martedì 1 maggio 2012

Il Comune di Calcinato è contrario all'ampliamento dell'impianto di recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi sul territorio di Mazzano

Comune di Calcinato Deliberazione della Giunta Comunale N. 43 del 24/04/2012 OGGETTO:PARERE CONTRARIO ALLA RIMODULAZIONE DEL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI GESTIONE DEI RIFIUTI DELLA DITTA PORTAMB SRL NEL COMUNE DI MAZZANO (BS) IN LOCALITA' EX CAVA FLORIO/FELCE L'anno duemiladodici, addì ventiquattro del mese di aprile, alle ore 17:30, presso la Sede Comunale, in seguito a convocazione disposta con invito scritto e relativo ordine del giorno, comunicato ai singoli assessori, si è riunita la Giunta Comunale. Richiamata la delibera di Consiglio Comunale n. 22 del 31.03.10 con la quale sono state approvate le linee di indirizzo in materia ambientale; Premesso che con nota del Comune di Calcinato in data 24.11.11 prot. 3857 è stato espresso il proprio parere contrario in merito alla delocalizzazione ed ampliamento di un impianto di recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi presentato dalla ditta Portamb S.r.l. nel Comune di Mazzano (BS) in località San Valentino; Dato atto che in data 07.12.2011 prot. n. 23107, è pervenuta dalla Ditta Portamb S.r.l. la documentazione relativa alla rimodulazione del progetto di delocalizzazione del suddetto impianto di rifiuti in un nuovo sito in località ex cava Florio/Felce nel Comune di Mazzano (BS), per il quale, come risulta dal sito S.I.L.V.I.A. della Regione Lombardia, è stata avviata in data 09.12.2011 la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale; Considerato che, da un primo esame della documentazione del progetto di rimodulazione sopra descritto, pervenuto in data 07.12.2011 n. prot. 23107, si rileva un incremento delle criticità già rilevate nel precedente progetto in quanto: 1.è previsto lo spostamento più a sud dell’impianto in progetto, con riduzione delle distanze dal confine con il Comune di Calcinato rispetto all’impianto esistente; 2.rispetto al progetto iniziale di delocalizzazione, nella rimodulazione è previsto un notevole incremento sia dell’estensione pari a circa 130.000 mq., sia della potenzialità pari a 600.000 ton/anno, per le attività di recupero e trattamento, di cui 300.000 ton/anno di rifiuti non pericolosi e pericolosi e 300.000 ton/anno di rifiuti non pericolosi a matrice inerte; 3.in relazione al sostanziale incremento della dimensione dell’impianto la fase di cantiere prevede l’escavazione di circa 1.300.000 mc di inerte; 4.tra i rifiuti di cui si prevede il trattamento sono compresi rifiuti pericolosi quali ad esempio ceneri da inceneritori e terre di bonifica di siti inquinati. Peraltro, rispetto alla potenzialità complessiva di 300.000 ton/anno di rifiuti pericolosi e non pericolosi non risulta dettagliata la potenzialità specifica dei soli rifiuti pericolosi che, rispetto al totale di 518 codici CER previsti, rappresentano circa il 45% (236 codici CER pericolosi); 5.tra le alternative della viabilità è proposta (alternativa B) quella che prevede il passaggio degli automezzi lungo strade del territorio del Comune di Calcinato con un significativo incremento del traffico veicolare pesante. Si precisa che le attuali strade comunali risultano assolutamente inadeguate al traffico pesante, stimato in 432 transiti/giorno. E’ proposta anche la possibilità (alternativa A) di realizzare un nuovo svincolo unidirezionale sulla tangenziale (Brescia-Peschiera) senza tuttavia fornire elementi precisi in merito alla verifica della sua fattibilità; 6.lo studio non tiene conto degli impatti cumulativi su tutte le matrici ambientali presenti sul nostro territorio comunale già pesantemente compromesso da molte attività esistenti; Considerato altresì che l’Amministrazione Comunale di Calcinato ha fatto predisporre nell’anno 2008, in relazione alla realizzazione di una discarica nel territorio del Comune di Calcinato, uno studio “Calcinato-analisi ambientale di area vasta” prodotto dall’Università IUAV di Venezia. “L’analisi ha interessato il Comune