giovedì 4 marzo 2010

LA CORTE D'APPELLO BOCCIA IL LISTINO DI FORMIGONI PER LE ELEZIONI REGIONALI LOMBARDE




[da AMI agenzia multimediale italiana -

Verdetto negativo della Corte d'Appello di Milano contro il ricorso avanzato dalla lista 'Per la Lombardia' dopo la prima bocciatura arrivata in seguito a un'istanza presenta dai Radicali. Accertata l'irregolarità di 514 firme di sottoscrizione per diversi motivi, il numero totale è sceso sotto la quota minima stabilita dalla legge. Per il momento, esclusa la lista di cui Formigoni è capolista, cade automaticamente anche la candidatura alla presidenza della regione Lombardia. I promotori si stanno già attivando per un ulteriore ricorso al Tar. Nel Lazio è stato respinto il secondo ricorso del Pdl contro l'esclusione della lista di Roma e provincia, pronto il nuovo ricorso. Forse domani la decisione sul listino della Polverini: a rischio la candidatura.


Terremoto nel centrodestra per le elezioni regionali. I giudici hanno respinto i ricorsi presentati in merito all'esclusione delle liste del candidato presidente della Lombardia Roberto Formigoni e del Pdl di Roma a sostegno della candidata per il Lazio Renata Polverini.


In Lombardia la Corte d'Appello ha deciso che la lista “Per la Lombardia” di cui è capolista il presidente uscente Formigoni resta fuori, a causa di irregolarità su parte delle firme necessarie per la sottoscrizione. Respinto quindi il ricorso della lista contro la prima bocciatura, che era scaturita dall'istanza presentata dai Radicali: i delegati della lista Bonino-Pannella hanno contestato 514 firme, la cui invalidità ha portato il numero totale a 3.421, al di sotto della quota minima di 3.500 richiesta dalla legge. Nello specifico le irregolarità contestate sono l'assenza del timbro sui moduli (126 firme), della data di autenticità (121), del luogo di autenticità (229) e della qualifica del soggetto autenticante (28). Stando così la situazione, Formigoni si trova senza lista e automaticamente decade la sua candidatura. Ultima possibilità è il ricorso al Tar, che i promotori della lista hanno già annunciato.


Altra battuta d'arresto arriva dal Lazio, dove il Pdl si è visto respinto dalla Corte d'Appello ha respinto il ricorso presentato per la lista di Roma e provincia, non ammessa alla contesa elettorale a causa del ritardo nella presentazione della documentazione. Anche in questo caso, il ricorso al Tar è già stato annunciato. L'esclusione della lista comporterebbe un danno notevole per il partito e Renata Polverini: nella circoscrizione provinciale di Roma il Pdl ha un bacino di voti superiore al milione, stando ai dati delle elezioni politiche del 2008, e in questo modo la dispersione di consensi sarebbe sostanziosa. Per la candidata presidente resta inoltre ancora aperta la questione relativa al suo listino: potrebbe arrivare domani la decisione dei giudici sul ricorso presentato dopo l'iniziale esclusione per la mancanza della firma di un rappresentante di lista. Riammessa invece il ricorso della lista civica “Renata Polverini Presidente”, esclusa martedì.

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