Mentre come una doccia fredda giungeva la notizia che l'aeroporto militare è destinato a essere ampliato per ospitare i nuovi cacciabombardieri F35, il movimento per la pace lunedì è tornato a manifestare davanti alla base di Ghedi.
Da qui oggi è partita la Carovana delle donne per il disarmo nucleare, in contemporanea con altri luoghi significativi (Aviano, Livorno, Pisa, Trieste, Firenze, Napoli, dove si trovano basi e porti nucleari), per confluire a Roma l'11 dicembre davanti al Presidente della Repubblica, a cui chiederà di essere ricevuta al Quirinale, il giorno dopo la consegna a Stoccolma il Premio Nobel per la Pace proprio alla Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari.
“A Ghedi sono stoccati 20 ordigni, le famigerate bombe B61 destinate ad essere presto sostituite dalle più moderne e distruttive B61/12, maggiormente idonee ad essere montate sui nuovi caccia F35” dichiara Giovanna Pagani, presidente della Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà, sottolineando che “uno degli scopi principali della Carovana è ottenere che l’Italia sottoscriva il bando delle armi nucleari approvato dall’Onu il 7 luglio scorso”.
“Nel contempo - aggiunge - ci impegniamo per la riduzione delle spese militari, in particolare evitando l'acquisto degli F35 e il reimpiego di quelle risorse preziose per la sanità, le pensioni, la messa in sicurezza delle scuole e la lotta alle emergenze sociali”.
“La nostra Campagna - informa - ha ottenuto il sostegno di 234 parlamentari italiani dei più diversi schieramenti, che si sono impegnati a far ratificare dal Governo il trattato approvato all'Onu e disarmare questa e le altre basi nucleari sul territorio nazionale”.
Giovanna conclude giudicando “sconvolgente e insopportabile” la notizia che il ministero della difesa ha pubblicato nei giorni scorsi un bando da 2,5 milioni di euro per la progettazione a Ghedi di nuove strutture militari - hangar di manutenzione, shelter per ospitare i velivoli, magazzini, palazzina di comando - per un preventivo di spesa di oltre 60 milioni di euro”.
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