Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune di Calcinato contro la decisione del Tribunale amministrativo regionale (Tar) di non sospendere gli effetti del decreto dirigenziale con cui Regione Lombardia il 2 novembre scorso si era pronunciata positivamente sulla compatibilità ambientale dell'ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi della ditta Gedit in via Cavicchione.
Affermando che «l'operazione non presenta pericoli gravi, attuali e concreti», i giudici di Palazzo Spada sostengono che l'«effettivo ampliamento della discarica di rifiuti o il suo eventuale diverso funzionamento dipendono dall'Autorizzazione integrata ambientale», procedura alla quale è demandata una serie di approfondimenti e prescrizioni.
In attesa ora del pronunciamento sul merito da parte del Tar, l'azienda potrebbe - seppur in linea teorica - avviare sin d'ora l'innalzamento della quota delle due vasche presenti nel sito, già colmate, per un ulteriore quantitativo di rifiuti industriali non pericolosi, pari a circa 180 mila metri cubi, e il riempimento di un nuovo bacino con altri 400 mila metri cubi.
Affermando che «l'operazione non presenta pericoli gravi, attuali e concreti», i giudici di Palazzo Spada sostengono che l'«effettivo ampliamento della discarica di rifiuti o il suo eventuale diverso funzionamento dipendono dall'Autorizzazione integrata ambientale», procedura alla quale è demandata una serie di approfondimenti e prescrizioni.
In attesa ora del pronunciamento sul merito da parte del Tar, l'azienda potrebbe - seppur in linea teorica - avviare sin d'ora l'innalzamento della quota delle due vasche presenti nel sito, già colmate, per un ulteriore quantitativo di rifiuti industriali non pericolosi, pari a circa 180 mila metri cubi, e il riempimento di un nuovo bacino con altri 400 mila metri cubi.
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