Nei giorni scorsi sui giornali si
presentava l’idea della domanda, da parte di sindaci ed operatori del turismo,
di ottenimento della certificazione di sito Unesco per il Garda bresciano. Tra
le motivazioni e le eccellenze da vantare per il riconoscimento si citava
l’area del Lavagnone (peraltro in parte già riconosciuta), a sud di Desenzano e
Lonato e l’area della Torre di San Martino dela Battaglia. In altra parte del
giornale dello stesso giorno era annunciata l’approvazione definitiva da parte
del Cipe del progetto della Tav, tratto Bs-Vr. Il tutto con il plauso di
sindaci e operatori vari, gli stessi che promuovono la richiesta del sito
Unesco. Ora, la cosa risulta quantomeno schizofrenica, per non dire di peggio.
Infatti i due progetti sono una contraddizione in termini. Le due località di
pregio sopra menzionate infatti sono proprio quelle che saranno più devastate dal passaggio della Tav, il
Lavagnone con l’enorme cantiere principale dell’intera tratta e dallo scavo
della galleria di 8 km con durata almeno di 6 anni (previsti in preventivo…),
mentre davanti S.Martino verrebbe costruita l’ipotetica “stazione del Garda”
con prevedibile stravolgimento dell’intera zona. Per quanto so dei criteri di
valutazione dell’Unesco per il riconoscimento dei siti c’e quello del
mantenimento dei luoghi destinati con minor intervento possibile di opere umane
“moderne” e comunque incompatibili con la storia dei luoghi. Da aggiungere poi
la nota cementificazione massiccia degli ultimi anni e il progetto di mega
collettore di cui si parla senza valutare soluzioni meno “invasive” per il
territorio per il problema fognature, sicuramente da risolvere. Mi auguro che
questi criteri vengano rigorosamente rispettati nel nostro caso, negando il
riconoscimento in caso di mantenimento di tutti questi progetti. Se così non
fosse il riconoscimento Unesco sarebbe ormai una barzelletta e un non rispetto
per gli altri siti autenticamente meritevoli e squalificante per lo stesso
Unesco che perderebbe di autorevolezza e serietà della sua funzione accettando
simili situazioni. Ultima cosa mi appello alle numerose Associazioni Ecologiste
e di Tutela del Territorio a ritirare le proprie adesioni alla richiesta di sito
Unesco in caso di conferma dei progetti Tav, Pgt comunali “cementiferi”,
megadepuratori e assenza di politiche veramente a tutela del territorio e della
sostenibilità ambientale.
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