla società civile, dalle organizzazioni internazionali alle istituzioni religiose.
✔️ Integrare
L’integrazione è un processo bidirezionale, che comporta diritti e doveri reciproci per chi accoglie e di chi è accolto. Ribadiamo la necessità di concedere un permesso di soggiorno per motivi umanitari a coloro che intraprendono un percorso di integrazione sociale e lavorativo, per contrastare emarginazione, precarietà e illegalità.
• PROGRAMMA DELLA MARCIA •
14:00 – Incontro a Largo Formentone accompagnati dagli Appel e da un gruppi di giocolieri
14:30 – Apertura e saluti
14:45 – Partenza della Marcia da Largo Formentone per arrivare in Piazza Vittoria, passando per Corso Garibaldi e Piazza della Repubblica.
15:30 – Arrivo in Piazza Vittoria e discorso di chiusura
15:45-17:30 – Musica dal vivo con Sunóm che i bala e le danze dei Giravoltati - Balli Folk Brescia.
A fronte di una scorretta informazione mediatica, alle aumentate e preoccupanti aggressioni ai migranti, ai centri di accoglienza e alle istituzioni impegnate nella difesa dei diritti umani, vogliamo stringerci nuovamente come comunità solidale per rivendicare un differente concetto di accoglienza.
✔️ Accogliere
Favorire la creazione di corridoi umanitari accessibili e sicuri, da aprire “per quanti fuggono da guerre e persecuzioni terribili, spesso intrappolati nelle spire di organizzazioni criminali senza scrupoli.” Incoraggiare un’”accoglienza diffusa”, anziché i “grandi assembramenti” che accrescono situazioni di vulnerabilità e di disagio.
✔️ Proteggere
L’esperienza migratoria rende spesso le persone più vulnerabili allo sfruttamento, all’abuso e alla violenza”; chiediamo che vengano tutelati i diritti umani fondamentali in tutto il percorso migratorio, evitando accordi con Paesi non sicuri, auspicando come condizione minima un ritorno a negoziati multilaterali supervisionati dalle Nazioni Unite e garantendo l’accesso ai sistemi di giustizia.
✔️ Promuovere
Proteggere non basta, occorre promuovere lo sviluppo umano integrale di migranti, profughi e rifugiati. Serve un’azione coordinata e previdente di tutte le forze in gioco: dalla comunità politica alla società civile, dalle organizzazioni internazionali alle istituzioni religiose.
✔️ Integrare
L’integrazione è un processo bidirezionale, che comporta diritti e doveri reciproci per chi accoglie e di chi è accolto. Ribadiamo la necessità di concedere un permesso di soggiorno per motivi umanitari a coloro che intraprendono un percorso di integrazione sociale e lavorativo, per contrastare emarginazione, precarietà e illegalità.
• PROGRAMMA DELLA MARCIA •
14:00 – Incontro a Largo Formentone accompagnati dagli Appel e da un gruppi di giocolieri
14:30 – Apertura e saluti
14:45 – Partenza della Marcia da Largo Formentone per arrivare in Piazza Vittoria, passando per Corso Garibaldi e Piazza della Repubblica.
15:30 – Arrivo in Piazza Vittoria e discorso di chiusura
15:45-17:30 – Musica dal vivo con Sunóm che i bala e le danze dei Giravoltati - Balli Folk Brescia.
domenica 22 ottobre 2017
sabato 21 ottobre 2017
Un altro po' di soldi...
Nei giorni scorsi la giunta municipale di Calcinato ha stanziato 14.635 euro per finanziare le attività di una nutrita serie di gruppi e associazioni.
Per i contributi agli enti culturali 2mila euro sono andati al Concerto d'Inverno, 500 alla Festa delle Alberelle, 485 alla sagra di Sant'Anna, 250 al Comitato Pedibus e mille e 300 al Presepe vivente. Fra le associazioni d'arma, hanno ricevuto i loro 200 euro ciascuno gli alpini dell'Ana del capoluogo e di Calcinatello, i bersaglieri, i carristi, i carabinieri, i reduci, e gli avieri, mentre ne sono andati 800 ai Carabinieri in congedo. Altri 2 mila e 100 sono stati versati al Comitato Fiera di Santa Maria, 300 al Comitato Salute Ambiente e 400 all'Associazione Genitori.