di Calcinato e i Comuni limitrofi compresi nell’area vasta considerata da questo settore di indagine (Bedizzole, Castenedolo, Nuvolera, Rezzato, Montichiari, Mazzano e Lonato)”. Tra gli obiettivi di tale studio, il principale risultava l’individuazione di “impatti cumulativi” sul territorio, determinati non solo dall’impianto oggetto di analisi, ma dalla contemporanea presenza di numerosi, diversificati impianti in attività, produttivi ciascuno di un impatto destinato ad incidere sull’ambiente nonché sulla popolazione, nonché dalle caratteristiche geo-morfologiche del territorio.In modo estremamente sintetico i profili di criticità emergenti dall’analisi relativa al Comune di Calcinato, che tuttavia ricomprende nell’area vasta anche il Comune di Mazzano, sono le seguenti:-criticità relative al consumo di suolo nonché alla limitazione delle aree “naturali”; “per quanto riguarda l’uso del suolo, emerge come siano particolarmente ridotti, in particolar modo nel territorio di Calcinato ma anche nei Comuni limitrofi, tutti quegli ambienti tipicamente naturali (boschi, vegetazioni naturali e prati), presenti invece in maniera più consistente lungo la fascia morenica gardesana e nei territori delle Prealpi bresciane”;-criticità relative alla qualità dell’aria;-criticità relative al calcolo degli impatti in una prospettiva “cumulativa”, in territori come quelli di Calcinato e Mazzano che sono già saturi di attività produttive con importanti impatti di trattamento rifiuti e di discariche; Rilevato pertanto che rispetto al precedente progetto di delocalizzazione, la cui procedura di valutazione di impatto ambientale risulta ancora in istruttoria, in base ai dati del sito S.I.L.V.I.A. della Regione Lombardia, la rimodulazione prevede un significativo incremento della superficie e della potenzialità dell’impianto e dei conseguenti impatti ambientali anche sul territorio del Comune di Calcinato già pesantemente compromesso da molte attività esistenti;Ritenuto necessario prendere immediatamente posizione sull’argomento e non aspettare la conferenza di concertazione dei pareri prevista per legge;Ritenuto pertanto, di formalizzare con la presente deliberazione la contrarietà dell’Amministrazione Comunale alla delocalizzazione di un impianto di gestione rifiuti presentato dalla ditta Portamb S.r.l. sul territorio del Comune di Mazzano (BS) come da rimodulazione del progetto in località ex cava Florio/Felce per le criticità sopra evidenziate;Visto che, ai sensi dell'art. 49 del D. Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000, in merito alla presente deliberazione è stato acquisito il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica; Ad unanimità di voti DELIBERA 1.per le motivazioni sopra espresse, la propria completa contrarietà alla delocalizzazione ed ampliamento di un impianto di recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi da parte della ditta Portamb S.r.l. sul territorio del Comune di Mazzano (BS) in località ex cava Florio/Felce, presentata in data 07.12.11 prot. 23107; 2.di confermare la contrarietà anche in merito al precedente progetto di delocalizzazione dell’impianto della Ditta Portamb S.r.l. in località San Valentino nel Comune di Mazzano (BS), già espressa con nota del Comune di Calcinato in data 24.11.11 prot. 3857, la cui procedura di Valutazione di Impatto Ambientale è ancora in istruttoria, come risulta dal sito S.I.L.V.I.A. della Regione Lombardia; 3.di trasmettere il presente atto: - alla Regione Lombardia, alla Provincia di Brescia, all’ARPA di Brescia e all’ASL di Brescia, affinché tali Enti, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, tengano in considerazione il parere del Comune di Calcinato; - al Comune di Mazzano ed al Comune di Castenedolo; 4.di prendere atto del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica riportato nell'allegata scheda, ai sensi dell'art. 49 del D. Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000; 5.di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18.08.2000 n. 267.

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