venerdì 12 ottobre 2018

Sversamenti di fanghi: un rinvio a giudizio

A pochi giorni dal drammatico servizio sul trattamento e l'utilizzo agricolo dei fanghi biologici a Calcinatello, andato in onda domenica in prima serata su Rai 3 nell'ambito della trasmissione “Indovina chi viene a cena”, da ambienti della Provincia di Brescia si apprende che l'amministratore unico di una delle aziende al centro dell'attenzione sarà chiamato a comparire il 14 gennaio prossimo alla prima udienza dibattimentale, essendo stato citato in giudizio in relazione a un procedimento penale, “per aver smaltito rifiuti liquidi non pericolosi attraverso dispersi nel suolo, e per aver violato le prescrizioni contenute nell'Aia n. 1694/11 rilasciata da Regione Lombardia”.
L'evento a cui si riferisce il capo di imputazione è avvenuto nel territorio comunale di Calcinato il 28 agosto 2015, quando lo sversamento formò in breve tempo una palude di decine di metri quadrati in un terreno a sud dell’impianto, in località Barconi, copiosamente alimentata da un liquame maleodorante di colore fra l’arancio e il marrone. Nel giro di poche ore le sostanze sversate erano poi arrivate anche a sud dell'autostrada A4 a ridosso di via Manzoni. Tempestivi gli interventi del sindaco Marika Legati, di Arpa e degli agenti della Polizia Locale. Nei giorni seguenti, effettuati i campionamenti necessari, buona parte dei liquidi era stata aspirata e avviata in condizioni di sicurezza verso i luoghi di conferimento, come previsto dalla normativa vigente. Successivamente i dati sui prelievi effettuati sul terreno da Arpa non rilevarono elementi di pericolosità per l'ambiente e la salute.
Sulla vicenda, oltre all'amministrazione provinciale, si è costituita parte civile anche l'amministrazione comunale di Calcinato.

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