La giunta ha assegnato anche i fondi destinati agli organismi di volontariato che si occupano di solidarietà e cooperazione internazionali. Mille e 500 euro ciascuno sono andati all´Aps di Antonio Corsini per lo sviluppo economico dell´Africa e al Gruppo dei Prati, che opera in Guinea Bissau, mentre mille e 800 sono stati devoluti agli Amici delle missioni orsoline in Brasile e 300 al Gruppo di impegno missionario di Esenta di Lonato.
Per i contributi agli enti culturali 2mila euro sono andati al Concerto d'Inverno, 500 alla Festa delle Alberelle, 485 alla sagra di Sant'Anna, 250 al Comitato Pedibus e mille e 300 al Presepe vivente. Fra le associazioni d'arma, hanno ricevuto i loro 200 euro ciascuno gli alpini dell'Ana del capoluogo e di Calcinatello, i bersaglieri, i carristi, i carabinieri, i reduci, e gli avieri, mentre ne sono andati 800 ai Carabinieri in congedo. Altri 2 mila e 100 sono stati versati al Comitato Fiera di Santa Maria, 300 al Comitato Salute Ambiente e 400 all'Associazione Genitori.
La giunta ha assegnato anche i fondi destinati agli organismi di volontariato che si occupano di solidarietà e cooperazione internazionali. Mille e 500 euro ciascuno sono andati all´Aps di Antonio Corsini per lo sviluppo economico dell´Africa e al Gruppo dei Prati, che opera in Guinea Bissau, mentre mille e 800 sono stati devoluti agli Amici delle missioni orsoline in Brasile e 300 al Gruppo di impegno missionario di Esenta di Lonato.
venerdì 20 ottobre 2017
Puzza ai Barconi: una interrogazione al Sindaco

Tiziana torna a segnalare “l'imbarazzante
prolungarsi della situazione di grave disagio olfattivo e viario in
cui versano a Calcinatello i residenti in località Barconi e
dintorni”, richiamando “le reiterate segnalazioni scritte da essi
inviate ormai da anni a codesta amministrazione riguardo a tali
problematiche”.
Dichiarandosi “preoccupata dalle informazioni pervenute direttamente da essi e
indirettamente dai quotidiani, locali e non solo, e
dall'intensificarsi dei fenomeni, che nelle ultime settimane sembrano
essere diventati insopportabilmente molesti”, chiede al
primo cittadino “di conoscere le determinazioni che ha assunto o
intende assumere per affrontare una situazione che per noi resta
patologica, benché ormai metonimica del nostro territorio comunale a
livello provinciale”.
giovedì 19 ottobre 2017
Tav: prove tecniche a Calcinatello

In
alcuni fondi sono entrati a lavorare indisturbati, ma sulla soglia di
altri sono stati fermati dai proprietari, che hanno detto loro con
fermezza di non gradire la visita, informandoli che le aree fra
l'altro sono sorvegliate dalle telecamere.
E tutto questo mentre la nostra amministrazione comunale tace, ormai da troppo tempo, facendo passare inquietanti delibere di giunta senza consultare nessuno, né la cittadinanza né
il consiglio comunale.
mercoledì 18 ottobre 2017
Contro la guerra
Domani sera alle ore 21 alla Casa della Sinistra di via Cassala 34 a Brescia il movimento “Donne e uomini contro la guerra” organizza una assemblea per rilanciare nella nostra provincia la mobilitazione contro gli armamenti e i conflitti in corso sul pianeta.
martedì 17 ottobre 2017
lunedì 16 ottobre 2017
Latinoamerica
Mercoledì
18 ottobre alle ore 20.30 la civica biblioteca di via XX settembre
80 a Calcinato ospita una serata
latinoamericana, dedicata all'Argentina e all'Uruguay. Culture,
tradizioni e musiche dei due paesi verranno illustrate da Eduardo
Alfredo Gomez (presidente dell'associazione "Amigos de
Argentina") e dal musicista Angel Luis Galzerano. L'ingresso è
gratuito.
