domenica 22 dicembre 2013

Geroldi, Linea Indipendente e i... non si sa chi

La proposta di William Geroldi, che abbiamo pubblicato il 5 dicembre scorso, sta suscitando un inatteso dibattito fra i cittadini e in rete. 
Sappiamo che è stata stigmatizzata in almeno un incontro politico, è nel mirino di blog di dubbia reputazione, ha ricevuto critiche da una nutrita serie di commenti anonimi che, come vi abbiamo comunicato il 30 settembre, per igiene mentale provvediamo in quanto anonimi a cestinare appena letti.
William Geroldi ha inteso tornare sull'argomento con la magistrale lezione di educazione civica che pubblichiamo di seguito.

Carissimi amici, mi segnalano commenti acidi e segnali di nervosismo che si stagliano all’orizzonte della prossima campagna elettorale, ormai avviata non c’ è dubbio. Non so da parte di chi, diversi sono anonimi, quando si dice il coraggio delle proprie idee.
Premesso che l’anonimato è, a mio avviso, l’anticamera dell’omertà, il brodo di coltura da cui si sviluppano rigogliosi i sistemi mafiosi, suggerirei a questi “maitre a penser” in salsa nostrana di candidarsi alle elezioni in forma anonima per vedere il consenso che raccoglierebbero perché se dicessero, seguitemi nel ragionamento, cose sensate perché non votarli anche se anonimi. C’è qualcosa che non torna, vero, dimenticavo che gli elettori valutano le persone per la loro storia, l’impegno, volontà, insomma tutto il bagaglio del candidato che gli si para davanti.
E’ così che funziona, normalmente, ma forse se il meccanismo della credibilità s’è inceppato che non sia colpa proprio di questi anonimi che celano la loro impresentabilità e pochezza dietro appunto un rassicurante anonimato che consente loro di spargere veleno senza pagarne le conseguenze, come la denigrazione, dicevo di sapore mafioso; e chissà ancora che questa gente non sia la stessa che ci ha o vorrebbe rappresentarci, rappresentare i calcinatesi; sibilano pure che Linea indipendente ha paura di perdere consensi, vero, visto che solo quelli hanno da difendere, non potere, non poltrone, non raccomandazione, non favori, tanta ansia sì invece di continuare a dar voce a chi non ne ha, a chi insiste nel credere che i meriti vadano premiati e le rendite di posizione scoraggiate, a chi nella parità di condizioni offerte a tutti, a chi in questo desolante panorama economico-politico sommessamente implora le istituzioni di essere a loro più vicine, comprenderne meglio le fatiche che ogni giorno sopportano. Ecco i voti che Linea Indipendente ha paura di perdere.
Ma dirò di più, a questo punto, confesso un grande peccato: sono un renziano e per questo e perchè conosco la classe politica calcinatese nutro non pochi dubbi sulle conversioni dell’ultima ora. D’altra parte la storia stessa del nostro Paese è segnata dal sacrificio di quei pochi che spesso seppero intuire i pericoli e pagarono talvolta con la vita scelte e coerenza; tutti gli altri arrivarono dopo a scoprire il vento della libertà, pazienza. Ma se qualcosa si può fare per asciugare questa melma, si cominci subito indicando il percorso per la costruzione di una rinnovata classe dirigente, nell’alveo di un centrosinistra - io la penso così – davvero diverso e presentabile. Che faccio? Mi firmo, ma sì… William Geroldi.

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