Con questa campagna vogliamo attuare quanto sancito
dalla Corte Costituzionale già nel 1985 con una
sentenza che equipara la difesa civile non armata e nonviolenta alla difesa
militare, entrambe comprese nell’art 52 della Costituzione, "La difesa della
patria è sacro dovere del cittadino”.
In tutti questi anni non è stato fatto praticamente
nulla per attuarla. Anzi lo stesso servizio civile nazionale, ora su base
volontaria, ha visto sempre più il ridursi dei finanziamenti, al punto che enti
e associazioni hanno difficoltà a mantenere una serie di servizi sociali, a
fronte di migliaia di domande dei volontari pronti a svolgere attività di
utilità sociale. E ciò accade mentre si continuano a sostenere spese
faraoniche per una difesa militare che sempre meno è in grado di garantirci
sicurezza.
Scopo della legge proposta è la istituzione di un dipartimento che
coordini l’attività di protezione civile, dei vigili del fuoco, degli
enti del servizio civile e dei corpi civili di pace in visione
complessiva della difesa che va dalla salute all’ambiente, dal dissesto
idrogeologico agli interventi umanitari.
“Per finanziare questo progetto, oltre ai 100 milioni
di euro risparmiati per la difesa e a una quota delle vendite degli edifici
militari dismessi, viene data a tutti i contribuenti la possibilità di
contribuire a finanziare, con un 6 per 1000 indicato al momento della
dichiarazione dei redditi, un altro modello di difesa.
Muniti di un documento di identità, si può firmare dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12 (il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17) all’ufficio anagrafe in municipio. Per ulteriori
informazioni si può telefonare al 328/9683409.
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