sabato 14 ottobre 2017
giovedì 12 ottobre 2017
Il sindaco di Calcinato si rivolge ai cittadini
Non è uno scherzo. Verificate da voi alla pagina
http://www.comune.calcinato.bs.it/Articoli/Home-Page/Focus/13-464%5ECOMUNICAZIONE-ALLA-CITTADINANZA.asp
che recita testualmente:
COMUNICAZIONE ALLA CITTADINANZA
IL SINDACO
In considerazione delle non corrette pubblicazioni
che spesso trovano spazio su stampa e social, si ricorda a ogni cittadino che
desidera informarsi, capire, approfondire seriamente qualsiasi tematica ed
indirizzo assunto, che l’Amministrazione Comunale ed i dipendenti sono a
disposizione attraverso tutti i canali istituzionali presenti.
mercoledì 11 ottobre 2017
martedì 10 ottobre 2017
Tav: una interrogazione al sindaco di Calcinato
A Calcinato le
polemiche scatenate dalla
pubblicazione sul sito web del Comune di una delibera del 26
settembre con la quale la Giunta ha preso atto
all'unanimità dei contenuti del report di un incontro svoltosi in
municipio il 4 agosto scorso con i tecnici di ItalFerr e di Cepav Due
sui dettagli del progetto, dando “mandato all’assessore delegato
Mirco Cinquetti di procedere alla sottoscrizione dello stesso e al
successivo inoltro e di rappresentare nelle opportune sedi e di porre
in essere ogni atto conseguente e necessario per tal fine”, non si
sono placate con il termine della marcia No Tav di sabato scorso, ma
sono destinate ad approdare in consiglio comunale.
La
nostra Tiziana Spreafico, insieme alla collega Elena Ringhini, ha infatti
inviato al sindaco Marika Legati una interrogazione
a risposta scritta nella quale, richiamato il provvedimento e
considerato
il rilevante impatto che avrà il passaggio della nuova linea
ferroviaria ad alta velocità sul nostro territorio, ricordano al
primo cittadino “la risoluzione consiliare n. 59 del 26 novembre
2014 che impegnava 'ad attivare tutte le possibili iniziative
affinché il progetto possa essere rivalutato dal punto di vista
della sostenibilità territoriale, ambientale ed economica
dell’investimento, riallacciando con maggiore determinazione le
reti tra i Comuni per una più efficace azione di contrasto al
progetto così come depositato' e 'porre in essere ogni ulteriore
atto conseguente necessario a tal fine anche attraverso la Conferenza
dei Capigruppo'”.
Tiziana ed Elena chiedono
pertanto al sindaco “le motivazioni per le quali su un tema
cruciale per Calcinato la Giunta Municipale abbia inteso procedere
senza consultare i Comuni interessati dal passaggio della muova linea
ferroviaria ad alta velocità e senza un preliminare e, a nostro
avviso, necessario confronto con le forze politiche rappresentate in
seno a codesto consiglio comunale”.
lunedì 9 ottobre 2017
Il referendum del 22? Soldi buttati
Il 22 ottobre
in Lombardia e in Veneto ci sarà un referendum consultivo per
l’autonomia. Questo il testo della domanda che gli elettori troveranno
sulla scheda, a cui dovranno rispondere Sì o No. «Volete voi che la
Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro
dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie
per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e
condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e
per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della
Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale
procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?». Il suddetto
referendum non produrrà nessun effetto nell’ordinamento giuridico sia
che vinca il Sì o il No. Una consultazione inutile e demagogica.
Nell’intenzione dei due presidenti di Regione, Maroni e Zaia, dovrebbe
essere una sorta di legittimazione con cui andare a Roma a chiedere
maggiore autonomia. Non certo «l’autonomia» delle Ragioni a statuto
speciale, come qualcuno vorrebbe far intendere, la cui istituzione
necessita di una legge di modifica della Costituzione ai sensi dell’art.
138 della stessa. L’ambito autonomistico è quello previsto dall’art.
