Crescono
a Calcinato le emergenze ambientali che da anni segnaliamo.
Crescono
le polveri sottili emesse dagli automezzi, che respiriamo anche se
non ce ne accorgiamo; crescono nonostante le limitazioni alla
circolazione, i divieti e le proibizioni.
Cresce
sulle strade il traffico di veicoli ingombranti, e i cittadini a
chiedersi cosa mai trasporteranno sotto i teloni. Perché nell’era
di Google che tutto vede, dei navigatori satellitari che conoscono le
mappe del mondo, queste astronavi si arenano in stradelle senza via
d’uscita, come è accaduto qualche giorno fa in
via Manzoni.
Cresce
la puzza di quelle che chiamano “emissioni odorigene”, eufemismo
che non riesce a celare tutta la sgradevolezza che ammorba quasi
sempre le vite in buona parte del territorio comunale, dal Rovadino
ai Barconi, dai Prati ai Garletti.
Cresce
l’attesa per l'arrivo del Tav, per le case e colture che verranno
distrutte a ridosso del tracciato dell'autostrada, per i giri
tortuosi che dovremo compiere per andare al lavoro, a scuola o
all’ospedale: tutto per un'infrastruttura che forse anche al
governo cominciano a valutare come inutile, dannosa e troppo, troppo
costosa.
Crescono
le pozze e le buche da golf in pieno centro, cresce la sporcizia
abbandonata nei campi, crescono le auto a motore acceso fuori dai bar
in attesa che il conducente finisca il bianchino o il caffè,
crescono i mucchi di rifiuti stoccati abusivi o bruciati, crescono i
rumori molesti a ogni ora del giorno e della notte, cresce la rabbia
e la pena nel vedere il nostro paese ridotto così. Quando mai
cambieremo?
Ennio
Allegri, capogruppo consiliare di Bene Comune
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