venerdì 6 giugno 2025
giovedì 5 giugno 2025
mercoledì 4 giugno 2025
Il dl sicurezza non fermerà la nonviolenza
Il Movimento Nonviolento storicamente si ispira, nei valori e nella pratica, alla nonviolenza gandhiana, quindi alla vera disobbedienza civile, che è obbedienza alle leggi superiori.
“Se vi illudete che questa nuova legge, che introduce reati e inasprisce le pene, fermi la disobbedienza civile, vi siete sbagliati di grosso”, ha dichiarato Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento. E prosegue:
“Siamo stati obiettori di coscienza al servizio militare, affrontando processi e carcere per affermare un principio inalienabile di coscienza, riconosciuto poi dalla Legge che ha accolto le nostre ragioni morali, istituendo il servizio civile alternativo.
- Abbiamo sostenuto denunce e processi per “istigazione” per aver promosso e attuato la Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari, l’obiezione fiscale, per cui abbiamo subito pignoramenti e sanzioni amministrative. Ma non ci siamo fermati, fino ad ottenere il riconoscimento con Sentenze della Corte Costituzionale, perché abbiamo preferito “pagare per la pace, anziché per la guerra”.
- Siamo stati arrestati e processati per aver fermato, con blocchi ferroviari, treni che trasportavano armi nei teatri di guerra. Poi abbiamo ottenuto assoluzioni piene per aver agito per alti valori morali.
- Abbiamo praticato la disobbedienza civile per impedire l’installazione dei missili a Comiso, che poi sono stati ritirati. Abbiamo bloccato l’entrata nella basi militari dove erano depositate armi nucleari. Abbiamo manifestato pacificamente davanti a tribunali e carceri militari, anche quando era vietato, salvo poi veder riconosciuto il nostro diritto democratico a farlo.
- Abbiamo marciato nei territori militarizzati, violando il divieto di entrare nelle servitù militari.
- Abbiamo bloccato il traffico ferroviario e stradale per protestare contro l’installazione delle centrali nucleari, che poi un referendum popolare ha eliminato, dandoci ragione”.
Nessuna vostra legge, per quanto repressiva, fermerà la forza della nonviolenza che, come diceva Gandhi, è la forza più potente a disposizione dell’umanità (più potente della bomba atomica, perché l’atomica ha una forza distruttiva, mentre la nonviolenza ha una forza creatrice).
La legge sicurezza ha un carattere solo repressivo, aumentando le pene e introducendo nuovi reati: dimostra che chi l’ha concepita è mosso dalla paura. I regimi basati sulla paura, la violenza, lo stato di polizia, alla fine sono sempre crollati sotto la spinta dei popoli che si liberano. La storia di Gandhi e della nonviolenza lo sta a dimostrare.
Sappiate che mai nessuna legge, mai nessun carcere, ha fermato la forza attiva e liberatrice della nonviolenza dei forti. La disobbedienza civile, la non collaborazione, l’azione diretta nonviolenta, lo sciopero, il boicottaggio, l’obiezione di coscienza, sono immensamente più forti e puri di questa Legge.
Mao Valpiana per il Movimento Nonviolento
martedì 3 giugno 2025
lunedì 2 giugno 2025
domenica 1 giugno 2025
Referendum, presidio a Calcinato
In vista dei cinque referendum per cui gli italiani saranno chiamati a votare domenica 8 e lunedì 9 giugno, martedì 3 giugno dalle ore 9 alle 12 a Calcinato saremo con i volontari dello Spi-Cgil ad un presidio informativo al mercato settimanale in piazza del Comune.
I cinque quesiti chiedono di cancellare altrettanti provvedimenti normativi che sinora permettono i licenziamenti illegittimi sul lavoro, restringono le tutele dei dipendenti nelle piccole imprese, consentono il lavoro precario senza motivo, limitano la sicurezza sul lavoro, prevedono dieci anni come tempo di residenza necessario per richiedere la cittadinanza.
sabato 31 maggio 2025
Desenzano in piazza per la Palestina
All'insegna dello slogan "Nella notte della democrazia Gaza muore. Sanzioni subito" Desenzano del Garda aderisce alla mobilitazione nazionale per la Palestina organizzata oggi in tutta Italia.
Nella notte che precede la festa della Repubblica, alle ore 21 nella centralissima piazza Malvezzi l'invito degli organizzatori e ad "uscite di casa con una luce per chiedere al governo italiano di fermare Israele con sanzioni immediate".
"Il genocidio del popolo palestinese - sostengono i promotori - è la notte di tutte le democrazie inerti. Chiediamo a chi governa la nostra democrazia di interrompere ogni trasferimento di armi, tecnologie e servizi militari a Israele. Chiediamo di adottare sanzioni economiche e diplomatiche, come deliberato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite".
Saranno molte le fiaccole, le torce e le candele che verranno accese lungo le strade che portano in piazza, "per spezzare il buio della complicità".
Referendum, un incontro a Montichiari
In vista dei cinque referendum per cui gli italiani saranno chiamati a votare domenica 8 e lunedì 9 giugno, martedì 3 giugno a Montichiari un ampio cartello di forze politiche e sindacali organizzano un convegno informativo al circolo Monami in via San Pietro 44.
Interverranno la segretaria Cgil di Brescia Alessandra Del Barba, l’avvocato civilista Chaimaa Fatihi e il segretario dello Spi-Cgil di Montichiari Leone Orizio.
I cinque quesiti chiedono di cancellare altrettanti provvedimenti normativi che sinora permettono i licenziamenti illegittimi sul lavoro, restringono le tutele dei dipendenti nelle piccole imprese, consentono il lavoro precario senza motivo, limitano la sicurezza sul lavoro, prevedono dieci anni come tempo di residenza necessario per richiedere la cittadinanza.
L’appuntamento è alle ore 20.30. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sull’iniziativa può telefonare in orario di ufficio al numero 030 3729570.
giovedì 29 maggio 2025
Vi ricordate quel 25 aprile 1945?
“Siate custodi dei nostri ricordi” è il titolo del documentario di interviste condotte da Ermanno Paganini che verrà presentato stasera alle 20.30 alla civica biblioteca di via XX settembre 80 a Calcinato.
Nel mediometraggio sette ultraottuagenari ospiti della Casa di Riposo ricordano la storica giornata del 25 aprile 1945, quando anche Calcinato fu liberata dal nazifascismo.
Con toni e accenti diversi Iole Rizzi, Carolina Pinzoni, Bruna Marsadri, Pierina Picenni, Silvio Pizzocolo, Alice Denise Molteni e Massenzia Gallina, che vivono da sempre in paese, rievocano nel filmato la trepidazione e la gioia di quel giorno ormai lontano.
L’ingresso naturalmente è gratuito. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sull’iniziativa o prenotare la propria partecipazione può telefonare in orario di ufficio al numero 030 963481.
mercoledì 28 maggio 2025
lunedì 26 maggio 2025
Via Ramelli a Lonato? No grazie. Domani alle 20.30 manifestazione alla Scuola Tarello in via Galilei 1
Sergio Ramelli fu brutalmente ucciso e noi condanniamo un atto così feroce su un ragazzo, come condanniamo ogni violenza.
Ricordare quel ragazzo ucciso per le sue idee vuol dire enfatizzare idee che hanno portato alle leggi razziali, all’alleanza con Hitler, all’ingresso dell’Italia in guerra, al colonialismo, alle deportazioni, ai campi di sterminio, all’uccisione di milioni di esseri umani perché ritenuti di razza impura o perché omosessuali o perché malati.
Sembrano cose scontate, ma vanno invece messe in fila, visto che, chi promuove queste intitolazioni, promuove anche il Fronte della Gioventù, ovvero la formazione giovanile del MSI, fondato il 26 dicembre 1946 da reduci della Repubblica Sociale Italiana come Giorgio Almirante, Pino Romualdi ed ex esponenti del regime fascista.
Vanno messe in fila perché il partito di Fratelli d’Italia non si è mai dissociato chiaramente dal fascismo e queste mozioni sono una conferma di tale legame.
Solo un legame così forte e appassionato con quel passato fa attribuire una priorità alla figura di Ramelli, rispetto a tante altre opportunità, più confacenti a Lonato.
Come non pensare, ad esempio, alla necessità di colmare il gap per cui la toponomastica è riservata nella quasi totalità agli uomini, mentre a Lonato ricordiamo solo via Ilaria Alpi intitolata a una donna laica?
Noi vorremmo via Operaie della Filanda, per ricordare donne che hanno fatto la storia di Lonato.
