“Preoccupati del fenomeno – racconta il
sindaco Marika Legati, che è anche assessore ai servizi sociali - a suo tempo
inviammo una lettera di sollecito alla Direzione dell’Azienda sanitaria locale
di Montichiari, affinché avviasse un’opera di sensibilizzazione dei diversi
medici condotti per il mantenimento del servizio della medicina di base anche
in quella frazione”.
Ponte San Marco, centro urbano attraversato da
est a ovest dalla strada statale 11, conta oltre tremila abitanti e dal
dopoguerra aveva sempre avuto presidi medici adeguati alla popolazione. Negli
ultimi tempi qualche malumore per questo disagio si è manifestato anche presso
la cittadinanza, allarmata da una situazione che colpisce in particolare gli
anziani, gli ammalati che vivono da soli e, più in generale, chi ha difficoltà
di collegamenti con il capoluogo perché privo di propri automezzi.
“La normativa vigente in materia – rileva il
sindaco – contempla la discrezionalità da parte del medico nella sua decisione
di aprire un ambulatorio in una frazione piuttosto che in un’altra. Per quanto
riguarda lo specifico di Ponte San Marco l’amministrazione ha comunque individuato la possibilità di realizzare una serie di
ambulatori dove già esistevano un tempo, nei locali di proprietà comunale di
via Schiannini, accanto alla sede della Protezione Civile, proprio davanti alla
stazione ferroviaria. Per incentivare l’adesione dei medici questo progetto stiamo anche pensando di
mettere a disposizione tali ambulatori a
un canone simbolico di locazione fissato in 50 euro ciascuno”.
“Per evitare il possibile ripetersi del
progressivo diradamento delle presenze dei medici condotti anche nell’altra
frazione, Calcinatello, una volta acquisita la necessaria autorizzazione
dell’Asl, in
primavera abbiamo intenzione di realizzare un’altra serie di ambulatori nei
locali che oggi costituiscono il centro civico di Piazza Sandro Pertini, a
condizioni analoghe. La sala conferenze che vi è attualmente verrà invece
spostata nella ex sala mensa delle scuole elementari di via Santa Maria, non
più utilizzata da tempo in assenza di attività didattiche a tempo prolungato e
soprattutto con un ingresso autonomo da quello del plesso scolastico”.
L’auspicio è che entro la fine del 2015 nei
diversi centri abitati che formano il comune tornino ad esserci presenze e
spazi medici adeguati alle esigenze dell’utenza.
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