mercoledì 17 ottobre 2012

Il Gruppo Imar in Tribunale

Oggi il Gruppo Imar, azienda di Calcinato da tempo in crisi, ha depositato in Tribunale di Brescia l’istanza per ottenere il concordato in continuità, chiedendo che sia fissato in 120 giorni il termine previsto per la presentazione della proposta e del piano industriale, riservandosi nello stesso termine il diritto di inoltrare una successiva, eventuale domanda di ristrutturazione del debito.
Pubblichiamo la "Sintetica Relazione di accompagnamento" al  ricorso ai sensi D.L. n. 83 del 22 giugno 2012 convertito con modificazioni dalla Legge n°134 del 2012 in G.U. del 11 agosto 2012.

 1)  Cenni Storici  
La GRUPPO IMAR SPA opera nel settore del riscaldamento domestico da oltre 40 anni con un’offerta che si è sempre contraddistinta per i suoi contenuti innovativi.  Questo è possibile grazie alle competenze progettuali maturate, alla specificità e complessità dei processi produttivi che consentono l’ideazione e la produzione di sistemi di riscaldamento e climatizzazione con caratteristiche uniche che collocano la nostra offerta ai vertici del mercato anche in termini di posizionamento di prezzo. Il processo è verticalmente integrato : dall’ascolto del mercato alla progettazione, la messa in produzione, la promozione ,vendita e postvendita; sul versante industriale da ghisa e carbone al prodotto finito.
La scelta strategica di essere sempre un passo avanti comporta, da sempre, un elevato livello di investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti e per l’ottimizzazione dei processi.
Nel 2010 l’Azienda ha vinto il  concorso, promosso da Legambiente, Confindustria e Regione Lombardia, prima su  230 i progetti candidati, per  la “filiera” delle energie rinnovabili.
La struttura produttiva occupa, a regime, circa 100 persone e consta di due divisioni: la fonderia di ghisa per la produzione dei corpi caldaia e l’assemblaggio per il prodotto finito. La fonderia lavora, oltre che per l’autoconsumo, anche per alcuni clienti esteri mentre il prodotto finito è destinato principalmente al mercato italiano.

 2) La crisi
Il mercato italiano, che vale storicamente circa i 2/3 del fatturato,  subisce marcatamente la crisi dei consumi nella componente legata alla sostituzione del parco prodotto esistente che vale almeno l’80% del totale e quella dell’edilizia per quanto riguarda le nuove costruzioni e quindi il primo equipaggiamento che storicamente vale una quota di mercato che si aggira intorno al 20%.
L’attuale crisi finanziaria è maturata in questo contesto principalmente con la repentina contrazione e  saturazione della nicchia dei prodotti solari termici integrati, dove l’Azienda è leader con una gamma completa che conta numerosi brevetti,  destinati prevalentemente alle nuove costruzioni. Questa situazione ha determinato, nel 2011 una contrazione del fatturato sul mercato italiano del 46% compromettendo l’equilibrio finanziario della società. 
Per fronteggiare la situazione l’assemblea dei soci, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha deliberato, nell’agosto 2011, un finanziamento soci in conto futuro aumento di capitale fino a      € 3.000.000 che al 31.12.2011 risulta versato per € 2.426.333. Questo apporto, unito alla riduzione dei costi conseguita nel 2011, sarebbe stato sufficiente a ripristinare l’equilibrio finanziario e mantenere inalterate le prospettive dell’azienda. Purtroppo, a partire da settembre 2011, le mutate condizioni di mercato hanno indotto parte del sistema creditizio ad adottare un atteggiamento restrittivo nei confronti delle imprese che, come la nostra, si è trovata in difficoltà finanziaria
Di fatto le risorse sono finite essenzialmente nella riduzione debitoria di due /tre istituti di credito.
Inoltre, le difficoltà  dei soci e di Gruppo Imar di reperire nuove risorse finanziare non ha consentito di fronteggiare adeguatamente la crisi aziendale generando nei fatti interruzioni della produzione pur in presenza di domanda di prodotto, mettendo l’Azienda in condizioni di non soddisfare assolutamente la domanda.
 Riportiamo di seguito il sintetico Stato Patrimoniale e Conto Economico che rende l’idea dell’evoluzione temporale della crisi.

ATTIVITA'
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
31.12.2007
31.12.2006
Immobilizzazioni immateriali
2.932.229
2.396.869
2.270.933
2.165.628
2.371.038
2.020.880
Immobilizzazione materiali
16.405.349
16.529.055
16.947.214
17.406.569
17.483.000
17.041.503
Immobilizzazioni finanziarie
2.503.748
3.753.190
3.869.148
3.773.390
3.662.925
3.550.077
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
21.841.326
22.679.115
23.087.296
23.345.587
23.516.963
22.612.460
Rimanenze
3.886.001
4.354.447
4.637.985
5.199.035
6.096.530
5.343.552
Crediti
8.424.578
10.800.142
7.687.448
9.331.001
12.428.788
12.272.533
Attività finanziarie, non imm.
210.520
210.520


