I No Tav intensificano la mobilitazione dopo che il 10 luglio il Cipe ha approvato il progetto definitivo della nuova linea ferroviaria Brescia-Verona. Come prima risposta il coordinamento dei comitati che nei comuni disseminati sul tracciato si oppongono alla realizzazione della grande opera pubblica ha promosso un’assemblea pubblica per giovedì 20 luglio alle ore 20.45 all’Oratorio di via Campagna di Sotto 24 a Lonato del Garda, a poche centinaia di metri dall'area dove sorgerà uno dei maxicantieri per i lavori della ferrovia ad alta capacità.
Presentando l'iniziativa alla stampa i No Tav sottolineano "le gravi lacune evidenziate anche in sede Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (in particolare, il non aggiornamento dell’opera alle attuali norme antisismiche); la mancanza di un’analisi costi-benefici che giustifichi l’imponente spesa pubblica e che dimostri se questa opera sarà sostenibile o se, come noi riteniamo e come lo dimostrano quasi tutte le tratte ad alta velocità italiane, produrrà solo un incremento di debito pubblico; la gestione del progetto con i criteri dei lotti costruttivi previsti dalla Legge obiettivo del 2001, definita criminogena dal presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone".
"Il progetto approvato - per i No Tav - non ha nulla di definitivo: governo e costruttori non sanno ancora come il treno uscirà da Brescia e non sanno ancora come entrerà a Verona".
Per essi "lo stralcio dello shunt di Montichiari e la proposta dell’uscita con quadruplicamento dei binari da Brescia devono prevedere quanto meno una nuova valutazione di impatto ambientale e una rivisitazione dell’intero progetto anche alla luce delle nuove tecnologie che permetterebbero di ammodernare e utilizzare al meglio la già esistente linea ferroviaria".
"L’intenzione di lavorare per lotti costruttivi - secondo i No Tav - non consente una visione d’insieme e lascia le comunità intrappolate da cantieri che dureranno certamente molti più anni del previsto, come sta avvenendo ad esempio per la costruzione della tratta alta velocità al Terzo Valico, spesso salita alle cronache nazionali per le infiltrazioni della criminalità organizzata nei cantieri".
Ad illustrare le posizioni degli ambientalisti venerdì a Campagna di Lonato saranno il prof. Erasmo Venosi e l’avv. Fausto Scappini.
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