A 99 anni dalla fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale anche a Calcinato, ricorderemo non la festa, ma il lutto per quello spaventoso massacro che insanguinò l'Europa.
Come ogni anno pressioni vengono fatte, anche in sedi istituzionali, per infoltire le sempre più scarne presenze alle celebrazioni patriottarde che con riti stantii celebrano la Vittoria. Vittoria di chi? Dei nostri 650mila poveri morti in battaglia? Del milione che tornò a casa mutilato o ferito?
Chi volle la prima guerra mondiale fu un mascalzone. Chi la festeggia oggi è un ignorante. Ci chiediamo da tempo come mai i libri scolastici disapprovino questa guerra, mentre le istituzioni al contrario la celebrano in piazza. Ci chiediamo per quale oscura ragione il livello di consapevolezza raggiunto dalla cultura venga demolito dalla retorica nazionalista.
Nel ricordo e nel nome di tutte le vittime, noi riaffermeremo il dovere di opporsi alla guerra e alle uccisioni, il dovere di salvare le vite.
Per la pace, il disarmo e la nonviolenza, ricordando ancora una volta che vi è una sola umanità.
Nessun commento:
Posta un commento