Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso presentato dal Coordinamento No Tav Brescia-Verona insieme ad altri 60 soggetti tra associazioni locali e nazionali, aziende e privati cittadini.
Il ricorso era stato depositato contro diversi provvedimenti: dal decreto con cui si dava via libera al Cipe per l’approvazione del progetto definitivo e per la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, passando per la delibera per l'ennesima reiterazione del vincolo di esproprio presente sulle proprietà interessate a partire dal 2001, fino ad arrivare al decreto che aveva espresso il parere di compatibilità ambientale (chiamato VAS).
Ora la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità sulla tratta Brescia-Verona sembra più vicina.
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