Consideriamo sempre queste proposte, come quella dei consiglieri di Fratelli d’Italia di Lonato, un insulto alla memoria storica e ai fondamenti del nostro Stato, alla Costituzione nata dalla Resistenza. Le consideriamo un insulto doppio in quanto Brescia, la nostra città capoluogo di Provincia, ha subito la ferita della strage di matrice fascista di piazza Loggia. È quindi una mozione dai contenuti antidemocratici, ancor più grave per la scelta della vigilia dell’anniversario per presentarla. Un’altra idea opportuna sarebbe intitolare, in questa occasione, uno spazio pubblico ai Caduti di Piazza Loggia.
Chiediamo al Sindaco di intervenire e agire per il ritiro della mozione.
Sezione ANPI di Lonato del Garda
Alleanza Verdi e Sinistra - Brescia
Associazione Italia Cuba - Circolo Giordano Podenzani
Brescia per Mediterranea Saving Humans
Lista Paola Comencini Sindaco
Movimento 5 Stelle Gruppo del Garda bresciano
Partito Democratico Sezione Enrico Berlinguer di Lonato del Garda
Partito della Rifondazione Comunista sezione di Lonato del Garda
Possibile Comitato "28 Maggio" - Brescia
Ritrovo Lonato
domenica 25 maggio 2025
sabato 24 maggio 2025
Referendum: convegno a Lonato
In vista della consultazione nazionale in programma domenica 8 e lunedì 9 giugno, a Lonato lunedì 26 maggio nella sede della Fiom, in via Albertano da Brescia 62, è in programma un convegno a sostegno dei cinque sì ai quesiti per l’estensione dei diritti di lavoro e cittadinanza.
Interverranno, fra gli altri, Cristiana Manenti (operatrice della gruppo bresciano di Mediterranea Saving Humans), Francesco Bertoli (segretario generale della Camera del lavoro di Brescia) e Alessandra Mazzola (assegnista di ricerca in diritto costituzionale alla Università statale di Brescia).
L’appuntamento per gli interessati è alle ore 20.30.
venerdì 23 maggio 2025
Stasera tutti in piazza a difendere il Chiese
Stasera invitiamo tutti a Calcinato a partecipare alla grande manifestazione di opposizione alla costruzione del maxidepuratore gardesano nella frazione Esenta di Lonato.
Dalle ore 20.45 con decine di altri gruppi ambientalisti saremo in piazza del Comune per informarci e informare la cittadinanza sul progetto di questa nuova grande opera pubblica, in difesa del Chiese e di tutto il suo bacino idrico.
Nel corso della serata gli interventi informativi si alterneranno a momenti musicali e conviviali e gli interessati potranno anche firmare la petizione popolare “contro la depurazione gardesana nel fiume Chiese“.
mercoledì 21 maggio 2025
martedì 20 maggio 2025
domenica 18 maggio 2025
sabato 17 maggio 2025
Serata sul sistema idrico integrato
Lunedì 19 maggio a Calcinato la società Acque Bresciane organizza un convegno dedicato alla illustrazione degli "interventi di riqualificazione, efficientamento e digitalizzazione dei sistemi idrici" gestiti da questa realtà organizzata che da anni si occupa del sistema idrico integrato, in vista della ormai prossima apertura dei cantieri previsti sul territorio.
L'appuntamento è alle ore 20.30 nella Sala Consiliare del municipio, in piazza Aldo Moro 1. Interverranno, fra gli altri, Michele Scalvenzi (responsabile della Comunicazione e Relazione esterne di Acque Bresciane), Sonia Bozza (responsabile Responsabile dell'Area di Esercizio) ed Ettore Acerbis (operatore dell'Ufficio qualità tecnica).
Informati e partecipa!
mercoledì 14 maggio 2025
martedì 13 maggio 2025
lunedì 12 maggio 2025
venerdì 9 maggio 2025
mercoledì 7 maggio 2025
lunedì 5 maggio 2025
Vandalizzata la panchina rossa
A Calcinato è stata rovinata in pieno centro la panchina rossa contro la violenza sulle donne nei pressi del municipio; in particolare, è stata rigata e resa illeggibile la scritta sulla targa apposta sullo schienale.
Condannando con fermezza il gesto, l'amministrazione comunale esprime "profonda indignazione per l’atto vandalico che ha colpito la panchina rossa nei pressi del municipio, simbolo del contrasto alla violenza sulle donne".
«Anche fosse una bravata, tale gesto è vile e inaccettabile – commenta il sindaco Vincenza Corsini – e offende non solo il messaggio universale di rispetto e dignità che questa panchina rappresenta, ma l’intera comunità. Un gesto ancora più grave perché compiuto proprio a pochi giorni dal 25 aprile, Festa della Liberazione, ricorrenza che richiama i valori fondamentali di libertà, uguaglianza e giustizia. In un momento storico in cui le cronache continuano a riportare, purtroppo anche in questi giorni, episodi di violenza di genere, azioni del genere sono uno sfregio alla memoria, alla lotta delle donne e all’impegno quotidiano di tante istituzioni e cittadini».
Il Comune provvederà presto al ripristino della targa sulla panchina e ribadisce "il proprio impegno nella promozione di una cultura del rispetto e della nonviolenza, non solo di genere".
domenica 4 maggio 2025
sabato 3 maggio 2025
Il 5 per mille al Movimento Nonviolento
Lanciamo un appello ai contribuenti perché, in occasione dell’annuale compilazione della denuncia dei redditi, anche quest'anno versino il 5 per mille al Movimento Nonviolento per finanziarne le attività contro le guerre e le violenze che insanguinano il pianeta.
Da oltre 60 anni il Movimento Nonviolento utilizza i fondi ricevuti per organizzare quotidianamente iniziative per la pace, il disarmo, le obiezioni di coscienza, l'opposizione agli insediamenti militari e alle industrie belliche, l’educazione alla mondialità, la difesa della salute dell’ambiente e dei cittadini.
Gli interessati possono trascrivere il codice fiscale del Movimento Nonviolento, 93100500235, nell’apposita casella della dichiarazione dei redditi.
Per informazioni si può scrivere alla sede bresciana in via Milano 65 a Brescia oppure una mail all'indirizzo movimentononviolento.bs@alice.it o telefonare al numero 328.9683409.
venerdì 2 maggio 2025
Più treni per i pendolari: una petizione
“Più treni a Ponte San Marco, Lonato e Castelnuovo del Garda”. È la campagna lanciata sul Garda dal 29enne lonatese Andrea Gallina, il quale in pochi giorni ha raccolto oltre 400 firme in calce ad una petizione popolare che prevede “l’aggiunta di venti corse fra Brescia e Verona nelle fasce del mattino, mezzogiorno e sera, per soddisfare gli spostamenti di lavoratori, studenti e universitari, nonché assicurare le coincidenze verso Milano Centrale”.
Laureato in Comunicazione, media e Pubblicità allo Iulm di Milano con una tesi sulla comunicazione pubblica nell’ambito della progettazione e realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, Gallina ha poi conseguito un master in Mobility Management organizzato dalla Università degli Studi di Brescia con Brescia Mobilità, cui è seguita un’esperienza lavorativa di quasi tre anni in un’azienda del trasporto pubblico.
Il giovane ha creato anche una nutrita serie di pagine social “RegionaleBresciaVerona” “per dimostrare - ci dice - come anche i nostri Comuni abbiano le carte in regola dal punto di vista demografico e di domanda di mobilità per meritare un servizio ferroviario degno di questo nome”. “Al momento - spiega - siamo l’unica linea del sistema ferroviario regionale lombardo, insieme alla Sondrio-Tirano, ad avere un servizio così ridotto: solo quattro corse nei feriali e due nei festivi”.
“In parallelo all’attività sui social network – aggiunge - sono riuscito a sensibilizzare sul tema le tre amministrazioni comunali di Calcinato, Lonato e Castelnuovo, di cui ho incontrato i sindaci e alcuni consiglieri e assessori”.
“La proposta di orario - sottolinea - è stata elaborata nel rispetto dell’intenso traffico che si sviluppa sulla linea Milano-Venezia, con la presenza di treni ad alta velocità che su questo tratto limita l’inserimento di un servizio più capillare. Tuttavia sfruttando la partenza da Brescia al minuto 47 (la stessa traccia utilizzata da Trenord per un servizio festivo in fascia di punta, quello delle 17.47) e una precedenza tecnica presso lo scalo di Rezzato, dove il treno AV che segue viene lasciato passare prima di proseguire la corsa, il nostro treno riesce a compiere la tratta fra Brescia e Verona in 55 minuti e appunto con una sola precedenza con altro treno”.
