venerdì 25 aprile 2025

25 Aprile, il discorso in piazza della sindaca Vincenza Corsini

Cari concittadine e cari concittadini.
oggi, insieme, celebriamo il 25 Aprile, attraversando alcune delle vie del nostro paese. Vie che parlano della nostra storia, di una lotta per la libertà che ci ha consegnato il paese in cui oggi viviamo.
Quella libertà è stata conquistata a caro prezzo, anche grazie al sacrificio di giovani calcinatesi, che non esitarono quando furono chiamati a scegliere tra la sottomissione e la speranza, tra un governo oppressore e la libertà.
Mi chiedo spesso se oggi saremmo pronti a compiere scelte altrettanto radicali e coraggiose, se sapremmo mettere davanti a tutto il bene comune, come fecero loro.
Noi siamo nati e cresciuti in un'Italia libera. Molti di noi non hanno conosciuto il buio dell'oppressione, né il peso della paura o della privazione della libertà di parola.
Eppure il nostro Paese ha vissuto sulla propria pelle il dramma di una dittatura. Se fossimo nati in altre terre, forse lo avremmo conosciuto sotto altre forme: fascismo per l’Italia, nazismo per la Germania, stalinismo per l’Unione Sovietica….le tirannie de qualsiasi genere , in fondo, portano lo stesso dolore quando negano all'uomo la sua libertà.
Il vero nemico non è l’essere di destra o di sinistra: il vero nemico da combattere è sempre il totalitarismo, ovunque esso nasca, perché è la negazione stessa della dignità umana.
Proprio per ricordare tutto questo, il 25 Aprile è stato proclamato festa nazionale da Alcide De Gasperi nel 1946, a un anno dalla Liberazione.
Fu una scelta precisa: non solo celebrare la fine di un conflitto, ma fondare l’identità della nuova Italia sulla memoria della libertà ritrovata.
Il 25 Aprile ci ha consegnato un dono prezioso: la libertà. Un dono che non può essere dato per scontato, che richiede rispetto e custodia.
Essere liberi non è semplice: significa imparare ad esserlo ogni giorno, nella mente e nel cuore. Significa difendere il diritto di ognuno di pensare, parlare, vivere senza paura.
E imparare ad essere liberi passa attraverso l’educazione, passa attraverso la cultura, la memoria, la partecipazione.
Solo un popolo che sa educarsi alla libertà saprà rifiutare ogni forma di prevaricazione e costruire un futuro di pace.
Onoriamo oggi, dunque, chi ci ha consegnato questo bene immenso. E rinnoviamo l’impegno a esserne degni, come cittadini e come comunità.
Viva il 25 Aprile, viva la libertà, viva l’Italia, viva Calcinato antifascista!!!

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