venerdì 6 marzo 2020

I 99 anni di una calcinatese libera

Oggi l’ex sindaco Mammola Bianchi nella sua casa di via Stazione compie 99 anni.
Di famiglia saldamente antifascista, la signora Bianchi nacque a Brescia nel 1921. Da bambina seguì nell’esilio il padre Paolino, militante socialista perseguitato dal regime, prima nella Svizzera tedesca e poi in Francia: visse a Parigi e a Macon, in Borgogna, dove il padre lavora come geometra. Lì conseguì un diploma magistrale e un altro in lingue straniere.
Dopo la guerra, a 25 anni tornò a Calcinato dalle zie paterne. In paese conobbe Dino Marcoli, titolare dell’omonima industria di laterizi (la cosiddetta “Fornace”), che sposò nel 1949. Per anni impartì lezioni di francese agli scolari. Fra le sue attività didattiche, si segnala l’esperienza come conversatrice alle scuole elementari e poi come lettrice al liceo linguistico di Castiglione.
Rimasta vedova nel 1969, con temperamento autorevole e mentalità aperta manifestò vivo interesse per l’amministrazione del bene comune. Avvicinatasi all’attività politica nelle file del Psi, fu promotrice della fondazione della Civica Biblioteca e dal 1970 al 1975 consigliere comunale e vicesindaco con delega ai servizi sociali e scolastici. Dal 1975 al 1980 fu sindaco nell’ultima giunta di sinistra calcinatese. Poi fu ancora vicesindaco dal 1980 al 1985 e presidente della Casa di Riposo dal 1985 al 1990. Nel frattempo si andò avvicinando al volontariato, prima come docente di francese alla Scuola Bottega, poi come animatrice dei gruppi “Salviamo i nostri ricordi” e “Spazio Donna” e coordinatrice alla scuola per l’infanzia Bianchi di Ponte San Marco, sedendo nel consiglio di amministrazione in rappresentanza della sua famiglia, che fondò questo singolare asilo d’impronta montessoriana. 
Intrepida e risoluta interlocutrice per molte iniziative sociali e culturali in paese, la signora Mammola dal 2004 è anche Cavaliere della Repubblica. 

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