“Io sono da anni appassionato di trasporti - conclude - affascinato da come una concertazione opportuna degli orari dei diversi mezzi possa aprire ai viaggiatori una rosa quasi illimitata di destinazioni”.
giovedì 1 maggio 2025
Tre manifestazioni per la pace
La provincia di Brescia si mobilita per dire no al riarmo. “Nell’ultimo anno il mondo ha assistito a un’allarmante escalation di violenza, con conseguenze catastrofiche” sostiene un cartello di associazioni che vanno dall’Anpi a Emergency, a Libertà& Giustizia a Mediterranea Saving Humans al Movimento Nonviolento a Pax Christi. “Il genocidio a Gaza, la guerra in Ucraina, il Sudan oltre ad altri trenta conflitti armati nel Sud globale (metà dei quali in Africa), insieme a retoriche e politiche sempre più aggressive e apertamente suprematiste, hanno contribuito a creare un clima di instabilità e paura”.
Secondo loro “nonostante l’evidente ruolo della forza militare in tutto questo, i governi stanno rispondendo raddoppiando la stessa ricetta per il disastro con un aumento significativo dei loro bilanci militari. Invece di cercare percorsi di pace investendo nella diplomazia, negli aiuti umanitari e nella risoluzione dei conflitti troppi Paesi stanno destinando quantità di risorse senza precedenti all’industria delle armi. Questa pericolosa tendenza non solo alimenta le tensioni globali, ma devia anche fondi cruciali dai settori sociali e ambientali, che migliorano realmente le vite e garantiscono la sicurezza”.
“La storia ha ripetutamente dimostrato che la militarizzazione non porta pace né sicurezza, ma perpetua cicli di distruzione, sofferenza e ingiustizia” sottolineano “e pertanto dobbiamo chiedere la fine di questa sconsiderata corsa agli armamenti, dal momento che il mondo non ha bisogno di più armi, ma piuttosto di dialogo, cooperazione e impegno per la giustizia e la dignità umana”.
“Per questi motivi - annunciano - manifesteremo sabato 3 maggio dalle 10.30 alle 11.30 in contemporanea a Brescia in Piazza Duomo, a Iseo in Piazza Garibaldi e a Manerbio in via XX Settembre: saremo in silenzio non perché non abbiamo nulla da dire, ma per dare maggiore valore a ciò che pensiamo e facciamo”.
mercoledì 30 aprile 2025
martedì 29 aprile 2025
Presidio in piazza a Calcinato per i referendum
In Piazza del Comune a Calcinato in questo momento è in corso il presidio informativo sui 5 referendum che l’8 e 9 giugno chiameranno alle urne gli italiani per cancellare altrettanti provvedimenti normativi che sinora permettono i licenziamenti illegittimi sul lavoro, restringono le tutele dei dipendenti nelle piccole imprese, consentono il lavoro precario senza motivo, limitano la sicurezza sul lavoro, allungano i tempi di residenza per richiedere la cittadinanza.
domenica 27 aprile 2025
Martedì c'è il consiglio comunale
Martedì 29 aprile alle ore 18.30 si terrà in municipio a Calcinato la prossima seduta del consiglio comunale.
Fra i numerosi argomenti posti all’ordine del giorno dal sindaco Vincenza Corsini si segnala in apertura l’esame di tre interrogazioni a risposta scritta presentate dal gruppo consiliare "Insieme per Calcinato" sull’affidamento diretto del servizio di supporto alla comunicazione istituzionale, sulla presunta “mancata approvazione del Piano triennale per l'informatica” e sull’utilizzo dei fondi del 5 per mille dell’Irpef.
Prevista poi la discussione sullo statuto e lo schema di atto costitutivo della Comunità energetica rinnovabile del Comune, sullo scioglimento della convenzione per lo svolgimento in forma coordinata delle funzioni del segretario comunale stipulata con il Comune di Villanuova sul Clisi e approvazione di una nuova convenzione con quello di Sarezzo, sulla nuova «Convenzione con i comuni per lo svolgimento delle attività della centrale unica di committenza per l’area vasta di Brescia», sulla determinazione delle nuove tariffe per utenze domestiche e non domestiche della tassa sui rifiuti, sul rendiconto della gestione per l'esercizio finanziario 2024, sul Regolamento generale delle entrate tributarie e patrimoniali, sul Piano per l'attuazione della pratica sportiva 2025/2029 e sulla riapprovazione del Documento di Piano del Piano di governo del territorio.
sabato 26 aprile 2025
Martedì 29 aprile in piazza a Calcinato per i 5 referendum
In vista dei cinque referendum per cui gli italiani saranno chiamati a votare domenica 8 e lunedì 9 giugno, martedì 29 aprile dalle ore 9 alle 12 a Calcinato faremo con i volontari dello Spi-Cgil un presidio informativo al mercato settimanale in piazza del Comune.
I cinque quesiti chiedono di cancellare altrettanti provvedimenti normativi che sinora permettono i licenziamenti illegittimi sul lavoro, restringono le tutele dei dipendenti nelle piccole imprese, consentono il lavoro precario senza motivo, limitano la sicurezza sul lavoro, prevedono 10 anni come tempo di residenza necessario per richiedere la cittadinanza.
Informati e partecipa!
venerdì 25 aprile 2025
25 Aprile, il discorso in piazza della sindaca Vincenza Corsini
Cari concittadine e cari concittadini.
oggi, insieme, celebriamo il 25 Aprile, attraversando alcune delle vie del nostro paese. Vie che parlano della nostra storia, di una lotta per la libertà che ci ha consegnato il paese in cui oggi viviamo.
Quella libertà è stata conquistata a caro prezzo, anche grazie al sacrificio di giovani calcinatesi, che non esitarono quando furono chiamati a scegliere tra la sottomissione e la speranza, tra un governo oppressore e la libertà.
Mi chiedo spesso se oggi saremmo pronti a compiere scelte altrettanto radicali e coraggiose, se sapremmo mettere davanti a tutto il bene comune, come fecero loro.
Noi siamo nati e cresciuti in un'Italia libera. Molti di noi non hanno conosciuto il buio dell'oppressione, né il peso della paura o della privazione della libertà di parola.
Eppure il nostro Paese ha vissuto sulla propria pelle il dramma di una dittatura. Se fossimo nati in altre terre, forse lo avremmo conosciuto sotto altre forme: fascismo per l’Italia, nazismo per la Germania, stalinismo per l’Unione Sovietica….le tirannie de qualsiasi genere , in fondo, portano lo stesso dolore quando negano all'uomo la sua libertà.
Il vero nemico non è l’essere di destra o di sinistra: il vero nemico da combattere è sempre il totalitarismo, ovunque esso nasca, perché è la negazione stessa della dignità umana.
Proprio per ricordare tutto questo, il 25 Aprile è stato proclamato festa nazionale da Alcide De Gasperi nel 1946, a un anno dalla Liberazione.
Fu una scelta precisa: non solo celebrare la fine di un conflitto, ma fondare l’identità della nuova Italia sulla memoria della libertà ritrovata.
Il 25 Aprile ci ha consegnato un dono prezioso: la libertà. Un dono che non può essere dato per scontato, che richiede rispetto e custodia.
Essere liberi non è semplice: significa imparare ad esserlo ogni giorno, nella mente e nel cuore. Significa difendere il diritto di ognuno di pensare, parlare, vivere senza paura.
E imparare ad essere liberi passa attraverso l’educazione, passa attraverso la cultura, la memoria, la partecipazione.
Solo un popolo che sa educarsi alla libertà saprà rifiutare ogni forma di prevaricazione e costruire un futuro di pace.
Onoriamo oggi, dunque, chi ci ha consegnato questo bene immenso. E rinnoviamo l’impegno a esserne degni, come cittadini e come comunità.
Viva il 25 Aprile, viva la libertà, viva l’Italia, viva Calcinato antifascista!!!
25 Aprile, il discorso in piazza del sindaco del consiglio comunale dei ragazzi di Calcinato
Cari concittadini,
80 anni fa l'Italia intera si liberava dall'oppressione del regime fascista e dall'occupazione nazista. Un periodo buio, fatto di guerra, di violenza, di privazione della libertà e dei diritti fondamentali di ogni persona. Un periodo in cui la paura e la sofferenza erano compagni costanti di vita per tanti italiani.
Oggi, noi ragazzi di dodici anni, forse non possiamo immaginare appieno cosa significasse vivere in quegli anni. Abbiamo studiato sui libri, abbiamo ascoltato i racconti dei nostri nonni, forse abbiamo visto dei film. Ma è difficile, per noi che siamo nati e cresciuti in un'Italia libera e democratica, comprendere fino in fondo il valore immenso della libertà che ci è stata donata.