116 comma terzo Costituzione, che riguarda competenze determinate, come
recita la domanda referendaria. Questo il testo del terzo comma art.
116: «Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti
le materie di cui al terzo comma dell’articolo 117 e le materie
indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l),
limitatamente all’organizzazione della giustizia di pace, n) e s),
possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su
iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel
rispetto dei princìpi di cui all’articolo 119. La legge è approvata
dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa
fra lo Stato e la Regione interessata». Detta norma non necessita di
alcuna legittimazione popolare, quindi i due amministratori potevano
attivare le procedure necessarie per ottenere maggiore autonomia nelle
forme previste dal sopraccitato articolo. Il referendum avrà, solo in
Lombardia, un costo di circa cinquanta milioni di euro. Soldi pubblici
spesi per uno spot elettorale a favore dei due presidenti e della Lega
in vista delle scadenze amministrative regionali e nazionali.
Stefano Pazzaglia
sabato 7 ottobre 2017
Marcia No Tav: in 500 per le strade di Calcinato

Quasi
sette i chilometri percorsi in poco meno di tre ore dal festoso e
colorato corteo che ha radunato tutte le anime del variegato
movimento No Tav lungo le strade del nostro comune, fra i più
colpiti da questa opera pubblica, il cui progetto è stato approvato
lo scorso 10 luglio dal Comitato interministeriale per la
programmazione economica.
Fra
i presenti il nostro consigliere Tiziana Spreafico, il sindaco di
Medole Gianbattista Ruzzenenti, padre Giovanni Di Maria, Rettore del
Santuario del Frassino, che ha chiesto ancora una volta di
“abbandonare il progetto e potenziare piuttosto linea ferroviaria
storica”, il consigliere di Provincia Bene Comune, Marco Apostoli,
che ha rilevato “una crescita della consapevolezza che battaglie
come questa sono condotte per il bene delle nostre comunità”.
Vivace
il dibattito dei partecipanti sulla pubblicazione sul sito web del
Comune di una delibera del 26 settembre con la quale la giunta
municipale ha preso atto all'unanimità dei contenuti del report di
un incontro svoltosi in municipio il 4 agosto scorso con i tecnici di
ItalFerr e di Cepav Due sui dettagli del progetto, dando “mandato
all’assessore delegato Mirco Cinquetti di procedere alla
sottoscrizione dello stesso e al successivo inoltro e di
rappresentare nelle opportune sedi e di porre in essere ogni atto
conseguente e necessario per tal fine”.
Laura
Corsini, portavoce del Comitato Cittadini, si è detta “sconcertata
per le modalità silenziose con cui si è giunti ancora una volta
alla approvazione di documenti di questo tipo, senza il minimo
confronto con il territorio, nonostante una risoluzione consiliare
del 26 novembre 2014 preveda tutt'altro”.
Il
corteo verso le ore 15 si è mosso lunga la ex strada statale 11 in
direzione est, creando lievi problemi al traffico automobilistico.
All'altezza della rotonda di via
Rovadino,
davanti al sito della discarica ex Faeco oggetto di ripetuti incendi
negli ultimi mesi, sono stati accesi alcuni fumogeni sul ciglio della
strada per visualizzarne la presenza.
Lungo
la strada diverse abitazioni esponevano messaggi di sostegno ai
manifestanti che hanno marciato con solerzia verso il centro del
paese, percorrendo XX Settembre fino al municipio. In piazza Aldo
Moro Fiorenzo Bertocchi, portavoce del coordinamento No Tav, ha
invitato gli amministratori comunali a “lavorare per il bene dei
propri concittadini, invece di accettare supinamente quello che viene
calato dall'alto”, richiamando “i sindaci al necessità di
opporsi a un'opera inutile, dannosa e costosa come il Tav”.
“Non
si può in alcun modo – ha sottolineato ancora – trattare con
ItalFerr e Cepav Due per costruire la propria campagna elettorale”,
aggiungendo un auspicio: “il sindaco di Calcinato scenda a
spiegarci perché Il Comune ha accettato questo accordo”.
