venerdì 2 ottobre 2015

Stasera si inaugura a Brescia la Biblioteca del Centro per la nonviolenza

Oggi - genetliaco del Mahatma Gandhi proclamato dall’Onu Giornata internazionale della nonviolenza - riapre in via Milano 65 a Brescia la storica Biblioteca del Centro per la nonviolenza, un istituto specializzato tra i più forniti in tutta Italia sulle tematiche della pace, del disarmo, dell’ecologia.
Nato nel 1977 per iniziativa di un gruppo di obiettori di coscienza in servizio civile, il Centro “non solo raccoglie materiale bibliografico e documentario” come spiega Adriano Moratto, uno dei volontari, “ma intende soprattutto costituire un gruppo di ricerca e divulgazione su questi temi”.
 ”Grazie a una immensa mole di lavoro - osserva - oggi nella biblioteca è consultabile un patrimonio di oltre 2500 volumi (ma il numero si va continuamente arricchendo), con gran parte dei testi che hanno fatto la storia della nonviolenza e dell’antimilitarismo (fra cui l’edizione originale dell’opera omnia di Gandhi)”: racconta. “E’ inoltre presente un archivio molto corposo che documenta (con opuscoli, carteggi, volantini, ma anche filmati, diapositive, materiale fotografico) tutte le attività del movimento nonviolento, i primi passi in Italia dell’ecologismo, le lotte nel nostro paese per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare (tra le curiosità c’è il testo dell’arringa che un allora sconosciuto avvocato Mino Martinazzoli pronunciò nel 1972 in difesa del giovane obiettore rezzatese Claudio Bedussi), le iniziative contro le installazioni missilistiche (ricchissimo, ad esempio, è il settore sulle manifestazioni a Comiso), l’industria bellica, la campagna per l’obiezione fiscale alle spese militari, gli sforzi per la pace nei Balcani, in Medio Oriente e nel Golfo Persico e tanto altro ancora”.
 Il Centro promuove anche corsi di studio e approfondimento, convegni e seminari su e con i più importanti divulgatori o teorici della nonviolenza e anche di queste attività l’archivio conserva le tracce. “Qui” spiega Moratto “è possibile facilmente consultare una documentazione consistente su un periodo della storia (anche bresciana) che continua ancora oggi a far sentire la sua eco”.
 “Non bisogna poi dimenticare l’emeroteca” sottolinea “che conserva una quarantina di collane di riviste italiane e straniere tuttora in commercio e che risulta difficile trovare altrove, ma anche decine di testate che hanno fatto la storia dell’antimilitarismo europeo dagli anni ’60 agli anni ’80”.
 Venerdì per l’inaugurazione ci sarà una conferenza di Giorgio Beretta (analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere) sul tema “Armi, conflitti e migrazioni: le scelte politiche, economiche e militari alla base della continua emergenza rifugiati”. Questa singolare biblioteca resterà poi aperta al pubblico il lunedì e il mercoledì dalle ore 15alle 18. Per informazioni si può telefonare al n. 030.3229343 o inviare una e-mail a movimentononviolento.bs@alice.it.

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