Questa libertà non è piovuta dal cielo. È stata conquistata con il sacrificio, con il coraggio, con la lotta di tanti uomini e donne. Partigiani, soldati, semplici cittadini che, animati da un forte senso di giustizia e di amore per la propria patria, hanno scelto di resistere, di opporsi, di combattere per un futuro migliore.
Il 25 Aprile non è solo una data da ricordare, ma un monito costante. Ci ricorda quanto sia fragile la libertà e quanto sia importante difenderla ogni giorno, con le nostre azioni, con il nostro impegno civile, con il rispetto per gli altri e per le istituzioni democratiche.
Ci insegna che l'odio, la violenza, la discriminazione non portano a nulla di buono, ma solo a sofferenza e distruzione. Ci spinge a coltivare i valori della tolleranza, della solidarietà, dell'inclusione, per costruire una società più giusta e pacifica.
Noi ragazzi, che siamo il futuro di questo Paese, abbiamo una grande responsabilità. Dobbiamo conoscere la nostra storia per non ripetere gli errori del passato. Dobbiamo essere cittadini consapevoli e attivi, pronti a difendere i principi di libertà e democrazia che i nostri nonni ci hanno lasciato in eredità.
Celebrare il 25 Aprile significa onorare la memoria di chi ha lottato per la nostra libertà e rinnovare il nostro impegno a essere custodi di questi valori preziosi. Significa dire no a ogni forma di oppressione e di ingiustizia, ieri come oggi.
Viva la democrazia! Viva la libertà! W il 25 Aprile!
Mattia Fantoni, sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Calcinato
Partigiani / I partigiani
U n’è par véa dla gloria
Sa sém andé in muntagna
A fè la guèra.
Ad guèra a sémi stòff,
ad patria ènca.
Evémi bsogn ad déi:
lascés al mèni lébri,
i pii, i occ, a gli uréci;
lascés durméi te fén
s’una ragaza.
Par quèst avém sparè
A’s sém fatt impiché
A sém andè e’ mazèll
Pianzend te cor
E al labri ch’al treméva.
Mò ènca acsè a savémi
Che a pèt d’un boia d’un fascésta,
nèun a sémi zènta
e lòu dal mariunèti.
E adèss ch’a sém mòrt
n’u rumpéis i quaiéun
sal cerimoni,
pansé piutost mi véiv
ch’i n’apa da perd ènca lòu
la giovinèza.
Non è per via della globuli
che siamo andati in montagna
a far la guerra.
Di guerra eravam stanchi
di patria anche.
Avevamo bisogno di dire:
lasciateci le mani libere,
i piedi, gli occhi, le orecchie;
lasciateci dormire nel fienile
A fè la guèra.
Ad guèra a sémi stòff,
ad patria ènca.
Evémi bsogn ad déi:
lascés al mèni lébri,
i pii, i occ, a gli uréci;
lascés durméi te fén
s’una ragaza.
Par quèst avém sparè
A’s sém fatt impiché
A sém andè e’ mazèll
Pianzend te cor
E al labri ch’al treméva.
Mò ènca acsè a savémi
Che a pèt d’un boia d’un fascésta,
nèun a sémi zènta
e lòu dal mariunèti.
E adèss ch’a sém mòrt
n’u rumpéis i quaiéun
sal cerimoni,
pansé piutost mi véiv
ch’i n’apa da perd ènca lòu
la giovinèza.
Non è per via della globuli
che siamo andati in montagna
a far la guerra.
Di guerra eravam stanchi
di patria anche.
Avevamo bisogno di dire:
lasciateci le mani libere,
i piedi, gli occhi, le orecchie;
lasciateci dormire nel fienile
con una ragazza.
Per questo abbiam sparato
ci siamo fatti impiccare
siamo andati al macello
col cuore che piangeva
con le labbra tremanti.
Ma anche così sapevamo
che di fronte a un boia di fascista
noi eravam persone
e loro marionette.
E adesso che siam morti
non rompeteci i coglioni
con le cerimonie
pensate piuttosto ai vivi
che non debbano perdere anche loro
la giovinezza.
Nino Pedretti
Nino Pedretti
giovedì 24 aprile 2025
Fanfaroni fascisti da fermare subito
Mentre a Calcinato si moltiplicano le segnalazioni di scritte, cori, slogan e schiamazzi di chiara impronta fascista, domattina in paese ci apprestiamo a celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione.
Nonostante il saldo impianto democratico di chi ci amministra, qualche volta ci capita di sentirci in minoranza in un contesto come quello locale, in cui tali inquietanti episodi - nell’indifferenza dei più - si manifestano in un preoccupante clima di violenza, protervia, sopraffazione, danneggiamento dei beni comuni e violazione delle più elementari norme di convivenza civile.
A tutti gli amici e compagni che saranno con noi in piazza domani chiediamo di vigilare e mantenere alto il livello di guardia, continuando a comunicarci quello che sentono e che vedono, per organizzare una risposta collettiva all’arroganza di questi incivili che - consapevolmente o meno - si qualificano come gli stolidi eredi della pagina più tragica della storia italiana.
mercoledì 23 aprile 2025
martedì 22 aprile 2025
lunedì 21 aprile 2025
80 anni di Liberazione a Calcinato
Doppio appuntamento a Calcinato per celebrare l'80esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Giovedì 24 aprile nella sala di lettura della biblioteca comunale di via XX Settembre 80 alle ore 20:30 andrà in scena lo spettacolo “Parole resistenti: canti e pagine di guerra e di liberazione“, con l’attrice Barbara Pizzetti e il fisarmonicista Andrea Bettini; l'ingresso è gratuito. Il giorno seguente la consueta cerimonia istituzionale partirà alle ore 9:15 dalla Torre civica in piazza Repubblica, dove verrà deposta una corona al monumento dei caduti e ci saranno gli interventi delle rappresentanze dell’Istituto Comprensivo e del consiglio comunale dei ragazzi; dopo la messa delle 10 partirà il corteo verso la parte bassa del paese, dove in piazza Aldo Moro interverranno Pietro Ghetti dell’associazione Fiamme Verdi e il sindaco Vincenza Corsini.
Frattanto fino a domenica 27 aprile ogni giorno dalle ore 15 alle 18 e dalle 20 alle 22 è possibile visitare la mostra “Salviamo i nostri ricordi” all’auditorium Don Bertini, dove è in esposizione una nutrita serie di cimeli, testimonianze, interviste, e documenti dei reduci calcinatesi della seconda guerra mondiale.
domenica 20 aprile 2025
martedì 15 aprile 2025
Discariche: indice di pressione a rischio
Il fattore di pressione, che impedisce nuove discariche a Montichiari, potrebbe essere vanificato.
Regione Lombardia ha avviato la procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) per la modifica del Piano Regionale Gestione Rifiuti (PRGR) che stabilirà, tra l’altro, nuove norme per la realizzazione di discariche, inceneritori, impianti di recupero-trattamento - smaltimento rifiuti. La prima tappa di analisi preliminare (detta di scoping), nella quale già si potevano presentare contributi, si è svolta il mese scorso e ne abbiamo preso conoscenza solo perché il tavolo ambientalista bresciano “Basta Veleni” ha presentato, e reso noto alla stampa, un suo articolato documento.
“Basta Veleni” in quel documento ricorda a Regione Lombardia (con precisi riferimenti ed elaborazioni di dati statistici ufficiali recenti dell’ente pubblico ISPRA) come la provincia di Brescia, da decenni, sia il capolinea della gran parte dei rifiuti “speciali” e “speciali pericolosi” regionali: nel bresciano se ne smaltiscono in discarica almeno il 70% di tutta la regione dato che delle 23 discariche attualmente attive in Lombardia ben 12 sono in territorio bresciano. Da qui la richiesta all’Ente Provincia di Brescia di farsi promotore, nei confronti della Regione Lombardia in questa fase programmatoria, della richiesta di una moratoria per la nostra provincia rispetto alla localizzazione di eventuali nuovi impianti in modo da realizzare un certo riequilibrio nell’intero territorio lombardo.
Ma, a parte la per noi condivisibilissima presa di posizione di “Basta Veleni”, questa revisione del PRGR ci riguarda, come monteclarensi, in modo specifico perché nel documento di scoping della Regione c’è una proposta, finalizzata alle bonifiche di siti contaminati ( in particolare Siti di Interesse Nazionale, come il SIN-Caffaro di Brescia), che potrebbe annullare “l’indice di pressione volumetrico” (nei corridoi della regione noto più semplicemente come “indice discariche Montichiari”) che dal 2014 ci ha tutelati impedendo che qui, vista la concentrazione anomala di discariche a cui eravamo arrivati, si realizzassero nuovi impianti o si ampliassero quelli già attivi.
