Scorrono
come in un road movie le avventure nell'ultimo romanzo dello
scrittore Giorgio Mora - “Dammi il cinque” (edizioni
Il Rio, 112 pagine, 10 euro) - che verrà presentato domani sera alle ore 18 alla civica biblioteca di Calcinato.
Ambientato
sul Garda a partire dalla fine degli anni '60, ne sono protagonisti
cinque giovani sui vent’anni o giù di lì, legati da
una amicizia imperitura, al d là delle scelte individuali che la
vita da grandi li chiamerà a prendere, giuste o sbagliate che siano.
Dopo
essersi conosciuti in una casa di correzione, a unirli per sempre
sarà una fraternità sregolata e insepolta, fatta di storie ritmate
dalla musica rock, amori improbabili, giornate senza scopo e stagioni
senza meta. Sotto l'affresco policromatico delle esilaranti storie di
vita vissuta con la freschezza degli anni verdi, Mora tratteggia con
sagacia il quadro psicologico di ciascuno dei cinque nel passaggio
cruciale dall'adolescenza all’età adulta, scolpito con emozione
e sentimento e riarrangiato in una insistita sequela di rabbie e
speranze.
57
anni, giornalista di lungo corso (in passato, oltre a collaborare a
"Bresciaoggi" è stato fra l'altro una firma di testate
quali l' "Avanti!", L'Espresso", "l'Unità"
nonché direttore per anni a ReteBrescia), Mora ripropone qui lo
stile agile e brioso che ha già evidenziato in altre opere narrative
folgoranti, come il romanzo di formazione "Pablo, Parigi e Alba"
(Sacco, 2009) ambientato oltralpe e "Che Giro quel Giro"
(Gam, 2011), racconto tragicomico di una inebriante "corsa rosa"
in giro per la penisola, inventata di sana pianta.
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