Dopo la sconfitta lunedì in consiglio comunale della nostra proposta in difesa della volontà referendaria sull'acqua bene comune da non privatizzare (magra consolazione è l'aver unito su di essa tutte le minoranze), sono in molti i cittadini che in queste ore ci invitano a non mollare.
Il Comune ha aderito ad Acque Bresciane srl, la società mista tra pubblico (i Comuni, le
partecipate, la Provincia) e privato (fino ad una quota societaria del
49 per cento) che fino al 2046 gestirà il ciclo completo delle acqua: acquedotti, fognature e depurazione. La
società avrà sede legale a Brescia, con un capitale iniziale di 100mila
euro sottoscritto per 80mila dalle società pubbliche e per 20mila dalla
Provincia. Per quanto ci riguarda il consorzio Garda Uno entrerà con una quota del 30%, pari a
30mila euro. Il gruppo pubblico riunisce quattro partecipate: Garda Uno,
AOB2 (gestore per la zona ovest della nostra provincia), Sir (gestore in
Valcamonica) e Sirmione Servizi, gestore per la cittadina gardesana.
L'operatività della nuova società è prevista entro il 31 ottobre. Da qui ad allora - insieme con il comitato provinciale Acqua Bene Comune - intensificheremo l'informazione ai cittadini, la raccolta di firme in calce alla petizione popolare per chiedere che
vengano rispettati i dettami del referendum e il dialogo con i nostri amministratori per sollecitarli a riflettere sulla necessità (morale prima ancora che politica) della ripubblicizzazione dell'acqua.
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