lunedì 30 aprile 2018

In biblioteca si raccontano i tempi della seconda guerra mondiale dalle nostre parti

Mercoledì 2 maggio alle ore 20.30 alla Civica Biblioteca di via XX settembre 80 a Calcinato ci sarà la presentazione del primo dei due volumi dell'opera “Poi scese la notte” (Edizioni PresentArtSì, 390 pagine, 18 euro). La poderosa ricerca storiografica è opera di tre scrittori locali: l'ex sindaco Morando Perini, il geologo Damiano Scalvini (noto come presidente dell'associazione La Polada) e il saggista Carlo Susara.
Le ricerche, interviste e ricognizioni hanno impegnato gli autori per quattro anni su più fronti: una decina di archivi setacciati, centoquaranta testimonianze raccolte, migliaia di documenti e centinaia di storie, tutto innestato sullo schema narrativo di un diario originale inedito che va dal settembre 1943 all'aprile 1945, quello di Giovanni Rovida, allora segretario comunale in municipio a Lonato.
Il primo volume si sofferma sul periodo 1943-1944; il secondo, che vedrà la luce entro l'estate, racconta gli eventi della Liberazione e dell'immediato dopoguerra e conterrà fra l'altro un altro inedito, il diario di guerra del celebre pittore Franco Ferlenga, che gestiva in quegli anni una stazione-radio clandestina nell'abbazia di Maguzzano occupata dai nazisti.
Dalla cittadina gardesana in questa prima parte dell'opera lo sguardo spazia in queste pagine su buona parte del fronte del secondo conflitto mondiale, offrendo anche un ampio ed esaustivo sguardo su cosa volesse dire vivere ogni giorno sotto il tragico e macabro tallone della Repubblica sociale italiana che da Salò ordiva ed eseguiva stragi e uccisioni a non finire sul nostro territorio.
Ma è anche l'appassionato e accurato racconto della quotidianità della guerra: nascondere soldati perché ricercati da tedeschi e fascisti, leggere atterriti i volantini nazisti che si rivolgono al “popolo italiano”, sfuggire alle bombe, trovare del cibo per tirare avanti erano gesti di vita quotidiana per la nostra gente animata dalla volontà di resistere fino alla fine del conflitto.
A impreziosire questo primo volume è la prefazione di Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli uccisi dai fascisti il 28 dicembre 1943 e diventati il simbolo della Resistenza nel nostro paese.

1 commento:

  1. Molti calcinatesi si tolsero la camicia nera per indossare la camicia rossa.

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