Oggi a Calcinato compie
95 anni Anna Maria Morelli, con la tenerezza e la grazia di una
ragazza del secolo scorso.
Nata a Montecatini Terme, la Morelli,
figlia del generale di corpo d'armata Antonio, è cresciuta con la
famiglia in diverse città del Nord, fino ad approdare a Calcinato
alla vigilia della guerra. A Brescia durante il conflitto mondiale
frequentò i Padri della Pace, realtà che animò una delle più
feconde fucine dell'antifascismo bresciano. Per aver nascosto armi
nel brolo di casa, il fratello Giovanni verrà catturato dai nazisti
e deportato a Mauthausen, lager dove morirà l'11 febbraio 1945. Nel
corso di una perquisizione dell'abitazione l'altro fratello Giulio si
dette alla fuga, mentre lei stessa con la madre sarà arrestata e
internata nel novembre 1944: prima a Villa Feltrinelli (in via
Panoramica), poi nel carcere di Canton Mombello (dopo una sentenza
del Tribunale Speciale di Bergamo), dal quale uscirà il 25 aprile
1945.
Sposatasi con l'imprenditore Santo Mendini, nel dopoguerra
lavorerà come maestra alle scuola elementare di Calcinato, fino al
raggiungimento della pensione a metà degli anni Settanta. In
classe e sul territorio anticipa con notevoli risultati i
contenuti e le tecniche della pedagogia moderna, introducendo in
classe strumenti e metodi di insegnamento all’avanguardia per
quegli anni, dalla scrittura collettiva all’inchiesta
giornalistica, dall’educazione ambientale all’insiemistica. Fra
i suoi incarichi istituzionali si segnala la presidenza della Casa di
riposo dal 1966 al 1972, periodo in cui fu realizzata la nuova ala
nord che lei stessa inaugurò il 4 gennaio 1970. Dopo la scomparsa
del marito, da qualche anno ha lasciato
la casa di famiglia in via Garibaldi per ritirarsi in un piccolo
appartamento attiguo alla chiesa parrocchiale, dove coltiva la
memoria leggendo e studiando ogni giorno.
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