Novant'anni fa la giustizia americana assassinava sulla sedia elettrica Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due anarchici italiani condannati a morte innocenti per una rapina avvenuta sette anni prima a South Brantree che non avevano mai commesso.
Ascoltando le canzoni che hanno dedicato loro Joan Baez ed Ennio Morricone per l'omonimo film di Giuliano Montaldo, commossi li ricordiamo con le parole dell'ultima lettera scritta cinque giorni prima dell'esecuzione da Nicola Sacco al figlioletto Dante:
Non dimenticarti giammai, Dante, ogni qualvolta nella vita sarai felice, di non essere egoista: dividi sempre le tue gioie con quelli più infelici, più poveri e più deboli di te e non essere mai sordo verso coloro che domandano soccorso. Aiuta i perseguitati e le vittime perché essi saranno i tuoi migliori amici, essi sono i compagni che lottano e cadono, come tuo padre e Bartolomeo lottarono e oggi cadono per aver reclamati felicità e libertà per tutte le povere cenciose folle del lavoro. In questa lotta per la vita tu troverai gioia e soddisfazione e sarai amato dai tuoi simili.
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