A pag. 16 del documento di scoping Regione Lombardia propone di non prendere più in considerazione il criterio escludente dell’indice di pressione nella localizzazione di “…discariche e impianti di trattamento, destinati alle operazioni di bonifica e messa in sicurezza dei relativi siti di bonifica, posti entro una distanza massima di km. 15 dal perimetro del sito stesso…”.
Per cui il territorio dei Comuni di Montichiari, Calcinato e Bedizzole, i tre paesi dell’est bresciano sin qui tutelati da tale indice di pressione, si potrebbe trovare a dover ospitare nuove discariche o impianti similari se entro 15 km dai loro confini risultasse esistente un sito necessitante bonifica. A parte il fatto che Montichiari, in passato, ha già contribuito ad ospitare in una sua discarica, la Bernardelli/Edilquattro ora esaurita, delle terre di bonifica della zona B del SIN-Caffaro, ci si chiede:
a) una bonifica non può esser fatta in loco , ma va necessariamente realizzata asportando il terreno inquinato e tumulandolo in una discarica altrove ?
b) questo altrove può essere anche in un Comune già riconosciuto dalla normativa vigente come degno di tutela perché sovraccaricato nel tempo di impianti per rifiuti e basta che si trovi entro il limite (assolutamente arbitrario) di 15 km ?
Ci sono altre pertinenti osservazioni critiche, già avanzate da enti e associazioni intervenute in questa fase iniziale della revisione del PRGR, che non mancheremo prossimamente di avanzare come circolo Legambiente di Montichiari nello svolgimento dell’iter di revisione del Piano, ma in questo nostro primo comunicato ci preme soprattutto informare la cittadinanza e proporre ad altre associazioni locali ma primariamente a tutti i nostri Amministratori Comunali, a partire dal Sindaco Togni (che ora è anche nella impegnativa veste di Consigliere Provinciale delegato all’Ambiente), di attivarsi per tempo perché nella revisione del PRGR tale proposta sia rivista radicalmente. Speriamo non risulti inopportuno se ci permettiamo di invitare anche associazionismo e Amministratori comunali di Calcinato e Bedizzole ad attivarsi analogamente, qualora già non lo stiano facendo, valutando se in questa fase possa risultare o meno di maggior efficacia muoversi congiuntamente nei confronti di Regione Lombardia.
Legambiente - circolo di Montichiari
domenica 13 aprile 2025
sabato 12 aprile 2025
Lunedì Luca Mercalli è a Montichiari
Il climatologo Luca Mercalli lunedì 14 aprile sarà al Gardaforum di via Trieste 62 a Montichiari, su invito della Bcc del Garda, per tenere una conferenza dal titolo “Cambiamento climatico: domande e risposte proteggere ciò che conta”.
Noto per le sue partecipazioni a “Che tempo che fa”, lo scienziato ha una notevole preparazione sui temi della gestione delle risorse, delle città di transizione, della fratturazione idraulica, degli scenari climatici, delle loro implicazioni glaciologiche e dell'acidificazione degli oceani.
Di particolare interesse il suo impegno sulla necessità di assumere uno stile di vita più attento alla riduzione dell'impatto ecologico, condotta che ha fatto tesoro delle esperienze vissute in prima persona nella sua grangia immersa nella natura a 1.650 metri nella borgata di Vazon, nel comune di Oulx, in Alta Val di Susa. Più volte ha espresso anche la propria contrarietà alla costruzione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.
L’appuntamento è alle ore 18.15.
mercoledì 9 aprile 2025
Nuova Commissione per il Paesaggio
A Calcinato la Giunta Municipale nell’ultima seduta ha designato i nuovi membri della Commissione per il Paesaggio Comunale.
L’organismo sarà composto per i prossimi cinque anni dagli architetti Alessandro Anelotti, Laura Furlan e Davide Sigurtà.
domenica 6 aprile 2025
Al via oggi la campagna referendaria per i 5 sì
Le cittadine e i cittadini italiani saranno chiamati a votare domenica 8 e lunedì 9 giugno per i cinque referendum sui quali l'anno scorso abbiamo raccolto le firme.
Oggi alle ore 11 in Piazza del Comune a Calcinato si costituisce il Comitato per il Sì, che nelle prossime settimane informerà la cittadinanza con una nutrita serie di attività e iniziative.
Di seguito ricordiamo brevemente i singoli quesiti:
1. Stop ai licenziamenti illegittimi. Si propone l’abrogazione delle norme sui licenziamenti nel contratto a tutele crescenti (Jobs Act), che impediscono il reintegro in caso di licenziamento ingiustificato.
2. Tutela dei lavoratori nelle piccole imprese. Si chiede di rimuovere il tetto delle sei mensilità di risarcimento per licenziamenti ingiustificati nelle piccole imprese con meno di 16 dipendenti.
3. Riduzione del lavoro precario. Si propone l’abrogazione di alcune norme che permettono contratti a termine senza causale.
4. Più sicurezza sul lavoro. Si vuole estendere la responsabilità dell’impresa appaltante in caso di infortuni sul lavoro.
5. Cittadinanza italiana. Si propone di ridurre il tempo di residenza legale necessario per richiedere la cittadinanza da 10 a 5 anni.
venerdì 4 aprile 2025
giovedì 3 aprile 2025
mercoledì 2 aprile 2025
Stasera i voli armati arrivano in consiglio comunale a Montichiari
Si preannuncia calda a Montichiari la seduta del consiglio comunale di stasera. Approderà infatti in aula la richiesta di oltre cento cittadini di discutere la vicenda dei voli armati che da qualche tempo partono dal locale aeroporto Gabriele D’Annunzio.
A presentarla sono stati Pieranna Zambelli per le “Donne in cammino per la pace”, Mauro Piazza per la Caritas e Silvia Tosoni per Legambiente.
Rilevato che “sussiste un rischio elevato per la sicurezza dei lavoratori derivante dall'attività di movimentazione di merci pericolose (armi ed esplosivi) nell'aeroporto di Montichiari” e che “l’aeroporto si trova in una posizione per la quale manovrare merci pericolose espone a pericolo il territorio”, considerando che “l’articolo 11 della Costituzione recita che ‘L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’” e che ”la mancata presa di posizione rispetto a tutto questo da chi rappresenta le istituzioni si traduce in una accondiscendenza benevola o implicita, tale da minacciare e destabilizzare i valori fondanti della democrazia”, i firmatari della petizione popolare chiedono al consiglio comunale “di esprimere ferma condanna per l'utilizzo di un aeroporto civile e di personale non militare per il trasporto di materiale bellico, mettendo a rischio non solo i lavoratori ma anche i cittadini di Montichiari; di manifestare solidarietà ai lavoratori che si trovano a manovrare merci pericolose senza averne la specifica formazione; di inoltrare la mozione alla società aeroportuale Gabriele D’Annunzio di Montichiari, ai Ministri della Difesa, degli Affari Esteri, delle Infrastrutture e Trasporti”.
domenica 23 marzo 2025
domenica 16 marzo 2025
Lezioni gratuite di italiano per le donne
Le donne di Calcinato si incontrano per approfondire la conoscenza della lingua italiana. Le signore interessate potranno farlo tutti i martedì mattina a partire dal 18 marzo dalle otre 9.30 alle 10.30 nelle sale della Biblioteca Comunale di via XX settembre 80 con la guida di insegnanti qualificate.
La frequenza è gratuita. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni oppure prenotare la propria partecipazione può inviare un messaggio in WhatsApp alla segreteria organizzativa al numero 380/7648207.
sabato 15 marzo 2025
Martedì c'è il consiglio comunale
Martedì 18 marzo a Calcinato il sindaco Vincenza Corsini ha convocato una seduta del consiglio comunale per esaminare alcune modifiche al Regolamento comunale di Polizia mortuaria e al Piano regolatore cimiteriale, approvare la nuova convenzione per la gestione in forma associata del Sistema bibliotecario intercomunale Brescia Est, recepire il Piano sociale di zona per il triennio 2025/2027 dell'ambito distrettuale Bassa bresciana orientale e varare un provvedimento di variazione del bilancio di previsione finanziario attualmente in vigore.
