venerdì 28 dicembre 2012

Due eroi? Ne siam proprio sicuri?


Siamo rimasti sorpresi e increduli nel vedere il servizio televisivo di Rai News sul rientro dei “nostri marò” dall'’India. Un’informazione fuorviante, appiattita sulla solita propaganda degli “italiani brava gente”.
Non si è voluto ricordare l'’incauta decisione di un ministro “belligerante” che ha armato le nostre navi mercantili e che si è vantato di averci portato nelle zone “operative” dell’'Afghanistan con le, poi, conseguenti vittime civili e militari.
No, non si dava una notizia ma si assisteva ad un pezzo di propaganda: ritornano i nostri ragazzi, ritornano i nuovi eroi della patria. Guardavamo allibiti il nostro presidente Napolitano che abbracciava e baciava i due marò. Come? Napolitano, il massimo rappresentante della giustizia italiana, il sostenitore dell'’unione di popoli e nazioni, da sempre difensore del diritto internazionale, si prestava ad uno spot nazionalistico e vittimistico degno d’altri tempi.
Come non sentirsi imbarazzati? Una scena mai vista: un capo dello stato che accoglie con tutti gli onori due fucilieri accusati di omicidio da uno stato straniero. Due militari italiani non vittime di ingiustizia ma, prima di tutto, dell'’imperizia e del pressapochismo di chi li ha mandati allo sbaraglio.
Non ricordiamo alcun presidente americano accogliere alla Casa Bianca gli aviatori che avevano tranciato il cavo della funivia del Cermis o abbracciare l’'omicida di Calipari.
Riacquistare un minimo di credibilità internazionale ci è costato un anno di governo Monti e adesso ce la giochiamo solleticando un orgoglio nazionalistico fuori luogo, mentre nella società reale divampa una crisi economica e morale inaudita.
E’' questo il ruolo che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica?
E’' vittima anche lui di una politica fatta di tante emergenze e di molte “forzature” delle regole costituzionali?
Quale messaggio comunica chi accoglie, baciandoli affettuosamente, due imputati di omicidio? Si vuole a priori dare l’'assoluzione?
Dal nostro massimo rappresentante istituzionale ci saremmo aspettati un più attento comportamento, nell’'ambito dei suoi doveri costituzionali, da vero garante super partes.

Adriano Moratto, Gisella Bottoli, Pier Luigi Fanetti, Claudia Capra, Marco Maffeis, Prassede Gnecchi, Tullio Clementi, Michele Ventura, Marino Ruzzenenti, Marco Moliterni, Giovanni Castrezzati, Enrico Peyretti, Marcella Pepe, Nanni Salio, Piercarlo Racca, Massimiliano Pilati
 

9 commenti:

  1. Gli aviatori del Cermis così come Lozano sono stati processati in America. Se i Maro' fossero americani dubito che l'India,violando più di qualche trattato internazionale, li avrebbe sequestrati per processarli di eventuale omicidio colposo.Dire che il ministro ha armato i mercantili, mettendo quattro fucilieri a bordo nelle tratte dove si sono verificati assalti pirati, é affermazione priva di misura e buonsenso. Calipari pure era agente Italiano in area bellica,armato non per difendere la violazione di diritti internazionali,ma per proteggere interessi privati della signora Sgrena,che si trovava in tale area, in sprezzo a tutte le raccomandazioni ,sequestrata dai buoni, martirizzati dagli americani, che voleva intervistare. Calipari era armato come i Maro'e non si comprendo allora perché i Maro'detenuti ingiustamente 10 mesi senza processo devono essere evitati come la peste, mentre la Sgregna,quantomeno incosciente e causa dell'incidente, fu glorificata e la moglie di Calipari divenne parlamentare PD.

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  2. Al di là di qualche incertezza ortografica, il commento del nostro Anonimo domenicale (sarà sempre il solito?) stavolta la spara grossa. Mettere fucilieri (armati, meglio specificare) a bordo di mercantili significa dotarli di armamenti. O no?
    Nicola Calipari poi non era in Iraq a difendere gli interessi privati di Giuliana Sgrena, giornalista del 'manifesto' che non fu causa ma bersaglio (con lo stesso Calipari, che vi perse la vita) di un attentato che lo smemorato Anonimo chiama "incidente". Per approfondimenti basta consultare http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Calipari.

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  3. Si, la domenica non ho nulla da fare e mi diverto leggendo il vostro blog, non sono l'unico, ne vedo un'altro uno forse due, è una folla.Personalmente,più che dalla stantia deformazine della realtà, radici anni 80, ultima versione, movimento studentesco, del blog,sono sempre divertito dalle vostre risposte che immancabilmente partono con: stavolta il nostro ha commesso un grossolano errore... Dimostra di non conoscere.. confonde.. Spara grossa etc ect.
    Calipari era in missione in Iraq,pagato dagli italiani, per mediare la liberazione della Sgregna,che contraddendo tutte le raccomandazioni, come gli escursionisti domenicali che in cerca di emozioni, cadono nel burrone e fan rischiare la pelle ai soccorritori, si é fatta sequestrare dalle "vittime" che doveva intervistare. Calipari ci ha lasciato la pelle, gli italiani invece di vedersi rimborsati dalla Sgrena per i costi sostenuti nell'operazione e del riscatto,han dovuto sorbirsi il ritorno trionfale della Sgrena che per settimane
    é stata al centro della scena, con la complicità dei compagni che avevano capito ancora la notte stessa che era un complotto americano. Citare poi wilkipedia come fonte attendibile va contro le regole minime del giornalismo,anche di provincia.

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  4. Citiamo wikipedia a un interlocutore che dissemina di strafalcioni e indebiti apostrofi e sincopi i suoi scritti.
    Ma se vuole, caro Anonimo, può approfondire leggendo anche il profilo dell'agente Calipari su www.difesa.it.
    E resti al tema del post, se può. Sennò si taccia.

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  5. Uso il telefonino non avendo PC in casa e la tastiera non permette precisione e completezza di caratteri,ma ammettiamolo pure,sono ignorante, ma per un blog che si dichiara con gli ultimi emarginati e spesso ignoranti non vi fa onore. E poi cari unti, se mollo io questo per definizione cessa di essere una blog, diventa una bacheca. Mandatemi il panettone omaggio.

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  6. Non siamo in cerca di onore, ma della verità, che è lo splendore della realtà. E poi detestiamo la sciatteria, soprattutto se anonima.
    Le avevamo chiesto però di restare al tema del post.

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  7. Non penso di essere sciatto, penso che voi siete invece maleducati e saccenti e anziché rispondere nel merito vi abbandonate a battute, allusioni pelose,se uno risponde per le rime, lo insultate.

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  8. E così finisce che il dissenso per il nostro pervicace anonimo si chiama maleducazione.
    Come crede, ma ci trovi un sol punto in cui l'abbiamo insultato.
    Poi però torni al tema, che noi abbiamo abbandonato solo per seguirlo in queste lezioni di bon ton e di lingua italiana, di cui pare avere forte bisogno.
    Ps - Si dice (e si scrive) "penso che voi siate".

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  9. Gentile il ps . Vi lascio tregua perchè ho trovato da divertirmi altrove per qualche giorno. Sarò curioso,nel mentre, di vedere quanti visitatori commenteranno il vostri blog.

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