Commentando infine la recente bocciatura al Tar dei ricorsi contro il
progetto, si è detto “scettico sui pronunciamenti di una giustizia
che appare sempre più al servizio dei poteri forti, fermandosi prima
di entrare nel merito delle questioni poste dai ricorrenti”.
Dopo
aver apposto un manifesto di protesta sulla porta del municipio, il
corteo è proseguito in tranquillità per le vie Marconi, Matteotti,
Cimitero e Stazione. Un'ultima sosta di qualche minuto sul cavalcavia
sulla A4 per visualizzare con gli striscioni la dimostrazione in
corso e poi il ritorno in buon ordine al piazzale dell'oratorio di
Ponte San Marco, dove la giornata si è conclusa con una festa fra
musica e convivialità.
Marcia No Tav: ci siamo!

Invitiamo tutte le cittadine i cittadini ad unirsi a noi per condividere questo momento di cammino, informazione, consapevolezza e convivialità.
L'appuntamento è alle ore 14 nel piazzale dell'oratorio di Ponte San Marco. Da lì poco dopo il corteo muoverà verso Calcinato e si snoderà lungo
le vie
Statale, Rovadino, XX Settembre, Marconi, Matteotti, Cimitero e Stazione, per
far ritorno infine al piazzale dell'oratorio di Ponte San Marco.
venerdì 6 ottobre 2017
Marcia No Tav: c'è una ragione di più
Sul
sito web del Comune di Calcinato è comparsa da qualche giorno una inquietante delibera del 26 settembre (la trovate qui: http://pubblicazioni.saga.it/publishing/DD/docDetail.do?docId=81528&org=calcinato) con la quale la
giunta municipale prende atto all'unanimità dei contenuti del report
di un incontro svoltosi in municipio il 4 agosto scorso con i tecnici
di ItalFerr e di Cepav Due sui dettagli del progetto, dando “mandato all’assessore delegato
Mirco Cinquetti di procedere alla sottoscrizione dello stesso e al
successivo inoltro e di rappresentare nelle opportune sedi e di porre
in essere ogni atto conseguente e necessario per tal fine”.
Sono ben trentatré i dettagliatissimi allegati tecnici illustrativi che svelano minuziosamente l'impatto che avrà il passaggio della nuova linea ferroviaria ad alta velocità sul nostro territorio.
In barba alla risoluzione consiliare del 26 novembre 2014 (http://lineaindipendente.blogspot.it/2014/11/tav-in-consiglio-passa-la-risoluzione.html): non una riunione con i cittadini, non un consiglio comunale, nemmeno una conferenza dei capigruppo sul tema.
Contro l'assenza di confronto democratico su un tema cruciale per Calcinato, invitiamo ancora una volta tutte e tutti a scendere in piazza sabato per manifestare una indignazione collettiva: la marcia No Tav partirà alle ore 14 dal piazzale dell'oratorio di Ponte San Marco.
giovedì 5 ottobre 2017
Marcia No Tav: perché dobbiamo esserci
Ci opponiamo da 25 anni ai diversi progetti di linea ferroviaria ad alta velocità sulla tratta Brescia-Verona perché, mentre lievitavano via via i costi (siamo giunti a circa 80
milioni di euro al km, contro i 16 nel resto d'Europa per reti simili), hanno avuto tutti una caratteristica comune: il devastante impatto sul territorio calcinatese.
A quanto si sa, Calcinato
sarà il comune senz’altro più coinvolto. Da est il Tav arriverà a Calcinatello in
località Quattro Vie all’altezza del bivio per la tangenziale, più o meno dove si trova il canile San Rocco. Proseguendo, la
linea correrà a fianco dell’autostrada, quindi
passerà appena al di là del cavalcavia di via Stazione
(interessando anche la fornace vecchia e l’attiguo deposito edile,
con possibili conseguenze per il recente quartiere edificato in via
Morti Sant’Amos), a fronte del cimitero, e via continuando.
Infine, in località
Cascina Faccendina (nei pressi della chiesetta dei Santi Anna e
Gioacchino) inizierà il tunnel (con profondità di almeno 40 metri)
che porterà il Tav in galleria sotto Lonato per riemergere dopo
Desenzano.