L’appuntamento per gli interessati è alle ore 19.30 nella sala consiliare in municipio.
giovedì 13 marzo 2025
Apre finalmente lo Sportello Tav
Lo chiedevamo da almeno undici anni. Ora con la nuova amministrazione a Calcinato è finalmente una realtà lo Sportello Tav che verrà aperto in municipio ogni martedì a partire dal prossimo 18 marzo.
Lo Sportello Tav è concepito come un punto informativo comunale per far conoscere quali saranno i prossimi interventi sul territorio, relativi ai cantieri della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta capacità da tempo in corso di realizzazione, sulla base dei progetti già approvati.
L’assessore all’Urbanistica Fabio Quinzani ricorda che «era uno dei progetti che avevamo promesso di realizzare in campagna elettorale. È un punto-informazioni dove i cittadini interessati possono rivolgersi per capire cosa accadrà sul territorio, nonché quali interventi urbanistici e quali modifiche alla viabilità saranno realizzate nel nostro comune nei prossimi mesi. Su appuntamento, sarà possibile visionare i progetti e chiedere informazioni, senza entrare nel merito degli interventi, che sono già approvati da tempo».
Lo Sportello Tav sarà attivo ogni martedì dalle ore 9 alle 11 presso l’Ufficio tecnico del Comune. Naturalmente per accedervi è necessario prenotare un appuntamento al numero 030 9989225, lasciando i propri nome, cognome e argomento di interesse.
mercoledì 12 marzo 2025
Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica itinerante
Si amplia e approfondisce l’impegno degli enti locali bresciani per affrontare efficacemente il problema della sicurezza, con particolare attenzione ai furti nelle abitazioni e alle truffe a danno degli anziani, fenomeni che destano sempre maggiore preoccupazione nelle nostre comunità.
Dopo un primo incontro tenutosi a Mazzano venerdì 7 febbraio, quando nove sindaci posero le basi per una collaborazione più stretta e coordinata, con l'obiettivo di ottimizzare le risorse e massimizzare l'efficacia delle azioni intraprese, non solo in funzione repressiva, ma anche di prevenzione attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi di furti e truffe e su come difendersi, nella mattinata di mercoledì 12 marzo il tavolo tecnico è diventato il “Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica itinerante”: l’incontro si è svolto dalle ore 10 alle 13, sempre nella sala consiliare del municipio di Mazzano.
Vi hanno partecipato il Prefetto di Brescia Andrea Polichetti, il Presidente della Provincia Emanuele Moraschini, il Questore Eugenio Rodolfo Spina, i comandanti provinciale dei Carabinieri Vittorio Fragalà e della Guardia di Finanza Francesco Maceroni e il comandante della Polizia provinciale Dario Saleri. Con loro c’erano stavolta ben diciassette sindaci, in rappresentanza dei Comuni di Bedizzole, Borgosatollo, Botticino, Calcinato, Castel Mella, Castenedolo, Collebeato, Flero, Montirone, Nuvolento, Nuvolera, Poncarale, Rezzato, Roncadelle, San Zeno Naviglio, Serle e Torbole Casaglia.
Diverse sono state le problematiche affrontate, dall’emergenza dei furti nelle abitazioni ai diversi fenomeni della microdelinquenza allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Al termine della mattinata il Prefetto ha giudicato positivamente il confronto avviato: “Abbiamo ascoltato le esigenze di tutti i sindaci” ha dichiarato Polichetti, informando che “nel 2024 si è registrata una flessione del 3% per quanto riguarda i reati generali, ma un aumento dei furti”. Un problema ricorrente su questo fronte è “la sfiducia della gente che spesso non denuncia: questo è un aspetto sui cui lavorare”.
Quello che è emerso unanime è il concetto di “sicurezza partecipata”, secondo il quale il cittadino è sempre più uno degli attori di questo processo, interagendo con le diverse forze dell’ordine e intervenendo con segnalazioni laddove ravvisi atti e fenomeni di illegalità.
La collaborazione delle comunità con le istituzioni può trovare, ad esempio, uno sbocco concreto nella promozione - o nel rafforzamento, laddove già esistano – di azioni coordinate di controllo del vicinato.
Positivi sono poi stati valutati i dispositivi e le procedure che in ogni comune garantiscono il sistematico coordinamento e scambio di informazioni fra gli agenti di Polizia Locale e i Carabinieri di stanza sul territorio.
Il neonato Comitato in futuro lavorerà in modo continuativo per monitorare la situazione, individuare e sviluppare soluzioni efficaci nella collaborazione fra le diverse figure e funzioni.
martedì 11 marzo 2025
“Lo conosco io, quello lì!”
80 anni fa l’11 marzo fu una giornata particolare per Benito Mussolini: era domenica e quella mattinata aveva deciso di partire da Gardone Riviera per andare a Cavriana dove, accompagnato dalla consueta scorta armata e dal generale nazista Karl Wolff, intendeva assistere alla parata di un battaglione di giovani fascisti della tredicesima Brigata Nera Marcello Turchetti, formata da reclute fresche della Guardia Nazionale Repubblicana, che si stavano addestrando sulle colline circostanti secondo una procedura marziale codificata nelle terribili scuole di guerra del Terzo Reich.
Uscito verso le sette da Villa Feltrinelli - il duce intabarrato si era accomodato su sedile posteriore di un’Alfa Romeo - il convoglio militare dopo un’oretta giunse a Desenzano del Garda, da dove sarebbe poi sceso verso le colline moreniche mantovane.
Fu pochi istanti dopo che accadde l’imprevedibile, un fatto clamoroso ma assai poco noto, per non dire sconosciuto, dell’ultimo periodo del fascismo nell’entroterra benacense: sulla strada che collega Desenzano a Castiglione delle Stiviere, esattamente a Castel Venzago dove ora sorge il centro commerciale Il Leone, nel territorio comunale di Lonato, il corteo di automobili, insolito per le campagne di quelle parti, viene avvistato da una pattuglia aerea di alcuni cacciabombardieri britannici che lo mitragliano a più riprese.
Si alza un rombo fragoroso che sovrasta quello delle macchine. Gli autisti sono repentinamente costretti a manovre azzardate, mentre Mussolini riesce a vedere dal lunotto posteriore dell’Alfa Romeo un aereo sorvolare a bassissima quota il manto stradale e sventagliare una pioggia di pallottole che bucherellano l’asfalto con centinaia di piccole esplosioni, fino a che si rialza in volo per ripetere il fittissimo mitragliamento e andarsene poi via per sempre scomparendo in direzione del lago.
Diverse automobili sono improvvisamente costrette a rifugiarsi nel cortile della cascina Traversino. Karl Wolff, che viaggia su una Mercedes più indietro rispetto al duce, salta in un fosso mentre il suo autista rimane seriamente ferito ad un braccio, così come alcuni altri soldati. Colpito a morte, l’ufficiale che comandava la scorta tedesca giace nei pressi dell’automobile su cui viaggiava. Mentre le vetture sono ormai inutilizzabili, Mussolini trova riparo in una stalla del cascinale, dove trascorre alcune ore, incontrando Angela, una giovane donna del posto che vedendolo se ne esce con una esclamazione che dà ora il titolo al libro interamente dedicato al singolare episodio.
Chi intendesse approfondire questa storia straordinaria non può infatti non leggere l’avvincente monografia ad essa dedicata dagli scrittori Giorgio Mora e Morando Perini, che l’hanno analiticamente ricostruita, anche grazie a una nutrita serie di testimonianze, nel romanzo storico “Lo conosco io, quello lì!”, pubblicato da Liberedizioni (156 pagine, 17 euro).
Il resoconto della giornata è tutto autentico: le parole del protagonisti sono vere, così come la dinamica dei fatti, grazie al minuzioso lavoro svolto da Perini (figura assai apprezzata nella zona, visto che dal 2000 al 2005 è stato sindaco di Lonato del Garda e da anni è studioso di vaglia della storia del Novecento locale) nel recupero, nell’esame e nella verifica delle fonti, coniugato con la verve affabulatoria di Mora, una fra le voci più significative della narrativa bresciana contemporanea, avendo spaziato in lungo e in largo nel panorama editoriale con libri come “Pablo, Parigi e Alba”, “Dammi il cinque”, “Che Giro quel Giro”, “Il sacrista del Borgone” e “Irregolari”.
Facendo il verso a un noto adagio calcato sul nostro dialetto, “Io lo conosco, quello lì!” evidenzia la precisa volontà degli Alleati di uccidere il dittatore fascista e non di risparmiargli la vita se egli si fosse consegnato loro, come ancora si attardano a credere alcune correnti storiografiche.
Emblematiche sono le pagine che raccontano di un Mussolini che appare rassegnato e amareggiato nel cascinale, mentre la ventiduenne Angela, dopo averlo riconosciuto, lo incalza interloquendo con lui a più riprese.
