Al Tar di Brescia verrà esaminata domani alle ore 9 la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso presentato dal Comune di Calcinato avverso il decreto dirigenziale con il quale Regione Lombardia il 2 novembre scorso si è pronunciata positivamente sulla compatibilità ambientale dell'ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi della ditta Gedit in via Cavicchione.
A sostegno del Comune venerdì scorso è stato depositato dal Comitato Cittadini Calcinato anche un ricorso «ad adiuvandum» per bloccare un progetto che, se venisse realizzato, prevederebbe l'innalzamento della quota delle due vasche in essa presenti, già colmate, per un ulteriore quantitativo di rifiuti industriali non pericolosi, pari a circa 180 mila metri cubi, e il riempimento di un nuovo bacino con altri 400mila metri cubi.
“Sostenuto anche da Legambiente, Coordinamento Comitati Ambientalisti della Lombardia e Comitato Campagnoli – racconta la portavoce Laura Corsini - il nostro ricorso rafforza i punti indicati dal legale del Comune, soffermandosi sui punti a noi riconducibili come comitato di tutela per la salute dei cittadini e rispetto del territorio”.
"In particolare – sottolinea – sosteniamo alcune questioni ben evidenziate nel ricorso principale depositato dal Comune, come ad esempio i gravi vizi procedurali durante l'iter per la valutazione della compatibilità ambientale del progetto di ampliamento presentato da Gedit e quello relativo alla individuazione di un'area non idonea alla localizzazione di nuovi impianti per un discorso di distanza minima dal centro abitato come previsto dal Pgt. E ancora il non aver tenuto in considerazione il fattore di pressione per le discariche: introdotto nel giugno 2014, esso esprime una relazione tra superficie, quantità di rifiuti depositati e abitanti per la quale il territorio di Calcinato risulta già oltre il limite consentito".
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