Domani sera in municipio la maggioranza
presenta il bilancio approvato dal consiglio comunale il 29 marzo. Fino
a poco tempo fa era buona norma illustrarlo alla cittadinanza prima
della approvazione, per raccogliere suggerimenti e proposte; ora si
preferisce arrivare alla gente solo a cose fatte, con manifesti
aggressivi affissi nelle bacheche dei partiti che sostengono la
Giunta.
Bene Comune non è un partito e
non "boccia la persona". Noi non ci stiamo a passare per l'opposizione
ideologica e pregiudizievole che dice sempre "no". Quando
le proposte della maggioranza ci sono parse condivisibili le abbiamo
approvate senza remore: non ci interessa il bene di un parte (che si
chiami Forza Italia, Lega Nord, Pd o M5S), non per niente ci chiamiamo
Bene Comune.
Oltre a cercare di
costruire ponti e non muri fra i diversi gruppi consiliari, facciamo
proposte precise (nell'ultimo consiglio comunale, per esempio, è passata
all'unanimità la nostra mozione per aprire i locali della stazione ai
gruppi di volontariato), lavoriamo pazientemente a fare sintesi delle
varie idee in campo o a migliorare le proposte della maggioranza, cerchiamo la collaborazione di tutti.
Quando in consiglio comunale prendiamo la parola per fare richieste scritte e orali, non lo facciamo per polemizzare, ma per chiarire dubbi o approfondire le informazioni che abbiamo.
Il nostro voto contrario è sempre stato manifestato nel pieno rispetto delle persone e del loro ruolo.
Per quanto riguarda il bilancio comunale, quando ci è stato consentito dalla maggioranza, abbiamo
collaborato alla sua analisi in commissione e in consiglio comunale
abbiamo spiegato chiaramente perché non potevamo approvarlo.
Non
condividiamo il fatto che si applichi l'addizionale Irpef nell'aliquota
massima consentita dalla legge (0,8%); è una imposta gravosa per i
contribuenti onesti, in particolare i lavoratori dipendenti che hanno in
genere salari modesti.
Non abbiamo mai
creduto alla necessità della esternalizzazione dei servizi (Asc e Garda Uno) i cui
effetti devastanti sono tristemente noti a tutti i cittadini; non approviamo poi le
ingenti retribuzioni a sindaco e assessori, né le spese di
rappresentanza eccessive in un momento di crisi come questo.
Ci preoccupa inoltre la continua riproposizione di
interventi e iniziative da realizzarsi in conto capitale, che in seguito non
trovano concretizzazione perché le entrate non sono sufficienti (non si riesce
nemmeno a finire il municipio, fermo da anni in condizioni indecorose!).
Infine,
vi diamo una informazione, signori della maggioranza: il consigliere
comunale di Bene Comune è una donna, si chiama Tiziana Spreafico.
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