Lasciatisi alle spalle un tappeto di bossoli, quella domenica Mussolini, Wolff e gli altri militari riprendono la marcia ancora impauriti per il pericolo scampato e arrivano a Cavriana in tempo per vedere la manovra a fuoco dimostrativa della Turchetti diretta da istruttori tedeschi. Quarantanove giorni dopo il duce finirà la sua tragica e infame epopea appeso a testa in giù a Piazzale Loreto.
Uscito verso le sette da Villa Feltrinelli - il duce intabarrato si era accomodato su sedile posteriore di un’Alfa Romeo - il convoglio militare dopo un’oretta giunse a Desenzano del Garda, da dove sarebbe poi sceso verso le colline moreniche mantovane.
Fu pochi istanti dopo che accadde l’imprevedibile, un fatto clamoroso ma assai poco noto, per non dire sconosciuto, dell’ultimo periodo del fascismo nell’entroterra benacense: sulla strada che collega Desenzano a Castiglione delle Stiviere, esattamente a Castel Venzago dove ora sorge il centro commerciale Il Leone, nel territorio comunale di Lonato, il corteo di automobili, insolito per le campagne di quelle parti, viene avvistato da una pattuglia aerea di alcuni cacciabombardieri britannici che lo mitragliano a più riprese.
Si alza un rombo fragoroso che sovrasta quello delle macchine. Gli autisti sono repentinamente costretti a manovre azzardate, mentre Mussolini riesce a vedere dal lunotto posteriore dell’Alfa Romeo un aereo sorvolare a bassissima quota il manto stradale e sventagliare una pioggia di pallottole che bucherellano l’asfalto con centinaia di piccole esplosioni, fino a che si rialza in volo per ripetere il fittissimo mitragliamento e andarsene poi via per sempre scomparendo in direzione del lago.
Diverse automobili sono improvvisamente costrette a rifugiarsi nel cortile della cascina Traversino. Karl Wolff, che viaggia su una Mercedes più indietro rispetto al duce, salta in un fosso mentre il suo autista rimane seriamente ferito ad un braccio, così come alcuni altri soldati. Colpito a morte, l’ufficiale che comandava la scorta tedesca giace nei pressi dell’automobile su cui viaggiava. Mentre le vetture sono ormai inutilizzabili, Mussolini trova riparo in una stalla del cascinale, dove trascorre alcune ore, incontrando Angela, una giovane donna del posto che vedendolo se ne esce con una esclamazione che dà ora il titolo al libro interamente dedicato al singolare episodio.
Chi intendesse approfondire questa storia straordinaria non può infatti non leggere l’avvincente monografia ad essa dedicata dagli scrittori Giorgio Mora e Morando Perini, che l’hanno analiticamente ricostruita, anche grazie a una nutrita serie di testimonianze, nel romanzo storico “Lo conosco io, quello lì!”, pubblicato da Liberedizioni (156 pagine, 17 euro).
Il resoconto della giornata è tutto autentico: le parole del protagonisti sono vere, così come la dinamica dei fatti, grazie al minuzioso lavoro svolto da Perini (figura assai apprezzata nella zona, visto che dal 2000 al 2005 è stato sindaco di Lonato del Garda e da anni è studioso di vaglia della storia del Novecento locale) nel recupero, nell’esame e nella verifica delle fonti, coniugato con la verve affabulatoria di Mora, una fra le voci più significative della narrativa bresciana contemporanea, avendo spaziato in lungo e in largo nel panorama editoriale con libri come “Pablo, Parigi e Alba”, “Dammi il cinque”, “Che Giro quel Giro”, “Il sacrista del Borgone” e “Irregolari”.
Facendo il verso a un noto adagio calcato sul nostro dialetto, “Io lo conosco, quello lì!” evidenzia la precisa volontà degli Alleati di uccidere il dittatore fascista e non di risparmiargli la vita se egli si fosse consegnato loro, come ancora si attardano a credere alcune correnti storiografiche.
Emblematiche sono le pagine che raccontano di un Mussolini che appare rassegnato e amareggiato nel cascinale, mentre la ventiduenne Angela, dopo averlo riconosciuto, lo incalza interloquendo con lui a più riprese.
Lasciatisi alle spalle un tappeto di bossoli, quella domenica Mussolini, Wolff e gli altri militari riprendono la marcia ancora impauriti per il pericolo scampato e arrivano a Cavriana in tempo per vedere la manovra a fuoco dimostrativa della Turchetti diretta da istruttori tedeschi. Quarantanove giorni dopo il duce finirà la sua tragica e infame epopea appeso a testa in giù a Piazzale Loreto.
Flavio Marcolini
domenica 9 marzo 2025
Martedì Gian Antonio Stella è a Calcinato
Per iniziativa dell’associazione culturale Glenn Gould l’editorialista del Corriere della Sera Gian Antonio Stella sarà martedì 11 marzo a Calcinato per tenere un incontro dal titolo “La questione ambientale tra urgenze improrogabili e risposte tardive”.
Sul Corriere Stella scrive di politica, cronaca e costume ormai da molti anni. Nel 2007 ha pubblicato con il collega Sergio Rizzo il libro-inchiesta “La casta” che, con oltre un milione e 300 mila copie vendute e 24 edizioni è stato uno dei libri più importanti della sua carriera: in questo volume i due autori affrontano con piglio avvincente diversi aspetti del degrado della politica italiana, mettendone in luce gli sprechi, gli scandali e i privilegi ingiustificati.
Tra le altre opere di Stella si segnalano “L'Orda” (in cui parla dell'ostilità che per decenni accolse gli emigranti italiani all'estero), “Schei” (un'indagine sulla smania di accumulazione economica nel Nord-est della penisola) e La deriva (che, ancora con Rizzo, denuncia prima della grande crisi momenti e aspetti del declino italiano).
L’appuntamento per gli interessati alle ore 20.30 al Teatro Marconi di via Carlo Alberto 1. Nel corso della serata dialogherà con Gian Antonio Stella il giornalista Pietro Gorlani, sempre del Corriere della Sera.
L’ingresso naturalmente è gratuito per tutti gli interessati. Per informazioni sulla serata o prenotare la propria partecipazione si può inviare un messaggio in WhatsApp al 331 9058474.
sabato 8 marzo 2025
martedì 4 marzo 2025
Moria di pesci nel Chiese
Il Comitato Cittadini a Calcinato segnala l’ennesimo episodio di moria di pesci accaduto nei giorni scorsi nelle acque del fiume Chiese.
“Abbiamo immediatamente provveduto ad inviare una segnalazione agli enti preposti, nonché al sindaco e all'assessore all'ambiente di Calcinato” scrive il Comitato in una nota diffusa anche attraverso i social network.
“Nella mattina di sabato 1° marzo - spiegano gli ecologisti - è intervenuto anche il personale di Ats, che ha provveduto al prelievo di alcuni esemplari morti e ad una campionatura di acqua per effettuare delle analisi. Noi stiamo mantenendo i contatti con gli enti coinvolti, ovvero i carabinieri e Arpa, in modo da rimanere aggiornati sull’evoluzione delle verifiche in corso sul fenomeno”.
Gli attivisti del Comitato Cittadini, che in queste ore sta compiendo alcuni approfondimenti sulla vicenda, informano che “la specie maggiormente colpita è stata quella dei barbi con tantissimi esemplari trovati morti, mentre in altre specie sono stati riscontrati asfissia e comportamenti anomali”.
“Pare che il problema si sia presentato lungo una distanza di chilometri sul corso del fiume Chiese, partendo a monte della frazione Ponte San Marco” precisano. “Non sapendo quale possa essere la fonte del problema, in attesa di avere notizie più certe dagli enti, riteniamo doveroso evidenziare che in questi giorni il fiume Chiese ha una abbondante portata d'acqua”. E chiedono: “Cosa sarebbe potuto succedere se tutto questo fosse avvenuto quando il fiume era in carenza di acqua, come avviene in molti mesi durante l'anno?”.
Dal canto suo, il sindaco Vincenza Corsini dichiara che “in attesa di conoscere i referti degli esami sugli esemplari ittici e sui campioni idrici raccolti, che potranno fornire un quadro più chiaro di quanto accaduto, di concerto con la Polizia Locale l’amministrazione comunale sta seguendo attentamente la vicenda per capire la provenienza delle sostanze che hanno determinato il fenomeno”.
sabato 1 marzo 2025
domenica 23 febbraio 2025
In biblioteca si parla di Emilio Lussu
Mercoledì 26 febbraio alle ore 20.30 alla civica biblioteca di via XX settembre 80 a Calcinato Stefano Aluisini e Ruggero Dal Molin presentano il loro volume “Il capitano. Emilio Lussu: il Carso, l'Altopiano e il Piave che non ha mai raccontato” (Itinera Progetti editore, 461 pagine, 350 fotografie, 37 euro), dedicato a un classico della letteratura antimilitarista, il romanzo storico “Un anno sull’altipiano”.
