Ieri è stata la giornata clou, dopo una
nutrita serie di allarmi lanciati nei giorni precedenti dal Comitato agli entri
preposti alla tutela ambientale.
“Già prima delle 8 – racconta la portavoce Laura
Corsini – abbiamo avvertito la Polizia Locale che in via Gavardina erano stati
persi fanghi da alcuni trattori in uscita dall’impianto”.
“Verso le 13.30 poi in via Manzoni una forte puzza
promanava dal canale di scolo a sud dell’autostrada A4, con notevole presenza
di liquido ristagnante. Del fatto abbiamo avvisato l’Arpa che ha subito allertato
la Polizia Locale. Ma non era finita: alle 19.30 è stata rinvenuta un’ampia
palude (decine di metri quadrati) in un terreno a sud dell’impianto, copiosamente
alimentata da un liquame di colore fra l’arancio e il marrone che fuoriusciva
da un tubo di diametro di circa 3 centimetri”.
Il pantano giungeva fin sopra le caviglie dei
cittadini accorsi - una trentina - i quali hanno avvisato i carabinieri, immediatamente
intervenuti insieme con i tecnici dell’Arpa. Della sostanza liquida sono stati
prelevati cinque campioni che verranno
analizzati nei laboratori dell’Arpa di Brescia nelle prossime ore.
Il presidio di residenti si era intanto infittito
fino all’arrivo verso le ore 23 del sindaco Marika Legati che ha verificato di
persona l’accaduto.
Poco dopo l’una e trenta di notte i cittadini sono tornati alle loro abitazioni
con la determinazione a proseguire una campagna “per la difesa dell’ambiente e
della salute”. “Da anni - ricorda Corsini
- esigiamo che la normativa vigente in materia venga rispettata anche in questo
caso. Quella inviata sabato
mattina alle autorità competenti è solo l’ultima di una lunga serie di segnalazioni degli innumerevoli problemi creati da questa attività e
dei forti disagi che siamo costretti a sopportare”.
A visualizzare la stringente necessità di porre
fine a una situazione non più tollerabile è nata questa settimana in paese anche
la pagina facebook Calcinato Basta Odori.
Nessun commento:
Posta un commento