Martedì
24 aprile alle ore 20.30 nella Sala Civica Antonio Morelli in via don
Giovanni Minzoni a Calcinato un vasto ventaglio di associazioni,
forze politiche e sindacati – si va dalle Acli a Bene Comune, da
Con te per Calcinato alla Fnp-Cisl, dal Movimento Nonviolento al
Partito Democratico, dagli scout dell'Agesci allo Spi-Cgil –
organizza un convegno dall'eloquente titolo “Calcinato ripudia il
fascismo”, al quale interverranno fra gli altri Daniele Corini per
le Fiamme Verdi e Francesca Parmigiani dell'Associazione Nazionale
Partigiani d’Italia.
Storicamente
la nostra comunità si è sviluppata dalla Resistenza al
nazifascismo: non è un caso che la sala dove si svolge la serata sia
intitolata a un deportato dai nazisti nel lager di Mauthausen dal
1943 al 1945 (padre del partigiano Gianni Morelli che in quel campo di
sterminio morì dopo terribili sofferenze) mentre la via in cui ci
incontreremo porta il nome di un prete ammazzato a bastonate dai
fascisti ad Argenta nel 1923.
Anche
per questo è invereconda la bocciatura della maggioranza di destra
in consiglio comunale della “mozione antifascista per
l'aggiornamento del Regolamento Comunale per l'utilizzo delle Sale
Civiche”.
Considerato
il moltiplicarsi in paese negli ultimi tempi di scritte e
manifestazioni che riecheggiano i tempi bui della dittatura, vietare
l'utilizzo degli spazi sociali a gruppi e persone che perseguano la
riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito
fascista, ovvero diffondano in qualsiasi modo idee fondate sulla
superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incitino a
commettere o commettano violenza o atti di provocazione alla violenza
o atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o
religiosi, è un elementare atto di civiltà.
Riaffermiamo
il diritto-dovere di recepire una chiara norma costituzionale (la XII
disposizione transitoria e finale) e la legge Mancino, al fine di
salvaguardare Calcinato da abusi da parte di gruppi o organizzazioni
che operano in violazione dei principi democratici, in difesa dei
quali molti nostri concittadini hanno sacrificato la giovinezza, la
salute e finanche la vita.
Dedichiamo
questa iniziativa ad Anna Maria Morelli, donna simbolo
dell'antifascismo calcinatese: a 95 anni è l'ultima testimone delle
persecuzioni che ha subito con la sua famiglia e della necessità di
tramandare la memoria dei nostri martiri, uccisi nelle carceri
fasciste e nei lager nazisti, in difesa della storia italiana, dei
valori fondativi della nostra comunità, della Repubblica nata dalla
Resistenza.
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