Proprio a Calcinato ci sono le radici delle avventure militari di Lussu e dei soldati della sua Brigata Sassari, che nel 1916 svolse un breve ma intenso periodo di esercitazioni belliche nelle campagne qui intorno. Questo paese fu per essi l’ultimo avamposto di felicità, di affetti e di vita, prima dell’orribile carneficina, dalla quali “per molti ritorno non fu”.
Partito da giovane universitario interventista, l’ufficiale sardo divenne presto uno di quegli “uomini contro” (per citare il titolo del film che Francesco Rosi trasse dal suo libro), disposto a ribellarsi agli ordini più insensati pur di salvare la vita dei suoi soldati lanciati in assalti scriteriati contro le imprendibili postazioni alpine austroungariche.
Pluridecorato nella Grande Guerra, lo scrittore sardo divenne poi fra i pionieri dell’antifascismo, esule a Tunisi e poi a Parigi dopo una rocambolesca evasione via mare, eroe della Resistenza, membro dell’Assemblea Costituente e ministro della Repubblica; uno dei più gloriosi padri della patria repubblicana, ma soprattutto un uomo libero, che seppe sempre obbedire alla voce della propria coscienza, obiettando in guerra e in pace a chi comandava azioni inique.
venerdì 21 febbraio 2025
Anche sabato a Brescia contro il ddl sicurezza
Il variegato arcipelago di gruppi e associazioni riunito nel nuovo cartello denominato "Assemblea no ddl sicurezza" organizza per sabato 22 febbraio alle ore 15.30 in Piazza della Loggia a Brescia una manifestazione dal titolo «Non è sicurezza, è repressione!».
La mobilitazione è per dire "no al disegno di legge che il governo ha portato in parlamento per trasformare il reato penale e sovversione da reprimere le battaglie civili e le lotte sociali, il dissenso e la stessa libertà di manifestare".
Secondo gli organizzatori, questo provvedimento "colpisce chi difende il diritto all'abitare e chi lotta per la giustizia climatica, attacca chi sciopera nel lavoro, chi si mobilita nelle scuole e nelle università, criminalizza le persone marginalizzate, inasprisce il razzismo istituzionale verso le persone migranti, per le quali fra l'altro l'ottenimento e il rinnovo dei permessi di soggiorno sono già ora sempre più difficili anche a Brescia".
Ma c'è anche dell'altro: «Ci sono provvedimenti come l'istituzione nelle città delle cosiddette zone rosse, cioè di spazi pubblici vietati all'accesso di persone che prefetture e forze dell'ordine indichino a propria discrezione, come potenzialmente pericolose. Queste zone rosse puntano a ridurre le questioni sociali a problemi di ordine pubblico. Anch'esse impongono come norma ordinaria una logica di esclusione preventiva, che compromette lo stesso diritto a manifestare".
giovedì 20 febbraio 2025
Venerdì a Brescia contro il ddl sicurezza
Carcere fino a un mese per chi da solo blocca una strada o una ferrovia e da sei mesi a due anni se il reato viene commesso da più persone riunite: il disegno di legge sulla sicurezza pubblica in discussione in questi giorni - subito da più parti soprannominata "anti-Gandhi" - mobilita nella nostra città un vasto arco di forze pacifiste che si richiamano proprio alla forza della nonviolenza propugnata dal grande leader politico indiano i dalle opposizioni.
Dalla Cgil alla Uil, dall’Osservatorio permanente sulle armi leggere al Movimento Nonviolento, dall’Arcigay all’Anpi, da Amnesty International, da Mediterranea Saving Humans a Libera, da Legambiente al collettivo EchoRaffiche, tutti insieme organizzano una manifestazione per sensibilizzare la cittadinanza venerdì 21 febbraio a partire dalle ore 17 in largo Formentone a Brescia “per ribadire la nostra contrarietà al cosiddetto ‘decreto sicurezza’ che mira a restringere la libertà democratica di dissentire e protestare pacificamente, diritto garantito dall'articolo 17 della Costituzione”, come si legge in una nota degli organizzatori.
Questa proposta da tempo in discussione secondo una di essi, Claudia Capra, “veicola una concezione della sicurezza basata sulla paura e la repressione del dissenso, volta a restringere gli spazi democratici e limitare il legittimo diritto di protesta pacifico garantito dalla nostra Costituzione, formulando nuovi reati, inasprendo le pene per quelli già esistenti e criminalizzando chiunque lotti per la difesa dei propri diritti”.
Il disegno di legge “ha un carattere solo repressivo, aumentando le pene e introducendo nuovi reati: dimostra che chi l’ha concepito è mosso dalla paura. I regimi basati sulla paura, la violenza, lo stato di polizia, alla fine sono sempre crollati sotto la spinta dei popoli che si liberano. La storia di Gandhi e della nonviolenza lo sta a dimostrare; mai nessuna legge, mai nessun carcere, ha fermato la forza attiva e liberatrice della disobbedienza civile, dell’azione diretta nonviolenta, dello sciopero, del boicottaggio, dell’obiezione di coscienza, che sono immensamente più forti e puri di qualsiasi decreto”.
domenica 16 febbraio 2025
Servizio civile in biblioteca
Scadono martedì 18 febbraio a Calcinato i termini per i ragazzi interessati a presentare la domanda per svolgere il servizio civile nella civica biblioteca di via XX settembre 80.
Il bando è rivolto ai giovani dai 18 ai 29 anni disponibili a impegnarsi per un anno circa 25 ore settimanali distribuite su cinque o sei giorni, ad un compenso di 507,30 euro mensili.
Naturalmente i partecipanti otterranno la certificazione delle competenze acquisite, fruiranno di momenti di orientamento al mondo del lavoro e godranno della riserva dei posti nei concorsi pubblici.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sulla proposta può telefonare in orario d’ufficio allo 030.963481 o scrivere una mail all’indirizzo di posta elettronica biblioteca@comune.calcinato.bs.it.
giovedì 13 febbraio 2025
martedì 11 febbraio 2025
I sindaci di nove Comuni per la sicurezza dei cittadini
Venerdì scorso nel municipio di Mazzano si è tenuto il primo incontro
dedicato alla sicurezza del cittadino fra i comuni di Brescia Est: le amministrazioni di
Bedizzole, Botticino, Calcinato, Castenedolo, Nuvolento, Nuvolera, Rezzato e Serle hanno
risposto all’invito del sindaco mazzanese Ferdinando Facchin.
Dalla condivisione di quanto accade nel proprio territorio, tutti si sono trovati d’accordo nel
riconoscere che l’obiettivo principale è quello di affrontare efficacemente il problema della
sicurezza, con particolare attenzione ai furti nelle abitazioni e alle truffe a danno degli anziani,
fenomeni che destano sempre maggiore preoccupazione nelle comunità.
Il contrasto alla
criminalità richiede un approccio sinergico : i sindaci dell’Est bresciano hanno sottolineato
l’importanza di una collaborazione sempre più fattiva tra amministrazioni comunali, forze
dell'ordine e cittadini. Solo unendo le forze sarà possibile ottenere risultati significativi.
L'incontro ha posto le basi per una collaborazione più stretta e coordinata, con l'obiettivo di
ottimizzare le risorse e massimizzare l'efficacia delle azioni intraprese: non solo azioni
repressive, ma anche di prevenzione attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione
sui rischi di furti e truffe e su come difendersi.
Tra le proposte emerse durante l'incontro, vi è la possibilità di intensificare i controlli sul
territorio , anche attraverso progetti di “mutuo soccorso” fra i Comandi di Polizia locale dei diversi Comuni.
Altro aspetto importante riguarda la decisione di instaurare un confronto con le autorità a cui compete l’ordine pubblico, in primis il dottor Andrea Polichetti, prefetto di Brescia.
La sicurezza è un obiettivo prioritario e condiviso che non si raggiunge dall'oggi al domani: i
sindaci dei comuni di Brescia Est ne sono consapevoli e per questo hanno deciso di rendere
permanente questo tavolo tecnico, che lavorerà in modo continuativo per monitorare la
situazione, individuare e sviluppare soluzioni efficaci collaborando insieme.
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