0
0
Disponibilità liquide
127.758
148.122
112.158
115.884
208.015
133.996
ATTIVO CIRCOLANTE
12.648.857
15.513.230
12.437.591
14.645.921
18.733.333
17.750.081
RATEI E RISCONTI
295.799
404.788
429.288
536.052
594.458
859.982
TOTALE ATTIVO
34.785.982
38.597.133
36.256.562
38.527.560
42.844.754
41.222.522







PASSIVITA'
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
31.12.2007
31.12.2006
PATRIMONIO NETTO
9.537.744
13.555.662
14.140.791
14.123.642
14.503.457
15.225.235
FONDI PER RISCHI E ONERI
666.715
573.282
725.936
542.845
1.154.934
1.000.329
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
540.710
661.238
747.045
859.306
935.756
965.052
DEBITI PER OGNI VOCE
23.915.991
23.705.174
20.051.945
22.424.662
25.652.942
23.532.992
RATEI E RISCONTI PASSIVI
124.821
101.777
590.845
577.105
597.666
498.914
TOTALE PASSIVO
34.785.982
38.597.133
36.256.562
38.527.560
42.844.754
41.222.522



CONTO ECONOMICO
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
31.12.2007
31.12.2006
VALORE DELLA PRODUZIONE
14.394.325
23.080.079
25.144.356
28.022.397
24.079.542
23.093.389
COSTI DELLA PRODUZIONE
-17.161.896
-21.446.603
-23.107.635
-26.139.779
-22.577.256
-21.837.911
DIFFERENZA TRA VALORE
E COSTI DELLA PROD.(A-B)
-2.767.571
1.633.476
2.036.722
1.882.618
1.502.286
1.255.479
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
-823.197
-802.025
-1.054.701
-1.356.697
-1.106.171
-815.969
RETTIFICHE VALORE ATT. FINANZ.
-950.618
0
-28.400
-40.000

0
TOT.PRIMA D/IMPOSTE (A-B-C+E)
-5.497.314
466.723
585.835
420.487
24.659
41.453
Imposte sul reddite d'esercizio
-179.215
-284.129
-300.915
-32.531
21.335
-5.184
UTILE D'ESERCIZIO
-5.676.529
182.594
284.921
387.956
45.994
36.269


 3) Le prospettive
Attualmente il portafoglio ordini ammonta a circa € 2.000.000. Le prospettive del mercato italiano  sono per un lento ma progressivo recupero grazie ai nuovi prodotti funzionanti con energie rinnovabili che garantiscono il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici ed alle incentivazioni contenute nel decreto 83/2012 sul recupero e la riqualificazione delle esistenti costruzioni. Molto più interessanti sono invece le aspettative provenienti dall’estero, soprattutto Russia e Ucraina. Infatti, sono mercati in forte crescita con una richiesta significativa di prodotti in ghisa. A questo bisogna aggiungere che sono rimaste poche fonderie in grado di fornire questi prodotti e Gruppo Imar grazie ai processi di cui è dotato può proporre un prodotto che a parità di prestazioni utilizza circa 1/3 della materia prima di una fusione tradizionale con evidenti vantaggi in termini di costo e di impatto ambientale. Non è avventato stimare la possibilità di saturare la capacità produttiva della fonderia in 3 anni. L’Azienda ha prodotti, competenze, strutture,  impianti e mercato  per poter sviluppare ricavi superiori al punto di pareggio.

4) Conclusioni
L’Azienda ha prodotti, competenze, strutture,  impianti e mercato  per poter sviluppare ricavi che possono essere nel breve superiori al punto di pareggio.
E’ perciò intenzione dei  soci proseguire nel modo più funzionale l’attività per conseguire la soddisfazione del ceto creditizio e conservare l’attuale livello occupazionale, anche favorendo attraverso una  nuova società opportunamente capitalizzata, l’affitto e/o la cessione di rami           d’Azienda.
Questa prospettiva si  è concretizzata nel confronto con i nostri interlocutori per gestire la situazione contingente; abbiamo, infatti, trovato  la disponibilità e l’interesse di alcuni imprenditori, tecnici e professionisti del settore a partecipare al piano di rilancio dell’attività apportando le proprie competenze e capitale attraverso la costituzione di una nuova Società.
Abbiamo  perciò già sottoscritto un contratto d’affitto con la suddetta Società che ci consentirà di muoverci sul mercato. Questa operazione riavvierà la produzione e darà continuità all’attività, quindi risposte alle attese degli operai, clienti e fornitori.
 Resta inteso che il contratto è subordinato alla firma dell’accordo sindacale  e al benestare del Tribunale.

Il legale Rappresentante.

Allegato:
-Bilanci degli ultimi tre esercizi.
-Situazione provvisoria al 31/08/2012.
-Elenco provvisorio creditori al 15/10 /2012
-Contratto di leasing immobiliare
-Contratto di affitto ramo di Azienda
-Delibera C.d.A
-Visura Camerale



Nessun commento:

Posta un commento