Ne dà notizia il parroco don Ruggero Zani, il
quale spiega che “verranno ospitati in un edificio di nostra proprietà che si è
liberato quest’estate, in via Don Minzoni 12, vicino alla canonica e confacente
alla bisogna. Nei giorni scorsi abbiamo ultimato la realizzazione degli
allacciamenti e delle opere di tinteggiatura, muratura e impiantistica
elettrica e idrotermosanitaria”.
A Calcinato arrivano attraverso la Caritas
diocesana, organismo in contatto con la Prefettura (che segue l’emergenza
profughi in provincia) e che - informa il parroco - “si assumerà tutte le
incombenze correlate all’accoglienza, dagli aspetti giuridici, burocratici,
igienico-sanitari alla fornitura di generi alimentari e allo svolgimento di
lezioni di italiano durante la permanenza. Questi due ultimi aspetti potranno
essere gestiti in loco in collaborazione con il nostro Centro Mano Fraterna e
con i docenti dell’Istituto comprensivo”.
Anche tutte le spese per i lavori materiali in
corso di svolgimento verranno rimborsate alla Parrocchia dalla Caritas
Diocesana attraverso i fondi messi a disposizione dalle istituzioni competenti.
Il gruppo di quattro africani potrà rimanere
per il tempo necessario alla definizione del loro status da parte della
magistratura, dai 18 ai 24 mesi. Ma già dopo sei mesi saranno abilitati a
cercarsi un lavoro. Nel frattempo un gruppo di sostegno parrocchiale li seguirà
nello svolgimento di piccole attività quotidiane in oratorio e nello sviluppo
di una rete di relazioni in paese.
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