Dopo l'ordinanza con la quale il Tar di Brescia ha rigettato la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso presentato dal Comune di Calcinato avverso il decreto dirigenziale con cui Regione Lombardia il 2 novembre scorso si era pronunciata positivamente sulla compatibilità ambientale dell'ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi della ditta Gedit in via Cavicchione, è ora prevista dalla normativa la procedura di Autorizzazione integrata ambientale (Aia), alla quale è demandata una serie di approfondimenti e prescrizioni, che potrebbero ancora pregiudicare la realizzazione del progetto.
A questo punto è possibile percorrere giuridicamente due strade per continuare l'opposizione al provvedimento: o il Comune entro sessanta giorni impugna davanti al Consiglio di Stato l'ordinanza del Tar che ha rigettato la sospensiva oppure può attendere la pubblicazione dell'Aia impugnando quella nel caso desse il via libera all'ampliamento dell'impianto.
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