Il progetto definitivo approvato a luglio, fra l'altro, è privo di una valutazione di impatto ambientale aggiornata, del necessario adeguamento alle norme antisismiche attuali, di uno studio sul rapporto fra costi e benefici, di una valutazione della situazione odierna sulla tratta, dove le linee ferroviarie corrono sottoutilizzate da anni.
Anche per questo marceremo per le vie del nostro paese con il variegato movimento No Tav nel pomeriggio di sabato 7 ottobre. Ci vediamo alle ore 14 davanti all'oratorio di Ponte San Marco.
Anche per questo marceremo per le vie del nostro paese con il variegato movimento No Tav nel pomeriggio di sabato 7 ottobre. Ci vediamo alle ore 14 davanti all'oratorio di Ponte San Marco.
mercoledì 4 ottobre 2017
Marcia No Tav: lettera aperta ai sindaci
Alla cortese attenzione di tutti i Sindaci, Assessori e Consiglieri di minoranza e maggioranza dei comuni di Brescia, Rezzato, Rovato, Cazzago, Travagliato, Berlingo, Lograto, Torbole Casaglia, Azzano, Castelmella, Capriano, Flero, San Zeno, Poncarale, Montirone, Ghedi, Castenedolo, Montichiari, Calcinato, Lonato, Mazzano, Pozzolengo, Peschiera, Castelnuovo, Sona, Sommacampagna e Verona.
Brescia, 1 Ottobre 2017
Oggetto: invito alla manifestazione no tav del 07.10.2017
Gentilissimo Sindaco, Il 27/09/2017 alcuni giornali nazionali e locali pubblicano dello studio indipendente effettuato anche dai tecnici che seguono il coordinamento. Lo studio si prefigge l'obiettivo di analizzare i costi e i benefici del progetto TAV Brescia-Padova. Costi e benefici che invece non sono presenti all'interno del progetto depositato da RFI ed in parte approvato dal CIPE lo scorso 10 luglio.
L'analisi valuta i possibili benefici in termini esclusivamente economici del progetto: si stima un rientro economico di 130 milioni di euro annui per i primi 4 anni, andando poi a calare, a fronte di una spesa di 8 miliardi di euro a preventivo (e le grandi opere speculative purtroppo non rispettano mai i costi preventivati!).
Soldi pubblici spesi inutilmente in periodo di crisi come quello attuale, ed interamente a carico dei contribuenti.
Un’opera che da sempre ribadiamo essere inutile e dannosa economicamente oltre che per l'ambiente e il territorio. I sindaci, difensori primari dei territori e della salute dei cittadini che vi abitano, devono essere le prime espressioni di contrarietà perché queste risorse vengano destinate in investimenti davvero prioritari che sappiamo non essere la linea tav Brescia-Verona.
Per questo motivo, vi invitiamo a partecipare insieme agli Assessori e ai consiglieri del vostro comune, alla manifestazione di sabato 7 ottobre 2017 dalle ore 14 sul territorio di Calcinato (uno dei paesi colpiti dal progetto della nuova linea ferroviaria), con ritrovo a Ponte San Marco in prossimità dell’oratorio.
Noi ci saremo per ribadire la contrarietà a quest'opera, E TU?
Cordiali saluti.
Coordinamento dei Comitati No Tav Brescia-Verona
Brescia, 1 Ottobre 2017
Oggetto: invito alla manifestazione no tav del 07.10.2017
Gentilissimo Sindaco, Il 27/09/2017 alcuni giornali nazionali e locali pubblicano dello studio indipendente effettuato anche dai tecnici che seguono il coordinamento. Lo studio si prefigge l'obiettivo di analizzare i costi e i benefici del progetto TAV Brescia-Padova. Costi e benefici che invece non sono presenti all'interno del progetto depositato da RFI ed in parte approvato dal CIPE lo scorso 10 luglio.
L'analisi valuta i possibili benefici in termini esclusivamente economici del progetto: si stima un rientro economico di 130 milioni di euro annui per i primi 4 anni, andando poi a calare, a fronte di una spesa di 8 miliardi di euro a preventivo (e le grandi opere speculative purtroppo non rispettano mai i costi preventivati!).
