Nato nel 1977 per iniziativa
di un gruppo di obiettori di coscienza in servizio civile, il Centro “non solo
raccoglie materiale bibliografico e documentario” come spiega Adriano Moratto,
uno dei volontari, “ma intende soprattutto costituire un gruppo di ricerca e
divulgazione su questi temi”.
”Grazie a una immensa mole di lavoro - osserva
- oggi nella biblioteca è consultabile un patrimonio di oltre 2500 volumi (ma
il numero si va continuamente arricchendo), con gran parte dei testi che hanno
fatto la storia della nonviolenza e dell’antimilitarismo (fra cui l’edizione
originale dell’opera omnia di Gandhi)”: racconta. “E’ inoltre presente un
archivio molto corposo che documenta (con opuscoli, carteggi, volantini, ma
anche filmati, diapositive, materiale fotografico) tutte le attività del
movimento nonviolento, i primi passi in Italia dell’ecologismo, le lotte nel
nostro paese per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio
militare (tra le curiosità c’è il testo dell’arringa che un allora sconosciuto
avvocato Mino Martinazzoli pronunciò nel 1972 in difesa del giovane obiettore
rezzatese Claudio Bedussi), le iniziative contro le installazioni missilistiche
(ricchissimo, ad esempio, è il settore sulle manifestazioni a Comiso),
l’industria bellica, la campagna per l’obiezione fiscale alle spese militari,
gli sforzi per la pace nei Balcani, in Medio Oriente e nel Golfo Persico e
tanto altro ancora”.
Il Centro promuove anche corsi di studio e
approfondimento, convegni e seminari su e con i più importanti divulgatori o
teorici della nonviolenza e anche di queste attività l’archivio conserva le
tracce. “Qui” spiega Moratto “è possibile facilmente consultare una
documentazione consistente su un periodo della storia (anche bresciana) che
continua ancora oggi a far sentire la sua eco”.
“Non bisogna poi dimenticare l’emeroteca”
sottolinea “che conserva una quarantina di collane di riviste italiane e straniere
tuttora in commercio e che risulta difficile trovare altrove, ma anche decine
di testate che hanno fatto la storia dell’antimilitarismo europeo dagli anni
’60 agli anni ’80”.
Venerdì per l’inaugurazione ci sarà una
conferenza di Giorgio Beretta (analista dell’Osservatorio permanente sulle armi
leggere) sul tema “Armi, conflitti e migrazioni: le scelte politiche,
economiche e militari alla base della continua emergenza rifugiati”. Questa
singolare biblioteca resterà poi aperta al pubblico il lunedì e il mercoledì
dalle ore 15alle 18. Per informazioni si può telefonare al n. 030.3229343 o
inviare una e-mail a movimentononviolento.bs@alice.it.
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