lunedì 2 marzo 2020

Tre lampi per Ernesto Cardenal

1. E' difficile spiegare, o anche solo raccontare, a chi e' giovane oggi - o e' invecchiato nell'amnesia di ogni valore -, cosa fu per noi la rivoluzione sandinista. Di solito dico che per farsene un'idea basta leggere qualche pagina di Giulio Girardi, o qualche poesia di Ernesto Cardenal. Giulio Girardi e' morto anni fa, e poche ore fa e' morto anche Ernesto Cardenal.
Provo a dirlo in poche parole: quella rivoluzione fu per alcuni anni la prova vivente che l'umanita' poteva liberarsi dall'oppressione, cercare di non riprodurre la violenza subita e tentare di essere felice nella condivisione generosa del bene e dei beni. Fu poi schiacciata dai nemici dell'umanita', che ancora tengono sotto il tallone di ferro il mondo intero.
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2. Non so quante volte ho letto, tradotto all'impronta, commentato e discusso con le persone che nei centri sociali, nelle scuole ed altrove ho incontrato in incontri di accostamento alla nonviolenza l'"Oracion por Marilyn Monroe" che e' una delle piu' belle poesie che Cardenal ha scritto.
Chi non l'avesse ancora letta, lo faccia.
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3. Da Franco Fortini ho appreso che la poesia prefigura la liberazione dell'umanita', ed e' quindi un appello a realizzarla.
Forse per questo chiunque una poesia legga o ascolti con mente non torbida ed animo attento si sente in dovere di lottare affinche' ogni essere umano sia libero.
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Ernesto Cardenal dedico' l'intera vita alla lotta per la liberazione dell'umanita' intera.
E' stata una buona vita, un buon esempio, un buon insegnamento. Si possa essere degni del suo lascito.
Con gratitudine lo ricordiamo. La lotta continua.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

Giobbe Santabarbara

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