Soldi pubblici spesi inutilmente in periodo di crisi come quello attuale, ed interamente a carico dei contribuenti.
Un’opera che da sempre ribadiamo essere inutile e dannosa economicamente oltre che per l'ambiente e il territorio. I sindaci, difensori primari dei territori e della salute dei cittadini che vi abitano, devono essere le prime espressioni di contrarietà perché queste risorse vengano destinate in investimenti davvero prioritari che sappiamo non essere la linea tav Brescia-Verona.
Per questo motivo, vi invitiamo a partecipare insieme agli Assessori e ai consiglieri del vostro comune, alla manifestazione di sabato 7 ottobre 2017 dalle ore 14 sul territorio di Calcinato (uno dei paesi colpiti dal progetto della nuova linea ferroviaria), con ritrovo a Ponte San Marco in prossimità dell’oratorio.
Noi ci saremo per ribadire la contrarietà a quest'opera, E TU?
Cordiali saluti.
Coordinamento dei Comitati No Tav Brescia-Verona
martedì 3 ottobre 2017
Marcia No Tav: porta anche tu uno SpavenTav!
Sabato 7 ottobre alla marcia No Tav che partirà dal piazzale dell'oratorio di Ponte San Marco alle ore 14 vi chiediamo di portare ciascuno uno SpavenTav di cartone, stoffa o qualsiasi altro materiale, simbolo della difesa della terra e dei raccolti, contro quel mostro mangiatutto del Tav.
Frutto della creatività della disegnatrice Margherita Bettenzana autrice del volume "La leggenda degli Spaventav", questa figura simboleggia la consapevolezza della necessità di fermare il progetto del Tav”.
“L'idea di usare uno spaventapasseri come simbolo della lotta – spiega la giovane - deriva dall'importanza lavorativa ed economica che caratterizza l'agricoltura in questo territorio, il quale verrà devastato dalla costruzione di quest'opera qualora venisse realizzata. Basti pensare alle coltivazioni pesantemente minacciate dal passaggio di questo treno. Così speriamo, attraverso la costruzione di un semplice simbolo che tutti possono realizzare ed esporre, di mostrare che il territorio è contrario a quest'opera”.
Frutto della creatività della disegnatrice Margherita Bettenzana autrice del volume "La leggenda degli Spaventav", questa figura simboleggia la consapevolezza della necessità di fermare il progetto del Tav”.
“L'idea di usare uno spaventapasseri come simbolo della lotta – spiega la giovane - deriva dall'importanza lavorativa ed economica che caratterizza l'agricoltura in questo territorio, il quale verrà devastato dalla costruzione di quest'opera qualora venisse realizzata. Basti pensare alle coltivazioni pesantemente minacciate dal passaggio di questo treno. Così speriamo, attraverso la costruzione di un semplice simbolo che tutti possono realizzare ed esporre, di mostrare che il territorio è contrario a quest'opera”.
Esporli simbolicamente sulle nostre terre significa visualizzare la tutela dell’agricoltura che dalle nostre parti è ancora una delle attività predominanti.
Qui trovate la leggenda e le istruzioni per costruirne uno:
http://notavbs.org/download/la-leggenda-degli-spaventav
Vi aspettiamo tutti e tutte!
http://notavbs.org/download/la-leggenda-degli-spaventav
Vi aspettiamo tutti e tutte!
lunedì 2 ottobre 2017
Quale futuro per il Pedibus a Calcinato?
Oggi a Calcinato è ripartito il Pedibus, servizio di trasporto
scolastico ecologico ed economico, ormai giunto al nono anno di
attività.
“Pensiamo
che sia anche l’ultimo – osserva amareggiato lo storico
coordinatore dell'omonimo Comitato, Roberto Cappiello - se non ci sarà
un’ampia e sostenuta partecipazione di nuovi genitori. Infatti
lunedì 2 è ripartita solo la linea di Calcinatello, mentre chiudono
i battenti per mancanza di un numero sufficiente di iscrizioni di
bambini e di genitori accompagnatori, le due linee di Calcinato e
quella di Ponte San Marco”.
