Il primo cittadino non ha però accolto la
richiesta di invitare ai lavori della seduta anche i rappresentanti del
Comitato Salute e Ambiente e del Comitato Cittadini, che da anni sono attivi
nel segnalare i disagi causati ai dirigenti dalle attività questa azienda.
Appresa l’esclusione da questo primo tavolo di
confronto, la portavoce del Comitato Cittadini Laura Corsini, alfiere in paese
della mobilitazione ambientalista di queste settimane, ha espresso “forte
delusione per il mancato coinvolgimento in sede istituzionale”.
“Del tutto consapevoli che siamo stati noi
cittadini a segnalare da tempo le emissioni maleodoranti e i problemi legati
all’incremento esponenziale del traffico in zona (è di martedì 8 settembre
l’ultimo sollecito alla polizia locale sulle difficoltà nella viabilità) e poi
a monitorare costantemente la situazione, giova ricordare che siamo quelli più
informati sulla vicenda perché viviamo nell’area al centro dell’attenzione;
seguendola da anni disponiamo delle informazioni più dettagliate e aggiornate e
quindi ci riteniamo in grado di offrire parere maggiormente conformi alla
realtà e suggerimenti responsabili, per affrontare con decisione una emergenza
che intollerabilmente si protrae nel tempo”.
“Mi auguro che non sia il solito modo di
procedere” ha concluso Corsini “lasciando fuori dalla porta la gente che vive i
problemi sul territorio. Pur certi che l’amministrazione comunale ci terrà
informati sull’iter decisionale, esprimiamo comunque il nostro rammarico”.
E intanto sono attesi per metà settembre i
risultati delle analisi chimiche dei materiali raccolti sul terreno colmo di
liquami durante i due sopralluoghi effettuati nei giorni scorsi dai tecnici
dell’Arpa.
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