Sono durissimi sul Garda i toni dell'ultimatum del movimento No Tav:
"abbiamo,
come si è deciso insieme, chiesto nuovamente ai neoministri Cinque
Stelle alle infrastrutture e all’ambiente che si passi
velocemente a
fatti concreti: dal blocco dei lavori dove i cantieri sono già
aperti, al blocco dei procedimenti amministrativi dove i
cantieri non ci sono ancora (come
sulla tratta Brescia-Verona)”.
“All’ennesima
mancanza di fatti concreti in questi mesi di sollecitazioni e con la
certezza che i poteri che vogliono a tutti i costi quest’opera
proveranno ad aprire i cantieri il prima possibile – sottolineano
gli ambientalisti - siamo determinati a mettere in campo ogni tipo di
azione possibile per evitare la distruzione della nostra terra e lo
sperpero di denaro pubblico”.
Nel
frattempo si estende capillarmente - comune per comune, frazione per
frazione - la rete di consulenti a disposizione degli espropriandi e
dei frontisti interessati ad avvalersi di un collegio giuridico ad
hoc e a costruire presidi di resistenza sul territorio.
Le
iniziative estive del movimento No Tav verranno presentatate
all'assembea interprovinciale indetta per mercoledì
4 luglio alle ore 21 alla sala di via Chiappini 1ha Lonato del
Garda per rilanciare l'opposizione sui territori l'opposizione a
questa nuova grande opera pubblica giudicata "inutile, dannosa,
costosa e illegittima".
Nessun commento:
Posta un commento