venerdì 13 marzo 2009

GAS [gruppo di acquisto solidale]


Anche nella nostra provincia stiamo assistendo al diffondersi di esperienze che propongono nuove forme di un’economia che ha scelto di chiamarsi solidale ed è basata sul rispetto dell’uomo, che si lega al territorio e dà forte risalto al rapporto tra le persone e la difesa dell’ambiente. E così sorgono un po’ dovunque botteghe del commercio equo, sportelli di banca etica, uffici del turismo responsabile, piccoli produttori di alimenti biologici.
In questa galassia da qualche tempo c’è posto anche per il Gruppo di acquisto solidale (Gas) di Calcinatello, che - nato all’inizio dell’anno - si sta organizzando sul territorio per uscire dalle logiche commerciali tradizionali e orientare il mercato e i consumatori verso un consumo critico e consapevole.
Autogestito con la modalità della partecipazione volontaria e attiva, il sodalizio no profit è coordinato da Alessandro Spassini e Sabrina Marella e raccoglie una decina di famiglie che mediamente coprono quasi metà del loro budget mensile per alimentari e vestiti con questa originale forma di acquisto, basato su alcuni principi fondamentali, “la valorizzazione della dimensione locale, l’economia di giustizia, la sostenibilità sociale ed ecologica dei prodotti, l’eticità della filiera produttiva”, come spiega Spassini.
Sugli scaffali del Gas si trovano un po’ tutti i generi alimentari del commercio equo e solidale con i paesi in via di sviluppo (cacao, caffè, zucchero, miele, frutti esotici, thé, tisane, riso, funghi, succhi di frutta, biscotti, cioccolato, farine) man anche arance siciliane, riso piemontese, formaggi biologici bresciani, e ancora detersivi ecocompatibili, conserve, cereali, legumi che hanno in comune la caratteristica di avere prezzi non determinati dalle multinazionali che troppo spesso monopolizzano i mercati, ma da una rete di produttori e cooperative agroalimentari che garantiscono la qualità sociale e la genuinità dei prodotti.
“Abbiamo creato accordi con produttori locali e nazionali - racconta Spassini - ordinando mensilmente il fabbisogno delle nostre famiglie, per un volume d’acquisti che si aggira sui 3 mila euro”.

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