Per Cappiello si tratta di “una
fine ormai scritta dalla costante riduzione di genitori
accompagnatori rispetto al numero di volontari e di genitori che pur
non avendo più bambini alle primarie continuavano a dare il loro
contributo di tempo prezioso. Ad un certo punto ci è sembrato
troppo, un conto è usare il tempo degli altri, altra cosa è
abusarne, e il Pedibus è finito per gravare sulle spalle di quei
genitori e volontari più sensibili al nostro progetto.
In
questi otto anni il Pedibus ha funzionato con cinque linee con una
media di 80 accompagnatori che portavano oltre 100 bambini a scuola
tutti i giorni. “Una grande opportunità per creare relazioni fra
bambini e accompagnatori- secondo Cappiello - tanto che molti ci
dicono che gli fa tanto piacere quando incontrano dei bambini per
strada che li salutano. Il vero valore del Pedibus sono le relazioni
che ancora possono nascere, sono le tante mezz'ore che ciascun
genitore riesce a guadagnare per fare qualcosa in più a casa”.
“Il
Comitato Pedibus – conclude – resta attivo da una parte per dare
sostegno a chi desidererà proseguire per far ripartire le linee
sospese, dall'altra per sviluppare un nuovo progetto con l’aiuto
dell’Associazione Genitori e di altre associazioni: il tempo di
ciascun volontario deve essere spendibile in termini di baratto che
possa consentire di creare anche una web reputation, con un occhio ai
progetti di alternanza scuola-lavoro”.
domenica 1 ottobre 2017
Marcia No Tav: il percorso e le motivazioni
Sabato 7 ottobre sarà dunque Calcinato il
teatro della prossima marcia interprovinciale del
movimento No Tav, che in uno dei Comuni più interessati dal
passaggio dell’Alta Velocità ferroviaria manifesterà in forma
itinerante, con partenza alle ore 14 dal piazzale dell’oratorio
di Ponte San Marco, in via Don Rovetta, per una passeggiata verso i
luoghi che verranno segnati dal passaggio della nuova grande opera
pubblica sulla tratta Brescia–Verona: il corteo si snoderà lungo
le vie
Statale, Rovadino, XX Settembre, Marconi, Matteotti e Stazione, per
far ritorno infine al piazzale dell'oratorio.
“Sarà
una buona occasione per tornare insieme a protestare contro
l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe e la
paventata apertura dei cantieri” spiegano i No Tav in una nota.
"L’idea
- scrivono - è attraversare uno dei luoghi simbolo della
devastazione ambientale bresciana, per denunciare l’enorme peso che
discariche e impianti di trattamento dei rifiuti hanno sulle vite
delle persone che qua vivono. Una situazione che verrebbe
ulteriormente aggravata se i cantieri di quest’inutile opera
venissero aperti".
Oltre a questo blog, alla
marcia hanno già aderito in paese il
Comitato Cittadini e il gruppo consiliare Bene
Comune, che hanno allestito in settembre una serie di iniziative di
informazione per lanciare la mobilitazione in vista del 7 ottobre.
A quanto si sa, Calcinato
sarà il comune senz’altro più coinvolto quanto a impatto
ambientale. Da est la Tav arriverà alla frazione di Calcinatello, in
località Quattro Vie all’altezza del bivio per la tangenziale
SS11, più o meno dove si trova il canile San Rocco. Proseguendo, la
linea correrà a fianco dell’autostrada A4 Milano-Venezia, quindi
passerà appena al di là del cavalcavia di via Stazione
(interessando anche la fornace vecchia e l’attiguo deposito edile,
con possibili conseguenze per il recente quartiere edificato in via
Morti Sant’Amos), a fronte del cimitero, e via continuando.
Infine, in località
Cascina Faccendina (nei pressi della chiesetta dei Santi Anna e
Gioacchino) inizierà il tunnel (con profondità di almeno 40 metri)
che porterà la Tav in galleria sotto Lonato per riemergere dopo
Desenzano del Garda.
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