“Da quando siamo in
campo con azioni dirette, incontri e manifestazioni di massa sul territorio -
ha dichiarato il portavoce Eraldo Cavagnini - non c’è più nessuna subalternità
da parte degli enti locali rispetto alle istituzioni sovraordinate su questo
tema”.
“In pochi mesi - ha
osservato - abbiamo spostato i termini del confronto, dando a tutti la
possibilità di avviare una discussione collettiva su un problema che non è più
considerato nei riduttivi termini di compensazione e mitigazione, come ancora diversi
amministratori comunali si attardano a fare: è ormai senso comune un no senza se e senza ma alla
realizzazione di questa grande opera”.
Per Cavagnini “tutti hanno capito che una dilazione dei termini per presentare le osservazioni o
un rinvio dell’esame del progetto definivo attualmente in discussione non cambiano
né lo scenario né tanto meno la prospettiva di opposizione integrale con tutti
i mezzi pacifici a disposizione, essendo questa un’infrastruttura che
giudichiamo inutile per i trasporti, dannosa al territorio e costosa per le
tasche dei cittadini”.
E ieri è stata lanciata
per “martedì 16 dicembre alle ore 21 un’assemblea popolare a Ponte San Marco,
frazione di un comune, quello di Calcinato, che oggi è il cuore della
resistenza al Tav: qui si susseguono i tentativi di effettuare i carotaggi dei terreni
da parte di tecnici sovente respinti dai
proprietari e monitorati dai nostri militanti, con il conseguente innalzamento
del livello di consapevolezza della cittadinanza”.
“Nel corso di questo
appuntamento – assicurano i No Tav – da un lato fisseremo un fitto calendario
di iniziative pubbliche per l’inverno, dall’altro definiremo le forme e gli
strumenti di consulenza alla popolazione per sostenerla, allargando il fronte dell’opposizione al Tav
anche a tutti quei paesi in cui non sono ancora attive strutture organizzate”.
“L’unica
opzione - conclude Cavagnini - è bloccare quest’opera, destinandone i
fondi per il miglioramento e la riqualificazione del servizio della ferrovia
esistente con possibilità di incremento sia del trasporto delle merci che di
quello dei passeggeri”.
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