domenica 13 maggio 2012

De Gennaro, promozione “tecnica”

Il dottor Gianni De Gennaro è stato nominato sottosegreta­rio alla presidenza del Consiglio, nonché capo dell'Autorità delegata per la sicurezza della Re­pubblica. Un doppio ruolo inedi­to, rilevantissimo e che premia un personaggio del quale è im­possibile dimenticare, nelle tap­pe di una lunga carriera, il ruolo avuto durante il G8 di Genova del 2001. Il dottor De Gennaro era il ca­po della polizia quando fu com­piuta «una violazione dei diritti umani di proporzioni mai viste in Europa nella storia più recen­te» (parole di Amnesty International). A lui fu inviata, dal dottor Pippo Micalizio, inviato a Genova per un'ispezione interna sul blitz alla scuola Diaz, un rappor­to che consigliava di prendere provvedimenti disciplinari per i dirigenti più importanti che par­teciparono all'operazione; prov­vedimenti che non furono presi. Era il capo della polizia quan­do venivano rinviati a giudizio quegli stessi dirigenti, poi assolti in primo grado, e nel frattempo passati a ruoli gerarchicamente ancora più importanti. Era inve­ce capo del Dipartimento che coordina i servizi segreti quando quei dirigenti sono stati condan­nati in appello, senza dimettersi né essere sospesi. Era il capo della polizia quan­do ha incontrato nel suo ufficio a Roma l'ex questore di Genova, Francesco Colucci, alla vigilia del­la deposizione di quest'ultimo al processo Diaz: fu un incontro te­so a trovare «la consonanza per l'accertamento della verità», se­condo il dottor De Gennaro, un'induzione alla falsa testimo­nianza secondo i pm. Colucci è oggi imputato per falsa testimo­nianza, il dottor De Gennaro è stato assolto in primo grado, con­dannato in appello, poi la Cassa­zione ha cancellato tutto, facen­do tirare un sospiro di sollievo al diretto interessato e alle gerarchie istituzionali e politiche. Era il capo della polizia e poi il capo del Dipartimento suddetto negli undici anni che sono tra­scorsi, senza che nessuno abbia avuto la decenza di chiedere scu­sa per le violazioni delle leggi e dei diritti umani compiute alla Diaz, a Bolzaneto e nelle strade di Genova, violazioni che sono ormai una verità storica. Possiamo ben dire che il dot­tor De Gennaro si è meritato il posto di sottosegretario e Autori­tà delegata per la sicurezza... Ma c'è poco da scherzare, perché questa nomina lancia un messaggio sinistro. In una democrazia parlamentare, attenta agli equili­bri fra poteri e alle funzioni di controllo democratico sugli ap­parati, non dovrebbe accadere che un capo della polizia transiti per il vertice dei servizi segreti e approdi a un ruolo di governo nello stesso ambito, assomman­do funzioni tecniche e politiche. Lo insegnano i manuali di diritto costituzionale ed è anche un'in­dicazione di buon senso. E inve­ce in Italia un percorso del gene­re è sostenuto dalle maggiori for­ze politiche parlamentari. Lo sta­to di salute della nostra democra­zia, diciamolo pure, non fa che peggiorare. (Vittorio Agnoletto e Lorenzo Guadagnucci, il manifesto, 12 maggio 2012)

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